La Posologia in Omeopatia Classica
Come scegliere la potenza del rimedio omeopatico
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- Formato: Libro cartaceo - 96 pag
- Autore: Farokh Master, Natasha Fernandes
- Editore: Salus Infirmorum
- Anno stampa: Maggio 2019
- EAN: 9788866730699
- Valutazione media: da 3 utenti
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Descrizione
Dopo l'identificazione del giusto rimedio omeopatico, la scelta della potenza è il secondo scoglio che ogni Medico Omeopata deve affrontare prima di procedere con la prescrizione. Decimale, centesimale, korsakoviana o LM? In che diluizione?
Nella prima parte del libro viene trattato lo sviluppo della concezione di "posologia in Omeopatia" a partire dai due testi di riferimento di Hahnemann, l'Organon dell'Arte di Guarire e le Malattie Croniche. Si prosegue poi con un breve excursus sullo sviluppo delle alte potenze, con riferimento a Korsakoff, Fincke, Skinner e Jenichen.
Non mancano alcuni cenni ai principali sostenitori delle alte potenze, come von Bönninghausen, Boger e Kent, a cui si uniscono altri Maestri Omeopati come Borland, Burnett e Close.
Il cuore dell'Opera è senza dubbio il capitolo intitolato "Linee guida generali per la scelta della potenza", in cui gli Autori presentano il loro punto di vista, con consigli utili sia per gli studenti che per i Medici Omeopati.
Il grande valore di questo libro è quello di aver raccolto informazioni 'sparse' in oltre 200 anni di storia omeopatica, rendendo chiaro per tutti il significato di posologia in Omeopatia Classica.
Indice del libro
PREFAZIONE ALLA PRIMA EDIZIONE INTERNAZIONALE
INTRODUZIONE
EVOLUZIONE DELLA POSOLOGIA NELLA VITA PROFESSIONALE DI HAHNEMANN
1790 - Esperimenti con la corteccia peruviana
1796 - Saggio su un ‘Nuovo principio per accertarsi del potere
terapeutico di una droga'
1798 (2 anni di pratica) - Uso omeopatico di piccole dosi grezze
1799 (3 anni di pratica) - Diluizione in serie per la preparazione dei rimedi
1801 (5 anni di pratica) - 'Potere delle piccole dosi di medicamenti in generale, di Belladonna in particolare', nella rivista medica di Hufeland
1805 (9 anni di pratica) - Fragmenta de viribus medicamentorum positivis
1811 (15 anni di pratica) - Materia Medica Pura Parte I
1816 (20 anni di pratica) - Sperimentazione per la dose ottimale
1819 (23 anni di pratica) - 2a edizione dell'Organon dell'arte di guarire
1821 (25 anni di pratica) - Materia Medica Pura 6° Volume
1825 (29 anni di pratica) - Dinamizzazione della droga
1829 (33 anni di pratica) - 30ch come limite delle dinamizzazioni
1921 (82 anni dopo la morte) - 6a edizione dell'Organon dell'arte di guarire. Potenze LM
4a EDIZIONE DELL'ORGANON DELL'ARTE DI GUARIRE
NON RIPETERE LA DOSE
LA RIPETIZIONE AGGRAVA I SINTOMI
5a EDIZIONE DELL'ORGANON DELL'ARTE DI GUARIRE
DINAMIZZAZIONE DELLA DROGA
VA SOMMINISTRATO UN SOLO RIMEDIO SEMPLICE PER VOLTA
LA QUANTITÀ DELLA DOSE DOVREBBE ESSERE MINIMA MA EFFICACE
DOSI LIQUIDE
SUCCUSSIONI
SENSIBILITÀ DEL PAZIENTE ALLA SUCCUSSIONE
LA RIPETIZIONE È PERMESSA
6a EDIZIONE DELL'ORGANON DELL'ARTE DI GUARIRE
POTENZE Q, 50MILLESIMALI, LM, 0/LM
PREPARAZIONE DI POTENZE IN SCALA LM
COME FUNZIONA LA SCALA LM
VANTAGGI DELLA SCALA LM
SOMMINISTRAZIONE DELLE POTENZE Q
TEORIA DELLE MALATTIE CRONICHE
RIPETERE SOLO IN CASI ACUTI
DOSI LIQUIDE ATTENUATE
DILUIZIONE E FORZA
STORIA DELLE ALTE POTENZE IN OMEOPATIA
ISEMAN VON KORSAKOFF
BERNHARDT FINCKE
THOMAS SKINNER
JULIUS CASPER JENICHEN
Forza della medicina e numero di scosse
Critiche a Jenichen
BARONE CLEMENS MARIA FRANZ VON BÖNNINGHAUSEN
CYRUS MAXWELL BOGER
JAMES TYLER KENT
DOUGLAS BORLAND
JAMES COMPTON BURNETT
STUART CLOSE
JUGAL KISHORE
KARL JULIUS AEGIDI
ACCORDO DI POTENZA
Potenze di fondo
SCALE DI POTENZE
Scala decimale
Scala centesimale
Potenze 50millesimali
METODO DELLA DOSE PLUS
METODO DELLE CINQUE TAZZE
LINEE GUIDA GENERALI PER LA SCELTA DELLA POTENZA
ABILITÀ ED ESPERIENZA DELL'OMEOPATA
CARATTERISTICHE DEL PAZIENTE
Età
Costituzione e temperamento
Abitudini e ambiente
CARATTERISTICHE DELLA MALATTIA
FASE DELLA MALATTIA
PATOLOGIA
CARATTERISTICHE E COMPLETEZZA DEI SINTOMI
Concezione di Jahr
Modificazione di Stuart Close
INFIAMMAZIONE
MALATTIE MENTALI
EVOLUZIONE DELLE MALATTIE
TIPI DI SINTOMI
MIASMA
SUSCETTIBILITÀ
SOPPRESSIONI
CARATTERISTICHE DEL RIMEDIO
TIPO DI PRESCRIZIONE
QUANDO SOMMINISTRARE LE DIVERSE POTENZE
Tintura Madre (TM, Ø)
Potenze 3dh e 6dh
Potenza 6ch
Potenza 30ch
Potenza 200ch
Potenza 1M
Potenza 10M
Potenze CM
DOSI MINIME
STORIA DELLE DOSI MINIME
PERCHÉ LE DOSI MINIME
RIPETIZIONE DELLE DOSI
L'OMEOPATIA È NANOTECNOLOGIA
Prefazione alla prima edizione internazionale
Negli ultimi anni sono stati fatti enormi progressi nel campo dell'Omeopatia: si sono scoperti nuovi rimedi e nuovi miasmi e anche nuovi metodi di posologia, eppure qualcosa dell'arte dell'Omeopatia Classica di Hahnemann si è perso per strada. Abbiamo fatto passi da gigante, dagli affidabili insegnamenti di Hahnemann stesso a quelli in continuo mutamento degli attuali Maestri. Il fatto di poter accedere facilmente a testi moderni ha contribuito a far credere a studenti e Medici che lo studio dell'Organon dell'arte di guarire1 e de Le malattie croniche di Hahnemann sia superfluo. In assenza di applicazioni cliniche razionali, l'Omeopatia di fantasia può tuttavia essere pericolosa per il paziente e disastrosa per la comunità omeopatica. Questo piccolo libro è inteso a facilitare il processo di comprensione della posologia in Omeopatia classica.
I miei colleghi mi hanno chiesto spesso di mettere nero su bianco la mia esperienza di 28 anni nel campo della posologia. Ho cercato di raccogliere le informazioni dei seminari che ho tenuto negli ultimi vent'anni, soprattutto in Francia, Germania, Svizzera, Olanda, Belgio, Stati Uniti e Canada. All'inizio della mia pratica medica omeopatica, non facevo mai caso alla quantità e qualità della dose. Copiavo un po' a caso i miei insegnanti, cioè a volte usavo una potenza bassissima, a volte una altissima, senza rendermi conto degli errori madornali che potevano provocare gravi aggravamenti medicinali. Sono andato avanti così fin quando, all'inizio degli anni Ottanta, mi sono trasferito a Calcutta a studiare Omeopatia presso i dottori Bholanath Chakraborthy, S.K. Dubey e B.K. Ganguly. Lì ho imparato la vera posologia hahnemanniana, ossia il metodo della plus, il metodo della dose liquida, l'uso delle potenze 50millesimali e l'arte di somministrare la dose minima, la strategia di attesa (‘aspetta e osserva' o ‘wait and watch'), ecc. Al mio ritorno a Bombay, ho iniziato a praticare ciò che avevo visto a Calcutta, anche se, non avendo ancora esperienza, mi sentivo oppresso da una grande responsabilità. L'ansia è svanita solo dopo avere letto (più e più volte) l'Organon dell'arte di guarire e Le malattie croniche.
All'inizio degli anni Novanta sono andato a studiare da George Vithoulkas (che poi ho rivisto molte volte ad Alonissos): con lui ho approfondito l'uso della scala decimale e l'arte di usare potenze diverse secondo che i pazienti assumessero anche farmaci allopatici, avessero complicazioni chirurgiche, tumori, malattie autoimmuni, allergie, ecc. In questo modo mi sono fatto un'esperienza nel campo della posologia. Una maggiore competenza mi è derivata dallo studiare con l'ormai anziano Sarahbhai Kapadia, contemporaneo di Maganlal Desai. È stato lui a svelarmi il metodo delle potenze molto alte ripetute di frequente in caso di patologie avanzate come ictus, ipertensione, setticemia, ecc.
Quando ho iniziato a insegnare i metodi di posologia nei miei seminari, ho capito quanto fosse necessario e utile per gli studenti un testo su questo argomento, per cui, per la prima volta a metà anni Novanta, ho pubblicato la prima edizione del mio “Bedside Organon”, in cui c'era un capitolo dedicato alla posologia. Qualche anno dopo ho aggiunto altre informazioni nella seconda e terza ristampa del libro. Avevo però notato che studenti e medici continuavano a chiedermi delucidazioni. Ho chiesto quindi a una mia studentessa, la Dr.ssa Natasha Fernandes, di estrarre dagli appunti del mio seminario tutte le informazioni possibili sulla posologia e di aiutarmi a scrivere un piccolo libro sull'argomento. Per realizzarne la stesura, la mia giovane allieva si è alzata all'alba e ha fatto un lungo viaggio tutti i giorni per un mese. La ringrazio di cuore. Vorrei esprimere la mia gratitudine anche ai dottori Jayesh Dhingreja, Ranee Phaldesai, Shivin Gupta e Zubin Dehmeri. Ringrazio Sunita Shah per la grafica di copertina e per l'aiuto tecnico. Ringrazio infine la mia cara figlia Rukshin Master per la correzione del manoscritto.
Dr. Farokh J. Master
Introduzione
La posologia è la disciplina che studia il dosaggio dei medicinali. In Omeopatia, una dose di rimedio si riferisce alla sua potenza, quantità e forma, ma anche alla sua ripetizione.
Si definisce potenza la proprietà dinamica di un rimedio in qualsiasi sua forma, anche grezza, che viene ceduta, esaltata e mantenuta per mezzo di metodi particolari di dinamizzazione della sostanza. Le potenze sono create tramite successive diluizioni e dinamizzazioni della sostanza medicinale. La dinamizzazione può avvenire per triturazione o succussione. Questo procedimento risveglia e attiva il potere latente di un farmaco. L'impatto del flacone sbattuto con forza o lo sfregamento di una sostanza secca contro una superficie che fa resistenza creano energia cinetica e la trasformano in energia potenziale, pronta a essere utilizzata dall'organismo nel processo terapeutico.
È la proprietà della droga, e non quelle fisiche e chimiche di essa, che agisce sulla forza vitale. La potenza, cioè il potere, la vitalità e la forza di un rimedio omeopatico sono rappresentate da un numero associato al nome del rimedio. Essa dipende dalla succussione o triturazione che ha subìto il rimedio nel processo di preparazione.
Solo comprendendo razionalmente le regole che governano la scelta della dose e la sua ripetizione, il Medico può afferrare il concetto di suscettibilità, reazione al rimedio e la legge delle dinamiche. Dopo avere scelto il rimedio giusto, non c'è niente di più difficile che scegliere la potenza giusta. Ogni potenza porta con sé un certo livello di energia, che esprimiamo in termini di scale decimali, centesimali o millesimali; più è alta la potenza, maggiore è l'energia potenziale insita nel rimedio.
Se paragoniamo due diluizioni simili, per esempio 6ch e 12dh, risulta che la 12dh è più potente perché succussa 12 volte invece delle sei della 6ch. Il rimedio più simile diventa simillimum solo se è somministrato a una potenza che corrisponde alla patologia del paziente. I rimedi hanno un effetto terapeutico solo quando sono a un livello più alto di quello della suscettibilità da cui prende origine la malattia.
Prima di somministrare qualsiasi dose, bisogna sapere quale sarà il suo percorso d'azione, indipendentemente dalla potenza.
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