Manuale di Pronto Soccorso e Terapia Omeopatica
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- Formato: Libro cartaceo - 160 pag
- Autore: Sergio Bosser, Georges Hodiamont, Claudio Mazza
- Editore: Nuova Ipsa Editore
- Anno stampa: 1995
- ISBN: 8876761284 - EAN: 9788876761287
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Descrizione
È un manuale semplice e pratico che permette di sperimentare quanto sia utile l'Omeopatia anche in molte patologie di Pronto Soccorso.
Indice:
- Introduzione storico-metodologica all'Omeopatia
- Spiegazioni e consigli ai pazienti che si curano con l'Omeopatia
- Nozioni di Materia Medica Omeopatica
- Guida clinica per la scelta del rimedio Omeopatico
- Dizionario dei sintomi per la scelta del rimedio Omeopatico
- Terminologia Omeopatica
Indice del libro
Introduzione (S. Bosser)
Note introduttive alla seconda edizione (S. Bosser)
Carenze metodologiche della terapia omeopatica
La moderna definizione allopatica di medicina scientifica
Spiegazioni e consigli ai pazienti che si curano con l'omeopatia (G. Hodiamont)
Imparate ad osservarvi
Osservate le modalità
Osservate i desideri e le avversioni alimentari
La defecazione
La stitichezza
Osservate le urine
Le donne devono osservare le loro mestruazioni
Osservate i vostri dolori
Osservate il carattere dei pazienti
Consigli da seguire durante una cura
Non abusate dei rimedi
Riapparizione di vecchi sintomi
La nozione tossinica delle malattie
La mancanza di vitamine
La lotta contro i microbi
Le tossine da stanchezza
Igiene dell'alimentazione
Per evitare di ingrassare
Il problema dei magri
Intossicazioni abituali
Utilità delle «eliminazioni»
Le «soppressioni» e le «metastasi»
Non frizionare i reumatismi
Igiene mentale
Nozioni di materia medica omeopatica (C. Mazza)
Avvertenze
Aconitum
Allium cepa
Antimonium crudum
Antimonium tartaricum
Apis mellifica
Argentum nitricum
Amica montana
Arsenicum album
Baryta carbonica
Belladonna
Borax
Bryonia
Cactus grandiflorus
Calcarea carbonica
Calcarea fluorica
Calcarea phosphorica
Cantharis
Capsicum annuum
Carbo vegetabilis
Causticum
Chamomilla
China
Cimicifuga
Cina
Coffea
Colocynthis
Cuprum metallicum
Dioscorea
Dulcamara
Eupatorium perfoliatum
Euphrasia
Ferrum phosphoricum
Gelsemium
Glonoinum
Graphites
Hamamelis
Hepar sulfur
Hyosciamus
Hypericum
Ignatia
Ipeca
Kali bichromicum
Kali phosphoricum
Ledum palustre
Lycopodium
Magnesia carbonica
Magnesia phosphorica
Mercurius
Millefolium
Natrum muriaticum
Natrum sulfuricum
Nux vomica
Phosphorus
Phytolacca
Podophyllum
Pulsatilla
Pyrogenium
Rheum
Rhus toxicodendron
Ruta
Sambucus nigra
Secale
Sepia
Silicea
Spongia
Sticta
Stramonium
Sulfur
Thuja
Veratrum album
Guida clinica per la scelta del rimedio omeopatico (G. Hodiamont)
Febbre
Influenza
Angina
Bisogna far togliere le tonsille?
Raffreddori di testa
Quanto tossite, osservate la vostra tosse
Come si cura una tosse banale
Raucedine e laringite
Le indigestioni
Le coliche epatiche
Le crisi di orticaria
Le diarree
Il mal di mare, d'auto, e d'aria
Piccoli traumi e bruciature
Come comportarsi in caso di foruncoli
Mal di testa
Nevralgie dentarie
L'insonnia
Le emorragie
Sincopi e svenimenti
Malattie dei bambini
Convulsioni
Le coliche renali
L'infiammazione della vescica o cistite
Dolori mestruali
Dizionario dei sintomi per la scelta del rimedio omeopatico (S. Bosser - C. Mazza)
Appendice
Terminologia omeopatica
Bibliografia
Introduzione alla seconda edizione
Una è la medicina e molte le terapeutiche, tra queste l'Omeopatia ha senza ombra di dubbio un posto di rilievo, per cui il medico, che abbia a cuore il benessere dei propri pazienti, ha il dovere di conoscere questa terapeutica il cui impiego trova ogni giorno di più un riscontro positivo nella clinica. Tempo fa nell'inserto «TuttoScienze» del quotidiano La Stampa, vi fu una pagina dedicata all'omeopatia dal titolo: "MEDICINA OMEOPATICA: è scienza o illusione? il servizio venne imperniato su due articoli, uno del collega omeopata Lombardozzi (chiaramente a favore), l'altro del farmacologo Lomagno (contro) di cui riportiamo la conclusione dell'articolo: "...è ragionevole non attribuire alle preparazioni omeopatiche la dignità di farmaci, ma solo quella di placebo".
Il problema come sempre è stato male impostato, poiché non è ostinandosi a valutare l'efficacia dell'Omeopatia partendo dalla quantità di molecole della sostanza iniziale che si trovano nel globulo-farmaco finale - poiché tutti sappiamo, grazie ad Avogadro, che non ne troveremo - e ci dispiace che persone qualificantesi come ricercatore scientifico siano ancora oggi ferme a questo punto. Quali passi in avanti avrebbe fatto la scienza se personaggi come Galileo, Einstein, tanto per citarne due, avessero basato la sperimentazione delle loro teorie sulle concezioni scientifiche relative al loro tempo, se avessero represso in tal modo le loro intuizioni? Poiché se diamo per scontato che il farmaco omeopatico sfrutta l'energia della sostanza di cui porta il nome e non la sostanza (e quindi le sue molecole) dovremmo incominciare a pensare che un'energia non può essere inquinata dal contatto con odori forti (tenere i rimedi lontani dai profumi intensi) non può essere antidotata da sostanze quali: aceto, menta, camomilla, cipolle, se non, forse, nello specifico in cui si tratti della stessa sostanza di cui è il farmaco (Allium cepa - Cipolla).
Più che continuare a verificare il farmaco omeopatico cercandovi le molecole di sostanze non più esistenti si dovrebbero verificare le conseguenze della nostra realtà odierna, sull'affidabilità oggi, di un farmaco sperimentato oltre un secolo fa, in una realtà ambientale e psichica diversa, priva dei nostri inquinamenti da ossido di piombo, dalle radiazioni non solo termonucleari ma anche della più banale delle vernici che usiamo per decorare, ad esempio, la nostra casa; dall'influenza negativa di apparecchi di uso comune e quotidiano come le microonde dei nostri nuovi forni da cucina, e dai campi magnetici di televisori, orologi al quarzo, telefoni cellulari, o più semplicemente di un motorino elettrico in funzione.
Ancora oggi non sappiamo perché il farmaco omeopatico agisca, rimane il fatto che agisce, e agisce non per effetto placebo né per suggestione, né per il fascino del medico omeopata con barba, poiché né bambini con pochi giorni di vita, né animali possono venire influenzati in tale modo e tanto meno le colture trattate omeopaticamente.
La clinica ci dimostra che abbiamo guarigioni sia nei bambini che negli animali, ed i campi trattati con prodotti omeopatici hanno dato raccolti di gran lunga migliori come qualità e quantità di quelli che non lo furono.
Dicevamo all'inizio di questo scritto che, più che l'Omeopatia, di cui comunque andrebbe risperimentata la Materia Medica tenendo però conto del Sintomo Emozionale e del Sintomo Psichico anche alla luce delle interpretazioni date sul farmaco omeopatico da tutte quelle Scuole di Medicina Integrata, andrebbe rivisto il concetto di medico, poiché è fondamentale che il Medico si spogli della presunzione che sino ad oggi l'ha investito e ci si renda conto che il nostro contributo alla guarigione è poca cosa se raffrontato all'importanza che ha, invece, la presa di coscienza da parte del Paziente di quella che definisce la Sua malattia.
Come dicevamo nell'introduzione alla prima edizione di questo Manuale "L'Omeopatia non è una medicina con le erbe, né il male con il male, né la piccola dose; né una medicina empirica, né un trattamento per malati immaginari, né una medicina esoterica, né una terapeutica sintomatica".
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