Il meraviglioso potere dell'Omeopatia
200 casi clinici guariti rapidamente e dolcemente con i rimedi omeopatici
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- Formato: Libro cartaceo - 224 pag
- Autore: S. M. Gunavante, Shraddha Bhat
- Editore: Salus Infirmorum
- Anno stampa: 2006
- ISBN: 8886893639 - EAN: 9788886893633
- Titolo originale: The amazing power of Homoeopathy. Record of 200 difficult cases
- Valutazione media: da 1 utente
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Descrizione
Di cosa hai bisogno per migliorare le tue capacità omeopatiche di gestione e presa del caso? Essenzialmente di esercizio e studio.
Scrivendo "Il meraviglioso potere dell'Omeopatia", il Dr. Gunavante e il Dr. Bhat hanno ideato un libro formato nella prima parte da alcune nozioni teoriche fondamentali per l'apprendimento di una metodologia omeopatica, mentre nella seconda hanno collezionato 200 casi clinici reali e bibliograficamente documentati, proponendoti di trovare una soluzione.
Lo stesso autore consiglia di studiare ogni caso clinico come se ci fosse davanti il paziente in carne e ossa, decidendo di conseguenza il rimedio e la potenza da prescrivere in base ai sintomi raccolti.
Una volta identificato il simillimum, nella seconda parte del libro trovi i sintomi guida che hanno portato alla soluzione del caso, compreso il rimedio somministrato che ha portato poi alla guarigione del paziente.
Lo scopo è quindi quello di trasmetterti gli elementi principali della metodologia hahnemanniana unicista e contemporaneamente aiutarti a verificare le tue capacità di presa del caso, analisi, repertorizzazione e scelta del rimedio più adatto al singolo paziente.
Indice Generale
Prefazione
1 - Principali caratteristiche dell'omeopatia
2 - Dai principi alla pratica
3 - L'arte della pratica
PARTE I - Casi clinici
PARTE II - Sintomi guida che portano alla scelta terapeutica
Bibliografia citata dagli Autori
Indice
Prefazione Autori
Ciò che mi ha indotto a scrivere questo libro è stata la triste constatazione di giovani pieni di speranza e appena laureati che si trovano di fronte al problema di trattare i casi anche più semplici, per non parlare di quelli più controversi e difficili.
Il circolo è vizioso: pochi, infatti, sono i pazienti che, per farsi curare, andrebbero da un medico “inesperto”. A tale scopo il neofita si rivolgerà naturalmente a qualcuno più esperto che lo guidi, consentendogli di osservarlo in azione perché impari “come gestire un caso clinico”.
Il fatto è che se uno non lotta per stare a galla, imparando a nuotare per “esperienza diretta”, non potrà mai essere un nuotatore affidabile. Così, solo trattando realmente i vari casi, un neofita può imparare le tecniche necessarie e sviluppare fiducia in se stesso.
Per rimediare alla mancanza di “casi dal vivo”, il neofita può fortunatamente studiare quelli già trattati da altri con successo (e riportati nelle riviste specializzate), considerandoli come se fossero suoi. Questo esercizio di studiare casi teorici, trovando i rispettivi rimedi, non solo gli insegnerà “come avvicinarsi ad essi ed analizzarli”, ma anche come riconoscere i sintomi peculiari dei diversi rimedi. L'esperienza così acquisita gli sarà d'aiuto quando assumerà in carico un caso in prima persona, tentando di trovarne il simillimum. A questo proposito sono degne di essere ricordate le opere del Dr. S. P. Koppikar (editoriale della rivista ‘Homoeopathic Heritage', ottobre 1983): “Un sintomo preso in considerazione al momento della prescrizione, insieme all'evento che lo riguarda, rimane talmente impresso nella memoria che il semplice nominarlo ci riporta alla mente il rimedio. Questo è il modo migliore per imparare la Materia Medica ed immagazzinare nella mente l'ampia gamma della sua stupefacente sintomatologia. E se noi studiamo le terapie, specialmente quelle applicate da medici come Lippe, Dunham, Skinner, Kent, Burnett, Berridge, Tyler e Hubbard, per menzionare alcuni Maestri, non possiamo fare altro che acquisire fiducia, entusiasmo e zelo, elementi basilari per un'Omeopatia migliore”.
Ho pensato quindi di scegliere, dalla vasta letteratura disponibile, alcuni casi appropriati e di raccoglierli in un libro, così che si possano imparare dai nostri Maestri i “segreti” della pratica omeopatica.
Procedendo in questo lavoro di compilazione, ho incontrato via via casi inizialmente considerati “incurabili” che, trattati con poche dosi, sono stati poi risolti con straordinario successo e in breve tempo.
Dato che di norma tali casi vengono apprezzati senza rimanere impressi nella memoria, ho pensato che non dovevano perdersi nel limbo delle vecchie riviste omeopatiche. Raccogliendoli in un libro come questo, ne ho facilitato la lettura, soprattutto in caso di necessità, in modo che le lezioni da essi trasmesse potranno restare impresse nella memoria.
Il risultato di tale proposito è ora nelle vostre mani.
Consapevole che esistono molti più casi clinici non solo nella rivista Homoeopathic Heritage, ma anche in molte altre riviste pubblicate da vari centri in tutto il mondo, ho limitato la scelta ad esempi che:
- siano realmente difficili, se non incurabili;
- non siano troppo lunghi da riportare in un libro;
- abbiano richiesto l'uso di un singolo rimedio;
- insegnino qualcosa sulla valutazione dei sintomi, sull'uso delle potenze o della ripetizione della dose, ecc.
- riportino i sintomi peculiari di un rimedio.
Questi casi testimoniano il potere quasi miracoloso dei rimedi omeopatici quando siano ben scelti. Descrivendo tale potere e lo scopo dell'Omeopatia, il Dr. Guernsey, uno dei maestri di quest'arte nel passato, ha detto: "Ad opera di quelli di noi che praticano la vera arte scientifica del curare, i ciechi vedono, i pazzi rinsaviscono. Noi curiamo tumori di ogni genere, apriamo passaggi occlusi, rimuoviamo tutte le ipertrofie materiali nonché patologiche e gli accrescimenti causati da una forza vitale disordinata. Ci restano da rimuovere i limiti delle malattie incurabili, dichiarandone aperte le possibilità a tutto, perché stiamo procedendo nel vero fiume della scienza che scorre dall'infinito al finito" (‘Homoeopathic Heritage', 1981, pag. 593).
Tale incredibile potere si manifesta non solo negli esseri umani ma anche negli animali che, non potendo esprimere i loro disturbi in parole, obbligano a basarsi sull'osservazione.
Così ha scritto nel suo editoriale (‘Homoeopathic Heritage', novembre 1996) il Dr. Alok Pareek (del Pareek Hospital and Research Center di Agra):
“L'Omeopatia veterinaria sta diventando molto popolare in tutto il mondo. Ricordo di aver curato l'ematuria di un cucciolo di cane per mezzo di Terebinthina 30ch, con grande sollievo anche del suo padrone”.
La stanchezza paralizzante delle zampe posteriori (tale per cui il cane non poteva essere portato fuori neanche per una passeggiata) fu curata con poche dosi di Cocculus indicus 200.
L'Omeopatia si è rivelata utile anche in orticoltura, floricoltura e agricoltura: il Dr. Pareek afferma che “lo spray diluito di Tellurium dinamizzato è stato efficace nel prevenire malattie fungine in piante di agrumi; così Urea diluita e dinamizzata è stata molto efficace nel mantenere in un prato il verde vivo, il che in realtà rappresenta un costo per il grande consumo di concime”.
Grazie ai poteri terapeutici dell'Omeopatia in tutti i campi, eccetto quelli chirurgici, è innegabile che un numero sempre crescente di persone si rivolge all'Omeopatia per la terapia dei propri mali. Persino medici allopatici ammettono (alcuni apertamente, moltissimi velatamente) che esistono situazioni nelle quali l'Allopatia ha poco da offrire.
Il costo proibitivo del trattamento allopatico (incluso quello delle procedure diagnostiche) supera le possibilità economiche dell'uomo medio: esistono inoltre “effetti collaterali” che richiedono anch'essi un trattamento. Le cure ‘magiche' che la farmacologia offre sono soppressive, poiché non tengono conto della costituzione di base del paziente.
Con queste premesse, al di là dei suoi meravigliosi vantaggi, per ogni omeopata qualificato l'Omeopatia rappresenta una sfida e un'opportunità di accrescere le proprie capacità e guadagnare sempre più fiducia dai propri pazienti, tanto che essi gli si rivolgeranno per il trattamento di prima scelta.
Quegli omeopati che, per mancanza di fiducia, come “pecore smarrite” sono tornati alla pratica tradizionale, possono trovare una forte motivazione per rientrare nell‘ovile omeopatico, vista la recente sentenza della Suprema Corte che disapprova la pratica di qualsiasi sistema di medicamento da parte di chi non sia qualificato per farlo: tali “reduci” perciò sarebbero malvisti se praticassero l'Allopatia e incorrerebbero nel rischio di sanzioni in un tribunale per la difesa dei consumatori. Spinti allora dalla volontà di tornare, non sarebbe per essi difficile padroneggiare tecniche corrette e diventare omeopati di successo.
Un serio studio dei casi clinici risulterà prezioso nel:
1 - mostrare il lavoro della mente dei Maestri nel:
--- "prendere in carico" il caso e selezionare sintomi significativi per la scelta del rimedio;
--- far combinare il quadro del paziente con quello del rimedio;
--- selezionare la potenza corretta e decidere se ripeterla o meno (nella perfetta combinazione di questi tre aspetti consiste il segreto del loro successo);
2 - indicare con quanta cura devono essere studiati i rimedi (e i pazienti);
3 - illustrare il potere delle potenze alte e di quelle altissime, come di quelle medie e più basse in relazione ad ogni caso;
4 - illustrare il valore della DOSE SINGOLA o della ripetizione delle dosi oppure della necessità di non ripetere e attendere;
5 - insegnare il valore dei sintomi peculiari dei rimedi;
6 - evidenziare nuovi sintomi clinici dei rimedi;
7 - insegnare il valore dei NOSODI e delle loro applicazioni cliniche;
8 - mostrare quanto rapidamente agiscano rimedi/potenze omeopatiche, persino in casi molto difficili, purché sia corretta la prescrizione (rimedio + potenza).
Ora lasciamo che il Lettore possa assimilare queste lezioni e diventare un maestro medico prescrittore.
Lo sforzo effettuato nel presentare questi casi avrà adeguata ricompensa se lascerà un segno nella professione di un numero abbastanza ampio di omeopati e se consentirà anche di convertire all'Omeopatia i "San Tommaso" ancora dubbiosi.
Dr. S. M. Gunavante e Dr.ssa Shraddha Bhat
PROMOZIONI
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