Trattamenti Omeopatici di supporto in Oncologia
- Momentaneamente non disponibile Articolo non soggetto a sconti
- Formato: Libro cartaceo - 336 pag
- Autore: Jean-Claude Karp, Francois Roux
- Editore: Edra
- Anno stampa: Ottobre 2014
- EAN: 9788821439100
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Lo trovi in: Oncologia
Descrizione
Sia che si pratichi l'allopatia, sia che si pratichi l'omeopatia la qualità di vita dei pazienti oncologici deve essere oggetto di attenzione da parte del medico.
A questo proposito, i trattamenti di supporto devono essere somministrati con la stessa attenzione riservata ai trattamenti antitumorali specifici, per prevenirne al meglio gli effetti collaterali.
In questo contesto l'omeopatia, che non può in alcun caso sostituirsi ai trattamenti convenzionali, si integra nell'ambito di una presa in carico multidisciplinare.
La terapia omeopatica ci permette di fornire una risposta a molti problemi indotti dalla malattia oncologica o dai suoi trattamenti.
In questo volume, gli Autori forniscono un prezioso e aggiornato strumento di riferimento per poter affrontare il follow-up dei pazienti sottoposti a trattamento oncologico attraverso delle schede di facile consultazione con una presentazione farmacologica di ciascun farmaco antitumorale, seguita dalla descrizione dei principali medicinali omeopatici indicati per gli effetti collaterali incontrati abitualmente e l'indicazione del trattamento da instaurare quanto più precocemente possibile, se possibile prima di iniziare la chemioterapia.
Contenuti
In questo lavoro, per ogni scheda presentata, proponiamo:
- una presentazione farmacologica di ciascun farmaco antitumorale.
- i principali medicinali omeopatici indicati per gli effetti collaterali incontrati abitualmente.
- un trattamento da mettere in atto quanto più precocemente possibile, preferibilmente prima di iniziare la chemioterapia.
- Approccio per organoterapia anziché per tipo sensibile.
Prefazione Dr. Hervé Curé
La lotta contro il cancro è troppo importante per lasciare che resti appannaggio esclusivo degli oncologi. Con più di 320.000 nuovi casi di tumore all'anno dal 2005 a oggi e più di due milioni di francesi in remissione o guariti dal cancro, ma che necessitano comunque di un monitoraggio specialistico, è di fondamentale importanza che si crei un'alleanza il cui fulcro sia costituito dai pazienti.
Per quanto concerne la classe medica, è necessaria una decompartimentazione: non possono più esserci da un lato gli specialisti ospedalieri che devono fare i conti (più o meno giocoforza) con l'escalation dell'alta tecnologia e dall'altro i medici generici relegati alle cure palliative (volenti o nolenti).
La qualità di vita dei pazienti oncologici dovrebbe essere il comune denominatore dei medici e, a questo proposito, i trattamenti di supporto devono essere somministrati con la stessa attenzione riservata ai trattamenti antitumorali specifici, per prevenirne al meglio gli effetti collaterali.
Siamo quindi tutti chiamati al capezzale del malato, sia che pratichiamo l'allopatia, sia che pratichiamo l'omeopatia. Quest'ultima deve poter arricchire l'arsenale già corposo dei medicinali di supporto disponibili, tanto più che alcuni problemi indotti dai trattamenti antitumorali sono tuttora trattati in modo incompleto.
È il motivo per cui questo libro sui trattamenti omeopatici di supporto in oncologia mi sembra indispensabile, considerata la sua utilità. Sono lieto di scriverne la prefazione e non posso che consigliare caldamente a tutti gli operatori sanitari di consultarlo regolarmente.
Mi auguro che questo libro diventi la farmacopea omeopatica di supporto in oncologia.
Dott. Hervé Curé
Medico oncologo
Professore di Oncologia
Direttore generale dell'Institut Jean-Godinot, Reims
Introduzione
Ogni giorno vediamo, nei nostri ambulatori e nelle nostre farmacie, pazienti che affrontano o hanno affrontato la realtà del cancro. Si aspettano di ricevere informazioni sulla malattia in sé, oltre che sulla terapia. Vogliono anche essere sostenuti durante la lotta contro la malattia.
L'omeopatia non può in alcun caso sostituirsi ai trattamenti convenzionali. Essa si integra nell'ambito di una presa in carico multidisciplinare.
La terapia omeopatica permette di fornire una risposta a molti problemi indotti dalla malattia oncologica o dai suoi trattamenti. Fa parte dei trattamenti di supporto, ossia di "tutte le cure e i sostegni necessari ai pazienti in associazione ai trattamenti specifici, se disponibili, nel corso delle malattie gravi".
Riteniamo che sia fondamentale fornire soluzioni terapeutiche molto precoci, se non addirittura preventive, laddove possibile.
Purtroppo i trattamenti specifici sono complessi e comportano effetti indesiderati molteplici e variabili.
Abbiamo quindi bisogno di strumenti pratici per agire più rapidamente e concentrarci sulle manifestazioni da trattare con priorità.
In questa sede, proponiamo una riflessione su come rispondere alle principali difficoltà affrontate da questi pazienti durante i trattamenti chemioterapici e radioterapici antitumorali.
Se non sono indeboliti dagli effetti collaterali della chemioterapia o della radioterapia, i pazienti sono più ricettivi ai trattamenti omeopatici e maggiormente in grado di fronteggiare la terapia antitumorale.
Oltre a migliorare il comfort del paziente durante questi trattamenti, spesso mal tollerati, si limita anche la perdita di opportunità associata alla loro interruzione a seguito dell'eccessiva gravosità degli effetti collaterali.
Alcune idee di base...
In questo lavoro, per ogni scheda presentata, proponiamo:
1. In primo luogo, una presentazione farmacologica di ciascun farmaco antitumorale.
2. In secondo luogo, i principali medicinali omeopatici indicati per gli effetti collaterali incontrati abitualmente.
3. In terzo luogo, un trattamento da mettere in atto quanto più precocemente possibile, preferibilmente prima di iniziare la chemioterapia.
Questo elenco non è esaustivo, poiché ogni giorno si scoprono nuove molecole. Il nostro lavoro è tutt'altro che concluso e le critiche costruttive sono benvenute.
A differenza di molte altre situazioni, in questo caso l'organoterapia ci sembra spesso indicata. Aiuta a prevenire la tossicità a carico degli organi a prescindere dal tipo sensibile del paziente.
Abbiamo scelto le diluizioni che ci sembrano efficaci nella maggior parte dei casi. Ogni medico potrà naturalmente adattarle alle proprie abitudini di prescrizione. Ogni volta che è stato possibile, abbiamo consigliato un'assunzione raggruppata dei medicinali al mattino, a mezzogiorno o alla sera. Questo accorgimento può, sembrare poco rilevante, ma, per un paziente politrattato, ogni semplificazione è benvenuta.
Un capitolo è dedicato all'accompagnamento della radioterapia e alla prevenzione dei suoi effetti collaterali precoci e tardivi.
IN PRATICA...
La presa in carico ideale di un paziente oncologico dovrebbe essere la seguente:
1. Una prima visita prima del trattamento con farmaci antitumorali
Durante questa prima visita, si definisce un protocollo di accompagnamento omeopatico "probabilistico" basato sugli effetti collaterali attesi. Un protocollo predeterminato in funzione dei farmaci antitumorali rappresenta un significativo risparmio di tempo durante la visita. Riteniamo sia difficile consultare l'elenco completo degli effetti collaterali di ogni farmaco "al capezzale del paziente". Si può prevedere di modificare questo protocollo in base alle caratteristiche specifiche del paziente, ma la cosa ci sembra poco pertinente per sintomi che si manifestano molto di frequente, relegando quindi il tipo sensibile in secondo piano. È quanto già si fa, ad esempio, durante le grandi epidemie di influenza.
2. Una visita dopo ogni trattamento
Permette di valutare la tolleranza del paziente al trattamento e gli effetti collaterali manifestati. In questa fase, si adatta la terapia ai sintomi del paziente, attingendo alle proposte formulate sotto forma di lessico. Abbiamo identificato i medicinali che ci sembrano essere più efficaci e quelli che utilizziamo con maggiore frequenza. Qualsiasi altro medicinale omeopatico può essere proposto in funzione della materia medica e delle regole di prescrizione abituali. È molto importante, durante questa visita tra due trattamenti, non ignorare il trattamento successivo e prevedere i nuovi effetti collaterali che potranno manifestarsi.
Caso Clinico: Francoise, 54 anni
Francoise, 54 anni, è stata operata per un carcinoma mammario. L'oncologo che la segue propone una chemioterapia adiuvante che prevede tre sedute con protocollo FEC seguite da tre sedute di trattamento con docetaxel (Taxotere®).
Durante la visita precedente l'inizio del trattamento antitumorale, proponiamo il protocollo corrispondente al protocollo FEC:
In occasione deila prima seduta, assumere da G-1 a G+4
- Cardine 8 DH, 1 fiala perlinguale mattino, mezzogiorno e sera
- Cactus grandifolius 5 CH, 5 granuli mattino e sera
- Apis mellifica 15 CH, 5 granuli mattino e sera
- Mercurius corrosivus 9 CH, 5 granuli a mezzogiorno
- Kalium bichromicum 9 CH, 5 granuli a mezzogiorno
Poi, per il resto del trattamento
- Meduloss 8 DH, 1 fiala perlinguale al mattino
- Cardine 8 DH, 1 fiala perlinguale al mattino
- Mercurius corrosivus 9 CH, 5 granuli al mattino
- Kalium bichromicum 9 CH, 5 granuli al mattino
- Ferrum metallicum 15 CH, 5 granuli a mezzogiorno
- Crataegus oxyacantha 5 CH, 5 granuli a mezzogiorno
- Phosphorus 15 CH, 5 granuli la sera
- Sanguinaria canadensis 5 CH, 5 granuli la sera
Francoise viene a farsi visitare una settimana dopo la prima seduta e non segnala effetti collaterali. Si ripropone la terapia senza variazioni. Idem dopo la seconda seduta.
Dopo la terza seduta, segnala arrossamento di mani e piedi, sintomo di sindrome mano-piede. Considerato l'aspetto delle lesioni e i sintomi della paziente, le proponiamo il seguente trattamento:
Bovista gigantea 5 CH, 5 granuli al mattino
Sanguinaria canadensis 5 CH, 5 granuli al mattino
Tenuto conto del trattamento con docetaxel (Taxotere®) a cui dovrà sottoporsi, poniamo il protocollo di accompagnamento del docetaxel, al quale aggiungiamo il trattamento della sindrome mano-piede:
- Meduloss 8 DH, 1 fiala perlinguale al mattino
- Nerfs 8 DH, 1 fiala perlinguale la sera
- Bovista gigantea 5 CH, 5 granuli al mattino
- Carbo animalis 5 CH, 5 granuli al mattino
- Kalium bichromicum 9 CH, 5 granuli a mezzogiorno
- Mercurius corrosivus 9 CH, 5 granuli a mezzogiorno
- Sanguinaria canadensis 9 CH, 5 granuli al mattino
- Graphites 9 CH, 5 granuli la sera
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