Plumbum metallicum e amiotrofia spinale progressiva

Pubblicato il 31/10/2015

Categorie: Casi Clinici

Autori: Fabio de Almeida Bolognani

Traduzione a cura di: Antonella Ronchi

Fonte: Il Medico Omeopata - Rivista

Plumbum metallicum e amiotrofia spinale progressiva

L'uso di Plumbum metallicum nell'amiotrofia spinale progressiva ha determinato un effetto positivo e ha migliorato la qualità di vita di questi pazienti

Abbiamo condotto uno studio prospettico su quarantaquattro (44) pazienti con una diagnosi di Amiotrofia Spinale Progressiva (Wohlfart-Kugelberg-Welander) basata sulla sintomatologia sindromica. Si riconosce che questa patologia abbia una origine genetica, che comporta alterazioni dei motoneuroni e alterazioni trofiche del complesso muscolare derivanti dalla mancanza di stimolo neuronale. Questa patologia ha tre forme cliniche in funzione dell'età e della severità delle alterazioni. Il tipo 1 è la forma più grave, colpisce fin dalla nascita ed ha esito letale ed è denominata Werdnig Hoffmann. Il tipo 2 ha come caratteristica di incominciare durante l'infanzia o l'adolescenza ed è caratterizzata da ipotonia che compromette progressivamente la capacità di camminare. Il tipo 3 appare nell'età adulta, dopo l'adolescenza, ed è meno invalidante. Non è descritta alcuna terapia farmacologica per questa patologia e il suo trattamento prevede misure fisioterapeutiche per scongiurare alterazioni strutturali scheletriche dovute al mancato uso.

I caratteri sindromici della patologia possiedono una stretta somiglianza con la patogenesi di Plumbum metallicum, soprattutto per la paralisi dei muscoli estensori, braccio e avambraccio, dal centro alla periferia, con alterazioni della sensibilità, precedute o no dal dolore. L'Atrofia Muscolare Progressiva comporta una perdita rapida ed importante di peso e importanti disturbi periferici.

Il punto di azione di Plumbum metallicum sono gli assoni e i corni anteriori, con sintomi di sclerosi multipla e sclerosi posteriore del midollo spinale. Paralisi in muscoli isolati, per cui non si riesce a sollevare nulla con le mani, difficoltà ad estendere le braccia. Polso cadente. Crampi alle gambe. Perdita del riflesso patellare.

Gli aspetti clinici neurologici della patologia degenerativa dei motoneuroni possono esordire a ogni età, dalla nascita all'età adulta, con conseguenze tanto più gravi quanto più precoce è l'età di esordio. Questa patologia ha l'incidenza di 1:20.000 nascite e dopo la fibrosi cistica è la più importante causa di morte per malattia ereditaria recessiva. Dopo la nascita si può osservare una leggera debolezza non naturale, che può essere un segno di letalità entro il primo anno. Altri bambini manifestano sintomi più tardi ed essi cominciano dal tronco, la pelvi e la spalla, mentre i gruppi muscolari associati con le dita, la mano i piedi e i muscoli craniali non sono colpiti. Ci sono ipotono e debolezza, perdita dei riflessi tendinei, diminuzione della massa muscolare e possibile sostituzione con tessuto adiposo. Sono visibili fascicolazioni. L'ipotonia può estendersi ad altri gruppi muscolari, ad eccezione di quelli oculari. La paralisi intercostale può essere cruciale per la conservazione della vita. Manca anche il tono muscolare per reggere il capo e c'è ipotonia dei muscoli masticatori. Si manifestano retrazioni e particolari posture in flessione. L'elettromiografia è positiva, mentre gli enzimi muscolari non mostrano necessariamente valori alterati.

La severità della patologia, giudicata incurabile alla luce delle attuali risorse mediche, da sola giustifica l'uso di un approccio terapeutico innovativo per cercare di alleviare i sintomi o ritardarne l'evoluzione, con l'obbiettivo di garantire una miglior qualità di vita e se possibile incidere sull'evoluzione della patologia. La coincidenza tra la patogenesia di Plumbum metallicum e il quadro clinico giustifica l'uso di questo medicinale omeopatico.

MATERIALI E METODI

Questo studio ha preso in considerazione 44 pazienti seguiti per un minimo di un anno, con una diagnosi clinica-elettromiografica di Amiotrofia Spinale progressiva, inviati da Associazioni e servizi di riabilitazione e visti nell'ambulatorio sperimentale del Dott. Kamil Curi, all'Istituto Hahnemanniano del Brasile e negli ambulatori delle istituzioni. Il processo evolutivo è stato valutato da professionisti della riabilitazione che hanno grande conoscenza dell'andamento della patologia, della debolezza e la progressiva impotenza funzionale dell'attività muscolare, così come dei fenomeni patologici respiratori che derivano dalla riduzione della ventilazione e le difficoltà nell'eliminazione delle secrezioni.

Sono stati utilizzati i seguenti criteri di valutazione soggettivi:

- PEGGIORAMENTO - Evoluzione naturale della patologia, con successive perdite inerenti alla patologia.
- STABILITA' - Alterazione nel naturale corso della patologia, per cui non c'è sensazione di perdita, con mantenimento della forza muscolare e delle funzioni motorie.
- MIGLIORAMENTO - Migliore destrezza muscolare, con blocco dell'evoluzione e guadagno nella forza e nelle abilità delle funzioni motorie.

Sono state eseguite analisi del sangue e delle urine prima del trattamento per confermare la presenza di Piombo nei pazienti, per stabilire un legame tra la patologie e la patogenesia. Sebbene la raccolta dei campioni sia stata fatta in laboratori diversi, l'esame è stato poi generalmente eseguito da un unico centro per una maggior affidabilità dei risultati.

RISULTATI

Dei 44 pazienti arruolati, sono state eseguite 18 analisi complete di sangue ed urine, ma in questo studio la nostra attenzione si è fissata sul riscontro della presenza di Piombo nel sangue e nelle urine. Non abbiamo trovato alterazioni nei campioni di sangue che esprimano valori eccedenti i limiti di riferimento, ma nei campioni di urine abbiamo trovato un aumento in 10 di questi, aumento che non ha riscontri anche a un approfondimento della letteratura.

I pazienti che hanno mostrato un aumento nei valori urinari di piombo sono quelli che nel nostro studio hanno mostrato i risultati migliori con il trattamento.

CONCLUSIONI

I criteri di valutazione clinica associati con i risultati delle analisi di laboratorio su campioni di urine, che confermano la presenza di piombo a livelli superiori alla norma e i risultati clinici dopo trattamento con i medicinali indicati, esattamente in quei pazienti in cui erano state rilevate queste alterazioni, conferma l'intrinseca relazione tra il medicinale Plumbum metallicum, il dato di laboratorio e il risultato positivo del trattamento per 10 su 18 pazienti selezionati.

DISCUSSIONE

I risultati ottenuti sembrano indicare che l'uso del medicamento ha determinato un effetto positivo e ha migliorato la qualità di vita di questi pazienti. Questo studio continuerà con criteri più rigorosi di valutazione e impostando uno studio randomizzato in doppio cieco al fine di ottenere dati più sicuri sulle potenzialità di questo trattamento.

 

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