Cos'è Sulphur?

Pubblicato il 20/09/2011

Categorie: Rimedi Omeopatici

Autori: L'Omeopata di LibriOmeopatia.it

Cos'è Sulphur?

ENOMINAZIONE E APPARTENENZA
- Nome Latino: Sulphur lotum
- Composizione Chimica: è un non metallo o metalloide

DESCRIZIONE: allo stato solido si presenta di colore giallo; è insolubile in acqua e poco solubile in alcool; è solubile in etere, nella benzina e negli oli.

DISTRIBUZIONE: è molto diffuso in natura; allo stato nativo è presente nelle solfatare in prossimità di vulcani o combinato con i metalli sotto forma di solfuro o solfato; è un importante costituente degli organismi viventi.

CENNI STORICI: fu introdotto nella pratica medica ai tempi di Ippocrate; è stato utilizzato come lassativo e per uso topico in caso di scabbia e svariate dermatiti.

PREPARAZIONE: la preparazione di Sulphur in diluizioni liquide si ottiene a partire dalla seconda triturazione ch con alcool a 95°; la soluzione viene riscaldata, portata all'ebollizione e successivamente filtrata.

AZIONE GENERALE SPERIMENTALE E TERAPEUTICA
- Cute: eruzioni di vario tipo, fenomeni suppurativi e prurito molto marcato.
- Mucose: irritazione, infiammazione e secrezione catarrale bruciante ed escoriante.
- Sierose viscerali e sinoviali: infiammazione con produzione di versamenti.
- Apparato cardiocircolatorio: congestioni localizzate, stasi venose, alterazioni delle pareti vascolari con formazione di varici, processi aterosclerotici, perdita dell'elasticità e della contrattilità vasale.
- Sistema linfatico: ipertrofia e infiammazione dei linfonodi.
- Fegato: congestione e stasi portale, alterazione dei processi assimilativi e di disintossicazione.

INDICAZIONI GENERALI
E' indicato: nei casi acuti e cronici; nei bambini; nei soggetti anziani o prematuramente invecchiati; nelle donne; nella fase iniziale del trattamento di malattie croniche; nella fase iniziale e terminale del trattamento di malattie esantematiche; nella fase di esordio di malattie epidemiche; nella fase terminale del trattamento di malattie acute con scarsa tendenza alla guarigione; nelle malattie con tendenza alle recidive; nei casi di scarsa capacità reattiva del paziente, mancata risposta al rimedio apparentemente similare e assenza di patologie organiche gravi; nelle manifestazioni patologiche
periodiche e alternanti; nei casi senza sintomi marcati e caratteristici (psora latente); nei casi di soppressione di malattie cutanee e assenza di patologie organiche; nei primi mesi di gravidanza come trattamento eugenetico; nei soggetti calorosi, con tendenza alle congestioni, alle malattie cutanee e alle affezioni periodiche e alternanti.

QUADRO CLINICO
- Bambino
L'aspetto costituzionale non è ben definito e può essere descritto secondo due caratteristiche opposte.

- TIPO ASTENICO-GRASSO
E' muscoloso e a volte grasso, piuttosto resistente, amante dell'attività fisica e in alcun casi molto sportivo e atletico. Ha sempre caldo, può presentare in alcuni momenti una freddolosità paradossale, ma è comunque aggravato dal clima umido e freddo.
Spesso ha fame verso le 11 di mattina e avverte la necessità di mangiare qualcosa prima di mettersi a tavola. Ama i cibi gustosi, salati e speziati, i dolci, la carne e tutti i piatti inusuali e per lui non abituali. L'alvo tendenzialmente è stitico; spesso soffre di coliche gassose, di flatulenze di odore
fetido e di episodi diarroici nelle prime ore del mattino.
Non ama lavarsi, si macchia e si sporca facilmente e fin da piccolissimo è un problema fargli fare il bagno. La cute è sensibile, si irrita e si arrossa facilmente, va soggetta a dermatiti ed eruzioni di vario tipo, bruciori e prurito aggravato dal caldo e alleviato dal freddo.

In genere è contento di se stesso, fiero dei genitori e di quello che possiede. Socializza e si adatta facilmente, non ha problemi in caso di cambiamenti di asilo, di scuola o di baby-sitter, è fantasioso, immaginativo, vivace e piuttosto allegro. Diventa presto indipendente e non gradisce le eccessive ingerenze dei genitori nella sua vita; spesso pretende di sapere tutto, è brontolone, polemico e testardo. In realtà è piuttosto egoista, pigro, poco tenace ed eccessivamente ottimista; tende a sottovalutare le difficoltà e le prove della vita e a sopravvalutare le proprie capacità. L'educazione troppo permissiva alimenta il suo egoismo e la sua innata indolenza, lo rende viziato, disubbidiente e inconcludente.
Quando viene correttamente stimolato e responsabilizzato può rivelare un'intelligenza brillante, una buona inventiva e spirito di osservazione. Quello che lo caratterizza quando si ammala è: la freddolosità, la facile stancabilità, il pessimismo, la violenza dei sintomi e la rapidità del decorso in caso di malattie acute.

- TIPO ASTENICO-MAGRO
Il pannicolo adiposo è scarsamente sviluppato, i muscoli sono ipotonici, gli arti inferiori sono sottili e l'addome piuttosto voluminoso. A volte si può rilevare un ritardo della deambulazione, della dentizione e della chiusura delle fontanelle, segni di rachitismo, ipoevolutismo o arresto dello sviluppo
staturale e ponderale. Tendenzialmente è molto freddoloso, ma non tollera il caldo, il clima caldo, il calore del letto e gli abiti pesanti. Suda moderatamente, ma l'odore della testa e dei piedi è piuttosto penetrante. Non sopporta l'idea di lavarsi e il contatto con l'acqua aggrava il prurito e i fastidi in caso di dermatiti e dermatosi. In genere ha molta sete, beve grandi quantità d'acqua, ma mangia poco e quasi mai a tavola.

Va soggetto a: manifestazioni allergiche, quali asma, rino-congiuntiviti ed eczemi che spesso si associano; eczema, diarrea, asma e cefalea che spesso si alternano; verminosi a ripetizione; otite con otorrea cronica; impetigine, sudamina, acne, intertrigo, orticaria, eczemi, verruche sulle mani; disturbi del sonno.
In genere è sempre stanco e poco resistente a livello fisico, spesso non ama giocare o è incapace di farlo in modo continuativo, è pigro e incostante in tutto. A livello intellettivo può essere piuttosto dotato. Ama discutere e argomentare, è immaginativo, ha attitudine per la logica e la memoria è ottima sebbene a breve termine.
In alcuni casi può presentare insufficienza mentale, ritardi o disturbi psicomotori caratterizzati da: difficoltà nella deambulazione, irrequietezza psicomotoria, ritardo della loquela, balbuzie, dislessia, disortografia e torpore mentale.

In ogni caso il rendimento scolastico viene compromesso principalmente dalla pigrizia, dall'indolenza, dall'incapacità di applicarsi secondo un metodo regolare e programmato e dalla tendenza a sottovalutare le difficoltà. Spesso è capriccioso, disubbidiente, impaziente, irritabile o fondamentalmente egoista. Pretende molto dagli altri, si fa servire senza provare vergogna, è poco sensibile e a volte indifferente nei confronti degli altri e di tutto ciò che lo circonda. Queste caratteristiche in alcuni casi si associano a mutismo, rifiuto della compagnia e sentimenti di tristezza che rivelano uno stato di depressione mascherata.

- Adulto
Anche nell'adulto si può distinguere il tipo stenico e quello astenico. Il tipo stenico è piuttosto grasso, pletorico e caloroso; il viso è tondo e congesto e l'addome globoso.
E' allegro, ottimista e piuttosto arguto. Sa prendere la vita con filosofia, riesce a mantenere il buon umore e a vedere una via di uscita anche in situazioni difficili.
Il tipo astenico è piuttosto magro ed esile, il dorso è spesso curvo, le spalle sono spioventi, il viso è asciutto e l'addome prominente.
La cute è piuttosto secca e sensibile, si arrossa con facilità e va soggetta a eruzioni di vario tipo.
I capelli sono ispidi, opachi e spesso spettinati. Il sudore e le secrezioni sono di cattivo odore.
A volte è freddoloso, ma in ogni caso non tollera il caldo e le variazioni di temperatura. Verso le 11 di mattina spesso avverte una sensazione di vuoto allo stomaco e dopo aver mangiato si sente subito appesantito. Le condizioni di salute sono piuttosto cagionevoli; si stanca facilmente, non riesce a sostenere sforzi fisici prolungati, ma non tollera l'immobilità.
L'instabilità neuroendocrina può comportare un'alternanza di fasi asteniche, caratterizzate da affaticamento, pigrizia, indecisione e inconcludenza, con fasi steniche, caratterizzate da buona resistenza fisica, ottimismo, socievolezza ed estroversione.
Dal punto di vista mentale gli aspetti più caratteristici sono: l'egotismo, l'egoismo, l'apatia, l'intelligenza astratta e immaginativa, la valutazione in chiave ottimistica della realtà e l'abulia.

CARATTERISTICHE CLINICHE ESSENZIALI

- Calorosità.
- Tendenza alle congestioni.
- Sensazione di calore e bruciore soprattutto alle palme delle mani, alle piante dei piedi e al vertice.
- Secrezioni di cattivo odore.
- Sensazione di vuoto allo stomaco verso le 11 del mattino.
- Eruzioni pruriginose aggravate dal calore e alleviate dal freddo.
- Arrossamento e prurito localizzati agli orifizi.
- Alternanza e ricomparsa periodica di manifestazioni patologiche.
- Pigrizia, indolenza e trascuratezza.
- Propensione a teorizzare, a costruire castelli in aria e a polemizzare.


PRINCIPALI INDICAZIONI CLINICHE
1 - Pazienti scrofolosi, pletorici, con labbra molto rosse, soggetti ad eruzioni cutanee, specialmente acne; frettolosi di carattere e nei movimenti, spesso sporchi e trascurati - il classico "filosofo straccione"-, esili, con le spalle curve, negligenti, fannulloni, sensibili, sedentari. Bambini emaciati con ventre prominente, che non sopportano di fare il bagno e di vestirsi; spesso con abitudini di scarsa pulizia.
2 - Apatia mentale e fisica; il paziente è egoista, ostinato e si ritiene chissà chi; brontolone di natura; malinconico eppure pieno di sogni (anche di illusioni) che gli danno uno strana impressione di felicità; mancanza di concentrazione; memoria debole, specialmente per i nomi e i fatti recenti; ipersensibilità ai cattivi odori.
3 - Sensazione di bruciore generalizzato, specialmente alla sommità del capo, alle palme delle mani e alle piante dei piedi, di notte; quindi mette i piedi fuori del letto e migliora col freddo.
4 - Tutte le secrezioni sono brucianti, escorianti e generalmente maleodoranti.
5 - Congestioni locali, spec. durante la menopausa; vampate di calore, lipotimia seguita da sudorazione (Sep., Lach.), spesso associata ad una sensazione di vuoto, di languore, specie in tarda
mattinata (Phos., Sep.)
6 - Disturbi gastrointestinali: sete e fame intense, pur rimanendo magro, oppure beve molto e mangia poco; grande flatulenza con borborigmi ed emissione di gas, peggiora dal latte; desiderio di alimenti dolci; di solito stitichezza con emorroidi; feci grandi e dolorose (tanto che il bambino ha paura di defecare); attacchi acuti di diarrea, spec. di mattina, che lo spingono ad alzarsi precipitosamente dal letto (Aloe).
7 - Pelle sporca, malsana; qualsiasi ferita va in suppurazione; eruzioni di ogni genere, specialmente pustolose; peggioramento dal calore, specialmente del letto, di notte, lavandosi; deve grattarsi ma il bruciore rimane; foruncoli a gruppetti; patologie croniche con anamnesi di eruzioni soppresse.
8 - Sonno breve e leggero: il minimo rumore lo sveglia e poi riesce difficilmente a riaddormentarsi; dorme eppure, quando si sveglia, non si sente mai riposato.
9 - I disturbi si ripresentano continuamente, specialmente in corso di malattie acute alle quali il paziente non reagisce o reagisce poco; Sulph. facilita l'assorbimento di essudati sierosi ed infiammatori e quando ci sono pochi sintomi spesso contribuisce a chiarire il quadro del rimedio.
10 - Modalità:
- peggioramento dal calore (tranne la cefalea) e ha bisogno di aria, anche se è sensibile al freddo;
- peggioramento dal calore del letto; dalla minima variazione di temperatura, spec. i sintomi cutanei; a metà giornata e a metà notte; stando fermo in piedi; facendo il bagno.

TESSUTI PIU' COMUNI
- Tessuti e/o le regioni del corpo verso cui il rimedio in questione ha una particolare affinità: CIRCOLAZIONE [VENOSA; portale; addominale]. ORGANI NUTRITIVI. MEMBRANE [mucose; sierose]. Retto. Torace. CUTE; pieghe. SOMMITÀ DEL CAPO. PIANTE DEI PIEDI. Articolazioni. Ghiandole.
- Lateralità del rimedio: LATO SINISTRO. Lato destro

EZIOLOGIA
Soppressione di eruzioni, del flusso emorroidario, della galattopoiesi, della sudorazione; sequele di broncopolmoniti, tifo, morbillo e scarlattina; gonorrea soppressa; vaccinazioni; sforzi fisici; traumi; perdite di liquidi organici; masturbazione; eccessi sessuali; abusi alimentari; abuso di iodio, di ferro, di mercurio, di silicio, di medicinali, di chinino, di lassativi; intossicazione cronica da piombo; avvelenamento da arsenico; esposizione al sole; applicazioni freddo-umide.

SINTOMI MENTALI PIU' COMUNI
Gli aspetti più caratteristici della sua personalità sono: l'egotismo, l'egoismo, l'apatia, l'intelligenza astratta e immaginativa, la valutazione in chiave ottimistica della realtà e l'abulia.
L'egotismo e il forte amor proprio lo inducono a concentrare l'interesse prevalentemente su se stesso, lo rendono scarsamente sensibile ai problemi altrui e favoriscono la scelta di modalità esistenziali improntate al soddisfacimento di interessi personali, a volte unicamente materiali ed edonistici, a volte unicamente intellettuali e speculativi.
Lo scarso coinvolgimento affettivo gli consente di innalzare uno schermo difensivo nei confronti del mondo esterno, lo può rendere anticonformista, adattabile, imperturbabile e sereno anche in caso di avversità, ma spesso inibisce la volontà e lo può indurre a procurarsi gratificazioni irreali e sostitutive attraverso un'attività ideativa immaginaria.

Il suo tipo di intelligenza, prevalentemente astratta e immaginativa, si fonda principalmente sulla capacità di riflessione, esprime un'attitudine a impostare e a risolvere problemi generali, indipendenti dagli interessi della vita pratica, privilegia le facoltà speculative e l'elaborazione di teorie, ma penalizza l'attitudine a risolvere nuovi compiti rispondenti a interessi concreti e attuali. Quando le sue capacità intellettive sono brillanti gli consentono di apprendere senza eccessivo impegno, possono favorire un'impostazione di vita di tipo intellettuale, lo facilitano in qualsiasi frangente e contribuiscono ad alimentare un innato ottimismo e il convincimento di possedere grandi potenzialità.
L'innata pigrizia riduce notevolmente le sue possibilità d'azione, lo induce a scansare le difficoltà, a evitare coinvolgimenti, impegni gravosi e responsabilità; può essere vinta solo in caso di forti interessi, importanti motivazioni o stati di necessità.

Queste caratteristiche limitano la possibilità di poter temprare il carattere, spesso lo convincono di possedere l'unica chiave di lettura della verità e comportano un atteggiamento di sostanziale chiusura nei confronti del mondo. Lo rendono scarsamente accessibile alla critica, gli impediscono di confrontarsi e lo inducono a valutare lo stato e il divenire della realtà in chiave preminentemente soggettiva, decisamente favorevole, piuttosto polemica o totalmente distaccata.
I disagi economici e i fallimenti possono farlo scontrare violentemente con la realtà, possono risvegliare sensi di colpa, rimpianti, autodeprezzamento e disperazione, possono indurlo ad accettare molti compromessi o spingerlo a rassegnarsi passivamente al suo destino. Le sue scelte di vita spesso riflettono una difficoltà nell'armonizzare le esigenze istintive somatiche con quelle psichiche e spirituali, comportano modalità esistenziali di tipo intellettuale artistico, poco ancorate ai più elementari bisogni materiali, oppure delle modalità di tipo materiale-edonistico molto lontane da qualsiasi tendenza spirituale.
A volte l'apatia e il fatalismo gli impediscono qualsiasi possibilità di gestire la sua vita e possono favorire attitudini di tipo bohémien o da vagabondo cencioso e ubriacone.

MODALITA'
- Peggioramento
SOPPRESSIONI. BAGNO. Latte. SURRISCALDATO; DA SFORZO ESAGERATO; A LETTO; da vestiti di lana, ecc. Cambiamenti atmosferici. Parlando. Periodicamente; alle ore 11.00. Climaterio. Luna piena. In piedi, chinandosi. Iperestendendosi. Dolci. Guardando in giù. Attraversando l'acqua che scorre. Vaccinazione. Emorroidi soppresse.

- Miglioramento
Aria aperta. Movimento. Tirando su gli arti affetti. Sudando. Clima caldo e secco. Coricato sul fianco destro. Camminando. Caldo secco.


BIBLIOGRAFIA:
- "Studio di Materia Medica Omeopatica" di Lucia Gasparini
- "Decacordi e Pentacordi" di Gladstone Clarke
- "Materia Medica e Repertorio essenziale dei medicamenti omeopatici" di Shankar Phatak
- "Materia Medica Omeopatica Sinottica - 1° vol." di Frans Vermeulen

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