Ma l'Istituto di Sanità ignora la propria storia

Pubblicato il 27/09/2016

Categorie: Attualità

Autori: Guglielmo Pepe

Fonte: Repubblica.it

Ma l'Istituto di Sanità ignora la propria storia

La censura, il blocco, lo stop invocati dal presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Walter Ricciardi, fanno a pugni con la storia della struttura. Anzi la rinnega.

Iniziamo dai fatti. L'associazione per la Medicina centrata sulla persona, guidata dal dottor Paolo Roberti di Sarsina, organizza per il 29 settembre un convegno, insieme al vice presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, Maurizio Romani, proprio nella sede del Senato, sulle medicine non convenzionali o complementari (che, ahimè, vengono definite ancora alternative al solo fine di metterle in cattiva luce, eppure alcune hanno una storia millenaria e ufficiale per centinaia di milioni di persone, come ad esempio l'agopuntura: tant'è).

Contro questa iniziativa, una struttura che si occupa di paranormale, il Cicap (che nell'attività da "poliziotti della verità" infila anche le terapie non convenzionali come se appartenessero al mondo paranormale), il 19 settembre si rivolge all'ISS affinché intervenga presso il Senato per bloccare lo svolgimento del convegno. Con una solerzia da manuale, nel giro di poche ore Ricciardi scrive al presidente del Senato, Pietro Grasso, per dire che questo convegno non s'ha da fare, perché a suo parere è antiscientifico.

La strana sollecitudine di Ricciardi - a mia memoria non ricordo un intervento censorio pubblico di questo tipo - riceve un'immediata risposta da parte del promotore del convegno, Romani, il quale fa presente all'ignaro che la commissione Sanità del Senato "ha incardinato un testo base di più disegni di legge con il quale si punta a normare discipline quali l'omeopatia e l'agopuntura" e giustamente sottolinea che alcune medicine non convenzionali o complementari sono già praticate in numerose strutture pubbliche, e ad esempio nell'attività sanitaria della Toscana (regione che peraltro ospita, a Pitigliano, un ospedale dove si viene curati in primo luogo con l'omeopatia).

Ma Ricciardi non sa o fa finta di non sapere. Tuttavia la cosa più singolare è che non conosce la storia dell'ISS, dell'attività di ricerca svolta a tutto campo, e quindi indirizzata anche alla conoscenza e allo studio delle cure non convenzionali. Perché in base ai principi della ricerca scientifica, l'ISS un tempo destinava fondi agli studi senza alcuna preclusione: è nel suo DNA, nella sua storia.

Tra le varie ricerche quella che ricordo meglio si svolse nel 2000 quando l'Istituto avviò un progetto, approvato e finanziato dal ministero della Salute, per un miliardo e mezzo di lire, dedicato all'Agopuntura e all'Omeopatia, sotto la guida di Roberto Raschetti, nominato in seguito dirigente del Centro di epidemiologia. La seconda ricerca era molto particolare perché doveva sperimentare l'uso dell'omeopatia nelle pecore, per capire se questa cura fosse meglio di alcune vaccinazioni nella protezione contro le infezioni. Se non sbaglio le cavie erano circa un migliaio e i risultati della ricerca furono interessanti. Altro che effetto placebo: le pecore preferivano l'omeopatia.

È vero che in Italia, come altrove, non si fa tantissima ricerca sulle cure non convenzionali. Ma questo ampio pianeta terapeutico, seguito da mezza umanità (se mettiamo insieme agopuntura, omeopatia, ayurveda, erboristeria o fitoterapia...), non dovrebbe essere dimenticato. Forse adesso la ricerca si accontenta del già studiato e non vuole andare oltre. Però un tempo l'Iss realizzava direttamente alcune indagini. Certo, si può anche cambiare idea e direzione e pensare che alcuni studi siano perdite di tempo e di denaro. Però pretendere che neanche se ne possa discutere e in altre sedi è un po' troppo.

Tuttavia la sollecitudine dimostrata da Ricciardi andrebbe approfondita. Ma intanto visto che nella lettera a Grasso fa riferimento ad un presunto "spreco di risorse",  il presidente dell'Iss potrebbe applicarsi (magari con l'aiuto del Cicap) per spiegare un altro, sempre presunto, spreco, come la spesa di decine e decine di milioni da parte dell'Iss per un vaccino contro l'Aids ancora al di là da venire. Questo sì che è un fenomeno paranormale.

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