La paura dei botti. Un problema comportamentale del cane trattato con l'Omeopatia

Pubblicato il 14/03/2019

Categorie: Omeopatia per Animali

Autori: Stefania Potera

Fonte: Il Medico Omeopata - Rivista

La paura dei botti. Un problema comportamentale del cane trattato con l'Omeopatia

Il problema comportamentale nel cane, anche se non accompagnato da lesioni organiche dell'individuo, risulta comunque invalidante sia per la vita del cane che per quella del proprietario; la soluzione del disagio ha come scopo il miglioramento di qualità della vita di entrambi. Le fobie nel cane adulto corrispondono a fobie post-traumatiche. Esse sopraggiungono in seguito ad un incidente sensibilizzante: a partire da questo avvenimento scatenante, il cane presenta risposte fobiche al momento dell'esposizione. In questo caso siamo in presenza dello stadio 1 dove lo stimolo è perfettamente identificabile. Le statistiche evidenziano che, in più del 67% dei casi, la fobia evolve verso una generalizzazione degli stimoli scatenanti ed in seguito verso l'ansia (1).

Il caso

Molly ha 3 anni ed è una cagna di taglia piccola. Dal racconto spontaneo della proprietaria si apprende che vive in casa in compagnia di un altro cane, un cucciolo. È stata allontanata dalla mamma alla fine del primo mese. Non è vorace con il cibo, non gioca volentieri e non considera molto i suoi giochini. Quando  è  in  passeggiata  non  da'  confidenza,  ma  se  vede  qualcuno  che  le  è  particolarmente simpatico cerca la sua attenzione. E' ipersensibile ai rumori, a tal punto che se si spaventa per un rumore in un determinato luogo, non vuole più tornare in quel luogo anche a distanza di mesi. Non ama particolarmente la compagnia, preferisce appartarsi. Dorme molto ed anche profondamente (non è un sonno letargico).

Le piace stare in casa ed alla mattina non si alza dal letto neppure con le parole "andiamo" o "pappa". Non ama essere presa in braccio e toccata; è sospettosa, riservata e non la si sente mai abbaiare. Pratica molto volentieri l'agility ed è anche molto brava, ma quando si tratta di andare in gara la paura della folla non le permette di finire la prestazione.

Le piace andare in auto. Quando è in passeggiata, nel momento in cui si manifesta la paura, che sopraggiunge in modo graduale, tira verso casa o verso l'auto e se è slegata corre perché vuole tornare a casa. La proprietaria è spaventata perché ha notato, le ultime volte che la cagna ha sentito dei botti, la sua lingua diventare cianotica.

Visita clinica

Alla visita Molly risulta nella norma, è sterilizzata, viene alimentata con cibo commerciale secco di buona qualità. Ha un comportamento molto educato, è attenta ad ogni rumore e movimento, rimane sempre composta, accetta le manipolazioni, ma senza entusiasmo. Durante il colloquio la cagna si addormenta acciambellata davanti alla scrivania.

Per la Repertorizzazione ho a disposizione solo sintomi mentali:

(Repertorio Syntesis (2); Somma dei sintomi (+gradi); questa analisi contiene 277 rimedi e 6 sintomi.)

1 MENTE - Sospettoso
2 MENTE - Casa - desidera andare a
3 MENTE - Toccato, avversione ad essere
4 MENTE - Paura - fuggire; con desiderio di
5 MENTE - Sensibile - rumore, al
6 MENTE - Taciturno

Diagnosi e terapia

Il rimedio scelto è Bryonia, che viene somministrato alla 200 CH in gocce, 2 gocce al dì per 4 giorni associato alla terapia di desensibilizzazione che consiste nell'abituare il cane al rumore che lo spaventa, esponendolo a dosi crescenti di questo rumore.

Nei giorni successivi alla somministrazione la cagna non va più nel panico quando è esposta ai rumori, partecipa ad una gara di agilità, che porta a termine per la prima volta, e si dimostra disinvolta durante le sedute di desensibilizzazione.

Tre mesi dopo, le paure si ripresentano: Bryonia 200 CH per 15 giorni, 2 gocce 1 volta al dì: Molly in presenza di botti non tenta di fuggire e si autocontrolla.

Passato un mese ricompaiono lentamente i sintomi della paura: Bryonia 200 CH per 10 giorni, 2 gocce 1 volta al dì. Questa volta però non ci sono miglioramenti, così decido di aumentare la frequenza di somministrazione passando a 2 volte al dì per 15 giorni: la cagna migliora riuscendo a portare a termine una gara di agility sotto la pioggia.

Il miglioramento svanisce presto appena si sospende il rimedio: Bryonia 1000 CH 2 gocce, 1 volta al dì, per 10 giorni. Molly presenta un aggravamento con aumento delle paure ed il rimedio viene sospeso.

Dopo l'aggravamento, la cagna non ha più presentato paure, partecipa a gare e riesce a classificarsi nei primi 3 posti; sono passati 2 anni e non ha mai avuto ricadute.

Discussione ed analisi del caso

I sintomi sono stati scelti dal racconto della proprietaria in base all'importanza da lei attribuita, inoltre alcuni sono stati confermati dal comportamento assunto da Molly durante il colloquio in ambulatorio.

I rimedi presi in considerazione sono: Bryonia, Belladonna e Lachesis. La diagnosi differenziale è stata fatta con l'uso delle materie mediche.

Belladonna - la comparsa dei sintomi è improvvisa e violenta come la scomparsa (4). I sintomi psichici e tutto quello che la riguarda sono caratterizzati dall'attività (3); il paziente è violento ed ipereccitato (3). Bryonia invece è lento, inerte, passivo ed insidioso nella sua evoluzione.

Lachesis - è maliziosa, pungente, collerica, litigiosa, la minima vessazione la fa arrabbiare, gelosa, violenta, e quando cade nella melanconia fugge a causa delle perdite affettive per cercare la solitudine (6).

Bryonia - il sintomo che viene messo in particolare evidenza è il desiderio di andare a casa e di rimanere a casa, avversione ad essere disturbata, vuole essere lasciata tranquilla (5); ai bambini non piace essere portati e presi in braccio, parla poco (4).

In questo caso, il fattore limitante è stato avere a disposizione solo sintomi mentali e nessun sintomo generale o modalità. L'utilizzo del Repertorio è di fondamentale importanza, ma avendo a disposizione solo sintomi mentali, lo studio dei rimedi candidati e l'analisi differenziale attraverso le materie mediche mi ha permesso di trovare il rimedio per questa cagna.

Un altro fattore importante è la potenza del rimedio: in un cane giovane ed in ottima salute fisica, come in questo caso, una 200 CH non riusciva a risolvere il disagio, ma solo a migliorarlo.

Bibliografia

1. PAGEAT P. - Patologia comportamentale del cane - Point Veterinarie Italie
2. RADAR - Synthesis - vers. 8.1.4 Italiano/Inglese, Archibel SA, Belgio, 2002
3. KENT J.T. - Lezioni di materia medica omeopatica - IPSA Ed., Palermo, 1994
4. DUJANY R. - Materia Medica Omeopatica - Cortina Ed., Verona, 1988
5. MORRISON R. - Manuale guida ai sintomi chiave di conferma - Galeazzi Ed., Bassano del Grappa, 1998
6. CANDEGABE E.F. - Materia Medica Comparata - Red Ed., Como, 1989

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