Terapia omeopatica di una grave lesione pio-granulomatosa della palpebra inferiore in un cane

Pubblicato il 11/04/2011

Categorie: Omeopatia per Animali

Autori: Maria Luce Molinari, Monica Serenari

Fonte: Il Medico Omeopata - Rivista

Terapia omeopatica di una grave lesione pio-granulomatosa della palpebra inferiore in un cane

ANAMNESI

Wiston è un cane meticcio, di circa 12 anni.

MOTIVO DELLA VISITA

È una lesione che il cane presenta da circa 1 anno alla palpebra inferiore sinistra. Si tratta di una neoformazione nodulare ulcerata, dura, alopecica, da cui fuoriesce un secreto sanguinolento.

ESAME CLINICO E INDAGINI DI LABORATORIO

Il cane è stato trattato dai colleghi curanti sia per via generale che localmente con diversi antibiotici e antinfiammatori, senza alcun risultato per molti mesi. All'esame clinico si riscontra una linfoadenomegalia regionale sottomandibolare. L'esame oculistico è nella norma, così come l'emogramma, il profilo biochimico e l'ecografia addominale.

DIAGNOSI

Tra le possibili diagnosi differenziali vanno considerati: carcinoma, adenocarcinoma, basalioma, mastocitoma, melanoma, linfomi (a cellule T cutanei o a cellule "malt"), piogranuloma ecc... Si decide di effettuare un ago aspirato ed una biopsia.

Il referto dell'ago aspirato è il seguente: vetrino infiammatorio con popolazione prevalente costituita da neutrofili e macrofagi.

Non si evidenziano cellule neoplastiche. La biopsia dà il seguente risultato: Flogosi cronica attiva piogranulomatosa. Non sono presenti cellule neoplastiche.

COLLOQUIO OMEOPATICO

Si decide quindi d'accordo col proprietario di effettuare una terapia omeopatica. Il colloquio omeopatico fornisce i seguenti elementi:

Il cane è molto aggressivo con gli altri maschi, e per questo è stato sottoposto ad orchiectomia. È affettuoso, ma pone precisi limiti alle coccole. Ha paura dei tuoni e dei rumori forti.

È molto geloso, in particolare detesta i bambini, perché gli tolgono l'attenzione generale, cosa per lui estremamente importante. Si isola quando è malato, ma assiste i proprietari quando sono malati loro. Desidera dolci, soprattutto gelato, e anche prosciutto. È molto caloroso e d'estate diventa apatico. Beve molto. Non ama essere lavato, e desidera l'aria aperta.

METODO DI PRESA DEL CASO

Il caso è stato preso per Essenza. L'essenza è psicoemozionale, è una chiave di lettura del rimedio che dipende dall'esperienza e dalla sensibilità del singolo omeopata. Nel caso di Calcarea sulphurica l'essenza, secondo Vithoulkas, è la sofferenza psicoemozionale legata al fatto di non essere abbastanza stimati e presi in considerazione dal gruppo familiare a cui si appartiene. Riporto testualmente le frasi del professor Vithoulkas riguardanti l'essenza di calcarea sulphurica: L'immagine è quella di un paziente che ha una ferita interna che non guarisce, che non si chiude, e che geme e suppura per giorni, mesi, anni. La stessa idea può essere applicata all'anima, che, ferita, invece di gemere sangue geme pus. C'è qualcosa di marcio all'interno del paziente; un processo di decomposizione che inizia l'ego inizia ad avvelenare il paziente e l'anima piange, ma non prende la strada della guarigione.

REPERTORIZZAZIONE (Synthesis 8.0)

Tuttavia è possibile risolvere il caso anche usando il metodo dei keynotes, cioè con la repertorizzazione dei sintomi caratteristici rilevati, tenendo conto dell'intensità soggettiva del paziente, come dimostrano le tabelle di repertorizzazione.

PROGNOSI

Secondo la teoria del Prof. G. Vithoulkas, il cane appartiene ad un primo gruppo di salute strati bassi, e quindi ci aspettiamo da lui un preciso aggravamento sintoma-tologico prima della guarigione, cosa della quale è stato avvertito il proprietario.

TERAPIA

Sulla base dei sintomi e del livello di salute è stato scelto per Wiston il rimedio CALCAREA SULPHURICA, ed è stata somministrata una dose alla 200 K.

FOLLOW UP

Dopo 20 giorni dall'assunzione del rimedio, il proprietario telefona e dice che la lesione è peggiorata, ed il cane ha presentato uno scolo giallastro purulento dall'occhio sinistro. Dopo 40 giorni il proprietario richiama e dice che la lesione si presenta molto ridotta e lo scolo è scomparso. A 60 giorni Wiston è perfettamente guarito, ne ha più, fino ad oggi a distanza di un anno, manifestato alcun problema.

DISCUSSIONE

Il caso di Wiston, di per sé molto semplice, ci permette di fare alcune interessanti riflessioni di natura omeopatica. Infatti in questo caso il valore della diagnosi clinica è di importanza rilevante per arrivare ad una terapia omeopatica valida.

Il rimedio somministrato è un rimedio che suppura in modo notevole, ma la semplice visita clinica non ci permette di rilevare nessun segno di suppurazione, anzi poiché la lesione si presenta ad occhio come un'ulcera, fa pensare ad un rimedio con tendenza distruttiva, cioè ad un rimedio sifilitico, non ad un rimedio sicotico come è appunto Calcarea Sulphurica, di cui invece il cane ha bisogno.

È quindi sempre necessario prima di somministrare un rimedio procedere a tutti gli accertamenti diagnostici utili per la diagnosi, in modo da non farsi depistare dalle semplici apparenze, cosa che a volte viene trascurata, privilegiando l'aspetto puramente omeopatico e affidandosi semplicemente ai sintomi espressi dal proprietario del paziente. Inoltre ci sembra interessante notare che, tentata inutilmente la terapia allopatica, al cane non restava altro che la strada chirurgica per risolvere la lesione; strada difficile da percorrere, data la sede della lesione stessa, senza procurare danni all'apertura e chiusura dell'occhio, o sofferenze prolungate in seguito a chirurgia plastica all'animale.

Conclusioni

In conclusione, la strada omeopatica, dopo la scelta oculata del rimedio adatto al caso, si è rivelata essere la via di minor danno e sofferenza per Wiston, procurando una guarigione dolce e duratura.

Bibliografia

G. Vithoulkas - La scienza dell'omeopatia - Libreria Cortina, Verona 1999.
G. Vithoulkas - Materia medica viva - Belladonna, Milano 2004.
G Vithoulkas - Classical Homeopathy for Anxiety a Jealousy -Groma Verlag, first edition 2004.
F. Schroyens - Syntesis 8.1 - Homeopathic Book Publishers, Londra 2001.
R. W. Nelson G. Couto - Small animal internal medicine - Mosby Inc Second edition, 1998.
S. Withrow, G. MacEwen - Small animal clinical oncology -Saunders, Third edition 2001.

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