Tutte le specie animali possono essere curate con l'Omeopatia

Pubblicato il 22/04/2011

Categorie: Omeopatia per Animali

Autori: Andrea Brancalion

Fonte: Il Medico Omeopata - Rivista

Tutte le specie animali possono essere curate con l'Omeopatia

Hahnemann afferma che la cura degli animali deve essere attuata con gli stessi metodi adottati nella medicina per l'uomo (1). La pratica veterinaria dell'Omeopatia è iniziata da subito ed è stata una grande risorsa per la salute di due animali che nel XVIII e XIX secolo avevano un'importanza fondamentale nella vita di tutti i giorni: il cavallo ed il bue. Nel XXI secolo le cose sono un po' cambiate e le specie animali che oggi sono oggetto di attenzioni sanitarie sono numerosissime e comprendono anche molti pets esotici.

Più la specie animale sarà evoluta ed a stretto contatto con l'Uomo (Cavallo, Cane, Gatto) e più la nostra visita assomiglierà a quella di un medico pediatra, che osserva il paziente e riceve le informazioni da una terza persona (per esempio la madre per il bambino ed il proprietario per l'animale). Per le altre specie sono sempre importanti le parole del proprietario, ma dovremo perfezionare la nostra capacità di osservazione attraverso i sensi e la conoscenza etologica della specie in esame. Di seguito due casi riguardanti due specie esotiche, fra le più comuni allevate nelle nostre case.

Caso n. 1

Ramsete, gracula religiosa (merlo indiano) di 6 anni, con astenia profonda. L'uccello viene portato dalla proprietaria in uno stato di profondo abbattimento. Non mangia, non beve ed è dimagrito al punto che lo sterno si avverte carenato. È talmente debole che non si regge sulle zampe e non riesce a tener alta la testa.

L'esame radiografico mostra un aumento dell'area epatica.

Le informazioni raccolte sulle abitudini alimentari di Ramsete, assolutamente scorrette e consistenti nell'assunzione di un mangime inadatto, assieme ai sintomi obiettivi, mi confermano la diagnosi clinica di emocromatosi, una patologia abbastanza diffusa in questi volatili, la cui causa è un abnorme assorbimento del ferro (3). Dal punto di vista terapeutico allopatico si può pensare all'uso del ferro destrano, ma i risultati sono quasi sempre deludenti e la prognosi infausta.

Contrariamente alla maggior parte delle gracule domestiche, Ramsete viene descritto come dolce ed affettuoso, molto attaccato alla famiglia e sensibile alla presenza o assenza di qualcuno dei suoi componenti.

Quando sono tutti presenti manifesta decisamente la sua gioia con grandi conversazioni e proclami (sa esporre molte frasi con senso compiuto) e vola libero a cercare il contato con tutti i presenti. Se non riceve le dovute attenzioni, si ritira nella sua gabbia e sembra offeso e risentito, ma basta rinnovare un richiamo ed esplode di entusiasmo. La padrona è una praticante di reiki e riferisce che ogni tanto Ramsete si accovaccia vicino a lei per subire il trattamento, volontariamente!

Con questo quadro sintomatologico, tenendo conto anche dell'apparente desiderio di essere magnetizzato, dell'interessamento epatico e del forte dimagrimento, prescrivo: PHOSPHORUS 200K gocce in plus 1 goccia in soluzione acquosa ogni 4 ore.

Dopo 12 ore, mi telefona la signora: Ramsete si è alzato ha mangiato qualcosa e bevuto. "Dottore, ha fatto anche il bagno nella sua vaschetta!!!" Faccio sospendere la terapia e prescrivo una dieta appropriata a base di vermi, insetti e frutta. Chiedo poi alla signora di portarmi a controllo la gracula il giorno successivo ed ecco come si presenta Ramsete due giorni dopo l'inizio della terapia per una malattia che lo vedeva condannato.Dopo una settimana, la gracula ha recuperato completamente la sua forma fisica e la sua vivacità. Non c'è più stato bisogno di intervenire con la terapia omeopatica.

Caso n. 2

Ninja, tartaruga di terra con blocco dell'ovodeposizione.

La proprietaria arriva disperata con la grossa tartaruga: "La prego, faccia qualcosa, sono giorni che Ninja spinge per fare le uova ed ormai ho paura che non ci sia più nulla da fare!" L'animale si presenta in uno stato di grave disidratazione e chiaramente esaurito: non reagisce a nessuno stimolo.

L'esame radiografico mostra 7 grosse uova in addome, il cui diametro supera di misura il lume della cloaca; ma possiamo contare sul fatto che le uova dei rettili sono elastiche.

Il primo intervento che ho ritenuto urgente fare è stato reidratare l'animale (2). Per questo mi sono servito di un raccordo per siringa il cui ago è stato inserito nello scuto giugulare, ed ho cominciato una fluidoterapia con parti uguali di soluzione sodio cloruro 0,9%, ringer lattato e glucosio 5% (4). Ho anche inserito tra un intervento e l'altro una soluzione di calcio gluconato.

In attesa di vedere qualche reazione, chiedo alla proprietaria notizie sull'animale e se fosse la prima volta che Ninja si apprestava ad un'ovodeposizione: "No Dottore, ne ha fatte tante negli anni precedenti e siamo sempre riusciti ad avere una buona schiusa, solo che questa volta è stata molto disturbata dal maschio che stupidamente abbiamo lasciato con lei proprio mentre si preparava a deporre le uova. Solo quando l'ho vista così, immobile e quasi morta, mi sono accorta dell'errore..., ma ormai forse era già tardi."

Non è facile avere dei sintomi gerarchici in una tartaruga, ma in questo caso avevo qualcosa su cui basarmi: la probabile eziologia dei disturbi di Ninja, la vessazione, la collera forse e l'irritabilità scatenata dal maschio nel momento più delicato. In natura, le tartarughe si estraniano dal maschio per deporre le uova e vanno a nascondersi in un posto isolato per stare tranquille durante questa delicata, lunga e faticosa funzione. Questa volta, Ninja non ha potuto isolarsi.

Caulophyllum ha irritabilità durante il travaglio e disturbi del parto assieme Pulsatilla; quest'ultima però ha anche avversione al maschio ed anche paura di lui, a volte, oltre ad essere soggetta a disturbi da vessazione.

Pulsatilla è anche "la mamma" ed è uno dei grandi rimedi del parto.

Dopo 7 ore di fluidoterapia la tartaruga appare molto migliorata e reattiva.

Somministro:

PULSATILLA 30CH gocce - 1 goccia diluita in acqua e lubrifico con olio di paraffina la cloaca per facilitare al massimo l'eventuale uscita delle uova. Il primo uovo uscirà dopo un'ora. Dopo un giorno tutte le uova sono state espulse con la proprietaria che le segnava immediatamente (occorre che restino nella stessa posizione di come sono state deposte) e le portava nella sua incubatrice a casa. Ninja ha ricevuto altre due dosi di Pulsatilla per completare il suo "parto".

Conclusioni

In futuro avremo sempre più a che fare con queste ed altre specie esotiche e per noi c'è sempre quell'arma in più rappresentata dalla Divina Omeopatia. Tutti proveniamo da quel lontano punto che in poche frazioni di secondo ha dato origine all'Universo; in ogni Uomo ed in ogni animale ci sono elementi comuni, ricordi dei gradi di complessità crescente attraverso i quali in milioni di anni si è concretizzata l'Evoluzione. Oggi, la Fisica Quantistica dà ragione a queste affermazioni, ma Hahnemann aveva già chiaramente inteso tutto questo, come è emerso da un manoscritto non datato scoperto solo nel 1956 (1): "Mi si conceda di trattare in generale la cura degli animali in modo molto simile a quella degli uomini e che alla base di quella debba essere posto lo stesso ideale che in quest'ultima..." Anche in passato, Uomini che hanno osato pensare fuori dagli schemi deterministici, che hanno avuto il coraggio di affidarsi all'intuizione, avevano questa certezza. L'aveva anche Cecil Frances Alexander (1818-1895), quando scrisse i seguenti versi:

Tutte le cose splendide e belle
tutte le creature grandi e piccole
tutte le cose sagge e meravigliose
tutte le ha create il Signore Iddio

Citato da James Herriot in Creature Grandi e Piccole.


Bibliografia

Luetzen - The History of the Use of Homeopathic Treatment in Veterinary Medicine - Vetertinaemed Fakultaet der FUB, 1967.
Avanzi, Millefanti - Il Grande Libro delle Tartarughe - De Vecchi Editore, Milano, 2003.
Gabrisch, Zwart - Medicina e Chirurgia dei Nuovi Animali da Compagnia, Vol.I°, Uccelli - Utet, Torino, 2001.
Gabrisch, Zwart - Medicina e Chirurgia dei Nuovi Animali da Compagnia, Vol.III°, Anfibi, Rettili e Pesci - Utet, Torino, 2001.
Scuola Sup. Inter. di Med. Vet. Omeopatica - Collezione di Quadri Caratteristici dei rimedi Omeopatici - h.m.s., Como, 2005.
EH, Encyclopaedia Homeopathica - Versione 2.2 - Archibel SA, Ref. Italia h.m.s., Como, 2006.

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