'Non usate la tragedia di Luca per condannare l'omeopatia'

Pubblicato il 18/11/2014

Categorie: Attualità

Autori: Paolo Bellavite

Fonte: tempi.it

'Non usate la tragedia di Luca per condannare l'omeopatia'

Caro direttore,

ho letto l'articolo di Angela Cossu "La tragedia del bambino curato solo con l'omeopatia e morto di polmonite". Da medico ricercatore, ho dedicato molto del mio lavoro alla ricerca seria e rigorosa nel campo dell'omeopatia. Dell'articolo citato condivido naturalmente la pena per il caso del bambino che nessuno è stato in grado di curare adeguatamente. Mi spiace però che si prenda l'occasione di un caso (oltretutto di oltre tre anni fa) per attaccare indiscriminatamente l'omeopatia.

È necessario innanzitutto sottolineare che il caso giudiziario si è risolto con l'assoluzione dei medici del pronto soccorso, ma anche i genitori sono usciti scagionati. Il padre medico non è stato in alcun modo ritenuto responsabile della morte del piccolo figlio e paziente, neppure di eventuali omissioni. E neppure le terapie omeopatiche sono state dimostrate responsabili. Pertanto, l'affermazione secondo cui il piccolo Luca sarebbe «morto come si moriva nel medioevo, quando la medicina... si affidava a intrugli di erbe o alle imposizioni delle mani di qualche stregone di campagna» non è pertinente al caso. A meno che la giornalista ne sappia più dei giudici. La realtà non è quella descritta nell'articolo, la realtà è che (purtroppo) nessuno è riuscito a fare una diagnosi corretta dei seri problemi di salute del bambino, né si è trovato un rimedio. Non è neanche detto che con una cura antibiotica o altri farmaci "ufficiali" il bambino sarebbe guarito.

Non concordo con l'accusa generica verso la medicina omeopatica: «Padre medico, omeopata. Due parole che fa venire i brividi vederle insieme. Perché se della medicina ci fidiamo, dell'omeopatia siamo ormai praticamente certi che non funzioni». Tali affermazioni, oltre ad essere offensive per le migliaia di medici abilitati alla professione e che praticano l'omeopatia a fianco della medicina tradizionale, dimostrano scarsa conoscenza del fatto che sia la Federazione nazionale degli Ordini dei medici, sia la Conferenza Stato-Regioni hanno incluso l'omeopatia tra le forme di terapia attuabili dai medici abilitati. Per non parlare della Regione Toscana, la quale ha incluso l'omeopatia, l'agopuntura e la fitoterapia tra le prestazioni del Servizio sanitario nazionale, ed esse sono praticate anche in ospedale (precisamente a Pitigliano).

Termino con la mia esperienza personale. Invito chi avesse un po' di tempo e di competenza per farlo, a leggere i lavori pubblicati da me e dal mio gruppo negli ultimi 25 anni su questo argomento. Essi sono in gran parte disponibili sulle principali banche-dati medico-scientifiche inclusa Medline-Pubmed e nel mio sito web. Abbiamo ripetutamente dimostrato l'efficacia di medicinali omeopatici sia sulle cellule in coltura, sia su animali di laboratorio. Abbiamo anche partecipato a studi osservazionali, particolarmente nel campo delle cefalee, delle malattie delle prime vie aeree, delle artropatie croniche e anche nel difficile campo della neuropatia diabetica. Le ricerche cliniche, condotte in collaborazione tra il mio gruppo operante presso l'Università di Verona e medici della Scuola di medicina omeopatica di Verona, hanno mostrato un favorevole effetto delle cure omeopatiche quanto meno sulla qualità di vita dei pazienti.

Le nostre ricerche non sono le uniche, ma si affiancano a molte presenti in letteratura. Certo, i mass-media fanno filtrare quello che vogliono, come accadde nel 2005 quando una rassegna pubblicata da Lancet ipotizzò (non "dimostrò", si badi bene) che l'omeopatia fosse compatibile con un effetto placebo. La maggior parte delle persone furono convinte dai titoli dei giornali (del tipo "la fine dell'omeopatia"!) e il vasto pubblico ancora non sa che quella discutibile ipotesi si basò sull'analisi di soli 8 (otto!) lavori su un totale di 110 presenti all'epoca, la maggior parte dei quali dava risultati favorevoli. Di tale famoso lavoro di rassegna esistono prove mostranti i notevoli vizi metodologici.

Spero di aver contribuito a ristabilire quanto meno un dibattito equilibrato su questa terapia che certo non fa miracoli (come niente in medicina) ma in taluni casi, sotto controllo medico e in un approccio integrato e prudente, può giovare alla salute di adulti e bambini.

Ringrazio della cortese attenzione

Paolo Bellavite

Altri articoli dello stesso autore

Dottore ma è vero che? Lettera aperta al Presidente FNOMCeO dr. Filippo Anelli

Lo trovi in: Attualità

Autori: Paolo Bellavite

Egregio Presidente, ho letto sul sito collegato con quello della FNOMCeO, alle pagine "Dottore ma è vero che?" un articolo del dr. Salvo Di Grazia intitolato "L'omeopatia ha effetti scientificamente dimostrati?" Mi occupo di …

La micidiale bufala dell’omeopatia e del placebo

Lo trovi in: Metodologia Omeopatica

Autori: Paolo Bellavite

Tutti sanno che un lavoro pubblicato dal Lancet nel 2005 (Shang A et al. Lancet 2005; 366:726-32) fu presentato come la prova che l'omeopatia sia equivalente al placebo ed ebbe un fortissimo impatto sul mondo medico scientifico.…

Omeopatia, le ricerche anti-cancro

Lo trovi in: Metodologia Omeopatica

Autori: Paolo Bellavite

L'omeopatia è una delle medicine complementari più usate nel mondo, anche in pazienti oncologici. Tuttavia, paradossalmente, è una delle meno studiate. Di conseguenza, la domanda cruciale "l'omeopatia cura il cancro?" è ancora sen…

L'Omeopatia e le sue prime Battaglie. Alle radici del perenne confronto-scontro tra le diverse correnti in Medicina (Recensione)

Lo trovi in: Estratti Libri - Recensioni

Autori: Paolo Bellavite

Com'è ben noto, la storia ha molto da insegnare e così è in Medicina. Il libretto "L'Omeopatia e le sue prime Battaglie", pubblicato nel 1836 in lingua tedesca e francese, racconta fatti e di-battiti antichi, quindi consegnati al…

La similitudine omeopatica

Lo trovi in: Metodologia Omeopatica

Autori: Paolo Bellavite

L'omeopatia si fonda sulla similitudine: essa intende curare il malato sfruttando il fatto, sperimentalmente dimostrato, che un medicinale diluito e "dinamizzato" cura quei sintomi che è in grado di provocare quando viene …

Fritjof Capra e l'Omeopatia

Lo trovi in: Attualità

Autori: Paolo Bellavite

In occasione del congresso nazionale FIAMO ho avuto l'occasione di incontrare per la prima volta personalmente Fritjof Capra, il fisico austriaco che oggi vive negli USA, protagonista di un grande movimento culturale e scientifico…

Omeopatia - Un aiuto alla cura o semplice 'stregoneria'?

Lo trovi in: Attualità

Autori: Paolo Bellavite

Sull'onda delle dichiarazioni di un'associazione di medici britannici, secondo cui l'omeopatia sarebbe "stregoneria", abbiamo assistito a un dibattito tra il farmacologo Silvio Garattini e Christian Boiron, presidente dei…

L'Omeopatia è equivalente a un placebo? La critica a uno studio su Lancet

Lo trovi in: Metodologia Omeopatica Attualità

Autori: Paolo Bellavite

Ha fatto scalpore la notizia di uno studio pubblicato da Lancet [1] in cui ricercatori svizzeri avrebbero dimostrato la equivalenza tra omeopatia e placebo. Gli autori dello studio partono dalla convinzione che gli effetti…

Biodinamica, Medicina Integrata e la Ricerca Clinica in Omeopatia

Lo trovi in: Metodologia Omeopatica Ricerca Omeopatica

Autori: Paolo Bellavite Sabrina Lussignoli Giuseppe Andrioli

Nella prima parte di questo intervento viene esposta, in forma riassuntiva e schematica, parte del percorso concettuale e sperimentale che è svolto estesamente nel recente libro "Biodinamica, basi fisiopatologiche e tracce di …

Medicine complementari. Considerazioni semantiche e prospettive d’integrazione

Lo trovi in: Metodologia Omeopatica

Autori: Paolo Bellavite

Recenti iniziative promosse dall'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri e dalla Federazione Nazionale hanno aperto un dialogo sul tema delle medicine complementari. Il ricorso a pratiche mediche cosiddette "alternative"…

Disclaimer

Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. Niente di ciò che viene descritto in questo articolo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L'Autore e l'Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall'uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Nel caso questo articolo fosse, a nostra insaputa, protetto da copyright, su segnalazione, provvederemo subito a rimuoverlo. Questo sito non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e prestabilita. Gli articoli prodotti da noi sono coperti da copyright e non possono essere copiati senza nostra autorizzazione