Esistono effetti indesiderati in Omeopatia?

Pubblicato il 28/08/2018

Categorie: Metodologia Omeopatica

Autori: Jean Lionel Bagot

Esistono effetti indesiderati in Omeopatia?

No. "...L'Omeopatia non presenta effetti avversi né interazioni con i trattamenti convenzionali oncologici" [Kassab S. 2009], "L'Omeopatia è una medicina complementare senza effetti deleteri dimostrati in oncologia" [Barrière J. 2010]. L'Omeopatia ha un uso sicuro: l'impiego di alte diluizioni non presenta né effetti indesiderati né interazioni farmacologiche. Non c'è rischio di assuefazione o dipendenza fisica.

In Omeopatia, esistono reazioni di aggravamento?

Sì. Anche se l'Omeopatia non presenta tossicità per la sua composizione, alcune reazioni dell'organismo al trattamento possono causare temporanei malesseri. Non è raro che sopravvengano un accesso di eczema, una diarrea, disturbi dell'umore (nervosismo, pianti, irritabilità), disturbi del sonno, una crisi emorroidale o fatigue subito dopo l'assunzione di un rimedio omeopatico di fondo ad alta diluizione. Questi sintomi sono rari, passeggeri e poco profondi. Si interrompono con la fine del trattamento e dimostrano una buona reazione dell'organismo all'Omeopatia o... una scelta sbagliata del rimedio.

Si consiglia allora di distanziarlo o sospenderlo per qualche giorno, per lasciare il tempo all'organismo di reagire e riequilibrarsi. È il cammino naturale e previsto verso la guarigione.

Per evitare questo problema, il medico omeopata può prescrivere, in associazione con il rimedio di fondo, rimedi satelliti che lo accompagnino e ne indirizzino l'azione. Si può anche aiutare con l'organoterapia o prodotti drenanti.

Esistono persone più sensibili di altre all'Omeopatia. Io consiglio loro di prendere un granulo solo o qualche globulo di monodose per volta e si distanziare ancor più le assunzioni. Si possono anche sciogliere i granuli in un bicchier d'acqua, mescolare bene con un cucchiaio e prenderne solo un piccolo sorso.

Esistono rischi di sovraddosaggio?

No, con i rimedi omeopatici non esiste sovraddosaggio. Se consumate troppo prodotto, l'unico rischio è finire il tubo troppo rapidamente! La differenza fra prendere 3, 5 o 20 granuli è minima. L'importante è lasciare i granuli in bocca per un periodo sufficiente ad assicurare il contatto con la mucosa.

L'Omeopatia permette al corpo di ritrovare un equilibrio turbato dalla malattia. Appena recuperato, l'azione del rimedio termina. Ecco perché consigliamo sempre di distanziare e interrompere l'assunzione in base al miglioramento dei sintomi (regola d'oro). Una cura per l'insonnia permette di ritrovare un sonno di qualità migliore, ma non fa dormire più a lungo...

Un giorno una paziente mi ha telefonato disperata perché la figlia quattordicenne aveva appena cercato di suicidarsi inghiottendo tutto quello che aveva trovato nell'armadietto dei medicinali... cioè una decina di tubi di rimedi omeopatici e qualche compressa di fitoterapico per dormire! Ho potuto rassicurare la mamma che la figlia non correva alcun rischio e che, invece del centro antiveleni, le consigliavo di chiamare uno psichiatra!

Quali sarebbero, allora, i rischi?

Il rischio principale è usare l'Omeopatia in una patologia grave in cui un trattamento medico si è dimostrato efficace. Immobilizzare una frattura rimane il trattamento più efficace, anche se SYMPHYTUM OFFICINALE accelera notevolmente il consolidamento dell'osso! Un'angina da streptococco si cura con la penicillina, anche se i segni clinici del paziente corrispondono a MERCURIUS SOLUBILIS! Un'appendicite va operata rapidamente anche se BRYONIA ALBA mostra esattamente l'insieme dei sintomi! È quello che viene detto il rischio di 'perdita di possibilità'. Il medico omeopata, che è prima di tutto un medico, lo conosce benissimo. Conosce le indicazioni e i limiti di ogni trattamento.

L'altro rischio è quello di voler curare tutto. L'Omeopatia non può far nulla sulle lesioni organiche irreversibili. Non è un trattamento oncologico, né dell'ipertensione arteriosa, né del diabete insulinodipendente, né dell'ipotiroismo conclamato. È lunga la lista delle cosiddette patologie 'organiche' per le quali sono indispensabili farmaci chimici salvavita.

Non bisogna trasformare l'Omeopatia in una panacea di tutti i mali. La magia non ha posto in medicina. Tutti i medici vorrebbero curare tutti i pazienti e tutte le malattie, ma farlo usando solo l'Omeopatia sarebbe illusorio, se non criminale.

Per finire, l'automedicazione ha i suoi limiti. Niente sostituisce un con-sulto medico, quando la patologia lo richiede.

 

Tratto dal libro "Manuale pratico di Omeopatia in Oncologia. Come alleviare gli effetti indesiderati di chemioterapia, radioterapia, interventi chirurgici e terapia ormonale" di Jean Lionel Bagot

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