Casistica di Lac caninum. Il rapporto esclusivo

Pubblicato il 26/05/2023

Categorie: Casi Clinici

Autori: Gustavo Dominici

Casistica di Lac caninum. Il rapporto esclusivo

Il caso che segue può essere considerato paradigmatico, vista la particolare natura del rimedio, cioè la sua origine dal latte di cagna. È particolarmente interessante l’evoluzione del comportamento del bambino nel rapporto con la madre. Durante le varie visite mi è parso evidente come il mantenimento del legame esclusivo con la madre fosse proporzionale all’avversione ad ogni tipo di relazione con l’ambiente esterno, medico incluso.

Bambino di 2 anni e 1⁄2. Conosco il piccolo Paziente da oltre un anno, quando la madre lo portò in visita per febbri ricorrenti e scarsa crescita. Le febbri iniziarono con la precoce frequenza dell’asilo nido e da un po’ si susseguivano un episodio dopo l’altro, quasi senza pausa. Il bambino al tempo aveva 14 mesi, era nutrito ancora al seno, non riusciva a camminare. Si calmava solo in braccio alla madre e allattato. Aveva i timpani cronicamente arrossati. Peso ed altezza erano al di sotto dei percentili. Prescrissi Pulsatilla ed ottenni un ottimo risultato. La cura poi proseguì con Calcarea carbonica come rimedio costituzionale e Belladonna nei casi acuti, con buoni risultati e miglioramento dei parametri di crescita.

26 LUGLIO 2004 – IN STUDIO

Durante la visita attuale la madre mi comunica di aver effettuato il vaccino MPR (Morbillo, Parotite, Rosolia), nonostante la mia netta opposizione. Tuttora allatta il bambino nonostante gli oltre 30 mesi di età, mi dice una volta al giorno, ma sospetto molto di più. Mi comunica anche di non riuscire a togliergli il pannolino. La signora si mostra estremamente possessiva nei suoi confronti, con eccessive e costanti premure. Le spiego con calma che l’allattamento è cosa preziosa, ma se troppo protratto può creare numerosi inconvenienti. Lei risponde: È lui che me lo chiede! Rinuncio all’opera di convincimento, che non ha possibilità di successo, ed osservo il bambino.

Ha occhiaie molto pronunciate. Mi si dice timido, a me appare piuttosto corrucciato. Non pronuncia suono. Cerco di comunicare in vario modo, ma lui si rifugia piagnucolante dalla madre. Il sintomo caratteristico risulta essere: ALLATTAMENTO PROLUNGATO. Colpiscono il rapporto esclusivo con la madre, che esclude completamente il mondo esterno, e anche la mancata emancipazione in ogni aspetto. In base a ciò prescrivo: LAC CANINUM 200K ed MK - In dose unica, a distanza di 10 giorni, sia alla madre che al bambino.

FOLLOW UP

6 GIUGNO 2005 – Dopo quasi un anno la madre afferma felice: La cura fu miracolosa! Ha sofferto di una varicella molto lieve e poi più nulla, nonostante la frequenza della scuola materna. L’allattamento finalmente è stato interrotto, ha iniziato a mangiare proprio tutto, anche a scuola, persino frutta e verdura che aborriva. La crescita è stata veramente miracolosa, fino al 70° percentile in altezza e peso. Quindi tutto più che bene. Noto tracce di emancipazione: ad esempio cammina qua e là per lo studio, ma non accetta un rapporto con me, si rivolge solo alla madre. Se lo interpello si nasconde e si rifugia dalla madre. Porta i capelli molto lunghi, tanto da essere scambiato per una bambina, cosa che non sembra dispiacere. Le cose vanno talmente bene che decido di non intervenire.

16 GENNAIO 2006 – Un mese dopo prescrissi ancora Lac caninum 200K per un lieve episodio acuto, con successo. Bene fino a poco tempo fa, quando è sorta una febbre intensa, otite e tuttora ha tosse stizzosa. È tornato inappetente. Si rivolge esclusivamente alla madre, è totalmente dipendente dalle espressioni di lei, legato indissolubilmente ad ogni suo stato d’animo. Mentre lo osservo, la madre mi comunica: È molto affettuoso con me! E in effetti il bimbo si aggira solo nei suoi dintorni, ogni tanto la bacia, la tocca, si strofina a lei. Con gli altri invece è assai poco espansivo e credo che le due manifestazioni siano strettamente collegate.

Mi rendo conto di come la madre sia l’unico tramite fra lui ed il mondo, non ha contatti diretti con l’esterno. Il bambino gioca con lei, poi improvvisamente la scaccia e la picchia.Cerco di inserirmi, ma è impossibile. Parlo con lei ed il bambino allora mi picchia con violenza e poi picchia la madre.Visti i risultati della precedente terapia, prescrivo ancora: LAC CANINUM 200K ed MK - In dose unica, a distanza di 30 giorni.

31 MAGGIO 2006 – In questo periodo ha avuto un’eruzione scarlattiniforme, guarita velocemente da Lac caninum 200K, poi un altro episodio acuto, che ha ricevuto la stessa prescrizione con successo. La madre lo riporta perché sono tornate la tosse e l’otite. Il bambino mantiene lo stesso aspetto un po’ femminile, ma è molto più vivace, esuberante, addirittura loquace: parla molto di più, anche se non bene. È senz’altro meno dipendente dalla madre, riesco anche a rapportarmi a lui senza il solito filtro. Ha avuto precoci carie e ha una desquamazione periodica della palme dei piedi, senza vera dermatite. Continua a crescere molto bene ed a non ammalare praticamente mai. La madre è entusiasta, io anche.

LAC CANINUM XMK – Dose unica.

Fino al momento attuale il bambino non ha più avuto alcun problema. Sporadicamente ricevo una telefonata della madre che mi conferma le ottime condizioni di salute chiedendomi cosa fare; puntualmente rispondo: Nulla! Ha più di 5 anni e sono quasi 3 anni che assume esclusivamente e piuttosto raramente Lac caninum.

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