Un caso di depressione euforica trattata con Opium crudum

Pubblicato il 09/09/2020

Categorie: Casi Clinici

Autori: Gustavo Dominici

Fonte: Il Medico Omeopata - Rivista

Un caso di depressione euforica trattata con Opium crudum

Questo che segue è il caso in cui Opium ha una chiara ed inequivocabile azione di rimedio Simillimum. Risalta della Paziente il contrasto fra un'euforia fantasiosa ed immaginifica ed un'inerzia reattiva organica che si esprime in varie forme: a livello endocrino metabolico; a livello neurovegetativo con il rallentamento del sistema parasimpatico, ed in ogni altro aspetto della Paziente, come nella permanenza dei dolori. È la condizione che gli Autori francesi definiscono di depressione euforica. Per la corrispondenza di tutta la sintomatologia della Paziente con il rimedio e per la conferma clinica, questo caso clinico può essere considerato paradigmatico del rimedio Opium.

Paziente di sesso femminile, anni 30, studente in Medicina.

PRIMA VISITA - 19 DICEMBRE 1999

La Paziente si presenta aperta e vivace, appassionata, a tratti angosciata per i suoi problemi che vive con una ossessività. Scura, un po' sovrappeso, occhi grandi ed espressivi, viso che facilmente arrossisce in modo vistoso. Soffre per un eccesso ponderale di tipo iatrogeno, causato da prolungata somministrazione di estro-progestinici per curare acne ed oligomenorrea con ovaie micropolicistiche. La Paziente ha deciso di intraprendere una strada differente e tre mesi or sono ha sospeso questa terapia. L'acne era scomparso da tempo, sostituito da disturbi vasomotori molto accentuati che la fanno diventare rossa al viso ed al petto e che lei vive con estremo disagio e disappunto.

Tre anni or sono ha subito uno scippo traumatico con caduta ed alcune fratture, che le ha lasciato una dorsalgia molto fastidiosa e resistente alle terapie. Studia Medicina con passione, ma è bloccata da molto tempo su un esame, non riesce più a dedicarsi allo studio che ha totalmente lasciato, e vive questa situazione con estremo senso d'impotenza. Ha perduto il padre all'età di 20 anni; soffriva di diabete alimentare e morì a 68 anni per leucemia. Sin dalla pubertà ha sofferto di acne molto intensa e non ha mai avuto un ciclo regolare, sempre molto ritardante, ha assunto costantemente ormoni negli ultimi sei anni nel tentativo di guarire.

Nonostante i suoi problemi siano di vario tipo quasi non riesce a parlare d'altro che del rossore al viso e del lieve eccesso di peso. Il mio problema è la pelle del viso: prima ho avuto l'acne, ora succede che divento rossa e mi chiazzo, al viso come al torace. Ho anche molte vampate. In effetti soffro molto il caldo, proprio tanto, in particolare non sopporto una stanza calda e divento proprio rossa, specialmente se è affollata. Se poi faccio attività fisica divento rosso-violacea. Mi guardo allo specchio e non mi riconosco così come sono ridotta, (si riferisce al peso ed al rossore del viso) non riesco proprio a sopportarlo, come se osservassi il mio fallimento.

Ingoio di tutto, mangio molto velocemente, soprattutto i cibi che non dovrei, ingurgito. Un'altra cosa che la tormenta è il non riuscire a fare tante cose ed a farle bene; verifica, valuta, rivede la sua vita passata, fantastica, accumula un senso di fallimento sproporzionato: Non riesco a realizzare delle cose alle quali tengo molto, per primo dimagrire, ci sto provando da 7 anni. Ho preso la pillola a lungo per acne e squilibri ormonali, l'ho smessa da tre mesi ma il ciclo è lungo, di circa 40 giorni o più. Avrei voluto fare più cose di quelle che ho fatto, anche se ne ho fatte tante, ma certi obiettivi non li ho raggiunti. Ho un senso di delusione anche se sono sempre stata brava in tutto.

Sono attiva, fantasiosa, mi piace muovermi e fare tante cose e riesco: studio, dipingo e cucino quasi contemporaneamente. Ho un grande senso di rabbia quando vado a letto e sono stata passiva ed impotente, è uno spreco! Prima di dormire ripenso a tutto ciò che ho fatto ed a come avrei potuto farlo diversamente ed immagino la mia vita come sarebbe andata, la rivedo proprio. Sono costretta a farlo, non riesco a fermarmi. Arrivo fino ad immaginare un'altra vita, come un serial televisivo.

Ascoltandola ed osservandola con attenzione si nota la sua grande ECCITABILITÀ FANTASIOSA, che non trova corrispondenza nella sua capacità reale di affrontare le situazioni, e Lei se la prende con il suo corpo: Ho stanchezza fisica e molti sbadigli, vorrei dormire di più. Come se il mio corpo non ce la facesse più, come se partisse già sconfitto. Ho la sensazione che la mia mente voglia agire, ma sia incastrata in un corpo che non la segue. Come se la mente fosse euforica, ma il corpo non ce la fa a seguirla, è vecchio. Come se fossero due cose diverse, staccate.

In effetti ad una EUFORIA MENTALE corrisponde una INERZIA FISICA, in tutti gli aspetti. Tutto ciò viene vissuto con angoscia, dovuta anche ad un'ipersensibilità sensoriale e con una certa ossessività; inoltre ci sono i dolori che durano da anni e non guariscono con nulla: Sono molto sensibile agli odori, quelli intensi mi rimangono per settimane. Non sopporto il ticchettio dell'orologio mentre dormo. Ho dolori alla schiena quasi costanti, talvolta molto forti, da farmi rimanere senza respiro.

Alla fine della visita riassumo le caratteristiche salienti. Ciò che più mi colpisce della Paziente è la discrepanza fra l'euforia mentale - vivida, fantastica, immaginifica, tale da creare delle vere e proprie produzioni cinematografiche mentali che si autoalimentano e risultano incontrollabili - e la mancata reazione del corpo ad ogni tipo di stimolo. Anche i dolori rimangono a lungo (dorsalgia), pur senza avere un corrispettivo organico che li giustifichi, fino a diventare invalidanti. L'ipersensibilità riguarda anche il sensorio, in questo caso l'odorato. Un'altra caratteristica che considero è l'aggravamento dal calore, la calorosità in genere e le vampate al viso e al petto, rosse o rosso violacee.

In base a queste considerazioni, non consultando il repertorio ma basandomi sulla mia conoscenza del rimedio, prescrivo: OPIUM CRUDUM 200K

SECONDA VISITA - 24 FEBBRAIO 2000

La Paziente non appena seduta e con una certa enfasi mi comunica: Sono stata sorprendentemente bene! La medicina mi ha risvegliato, mi ha fatto rifiorire. Cinque giorni fa è tornato il mal di schiena forte! Mi sta ributtando giù, mi impedisce di stare ancora bene, come un ostacolo che mi impedisce di progredire, come se avessi riavuto l'incidente. Sono costretta a stare immobilizzata ed aspettare che passi. È una specie di blocco, al punto di vita, dietro, che preme, costantemente, in ogni istante. Non mi da' pace nemmeno a riposo, ma sto bene solo dormendo. Per il resto l'umore va bene, il ciclo mestruale è perfetto, mai avuto prima.

Sono logicamente molto soddisfatto del risultato ed anche del ritorno del disturbo alla schiena così intenso, come se la Paziente stesse rivivendo l'incidente di anni prima conseguente allo scippo, doppiamente traumatico.

Continua: Sono un po' preoccupata per le scelte future, se sarò in grado ... comunque ho ripreso a studiare. Mi sento diversa anche fisicamente, mi guardo allo specchio e sono completamente diversa ... anche se questa immobilità da qualche giorno mi sta scatenando una gran fame. Mi sento più pacata, quando studio, quando parlo... Gli odori si sono intensificati ancora di più!

Senza troppo pensare e senza esitare prescrivo: OPIUM CRUDUM MK

TERZA VISITA - 9 GIUGNO 2000

Dottore, sono stata bene, mi sono laureata, sono di ottimo umore. Il rapporto con il sonno è migliore, mi addormento prima e mi sveglio presto e con la voglia di fare tante cose. Il mal di schiena passò subito, ma da circa un mese mi è tornato, anche se lieve, quando ho iniziato il tirocinio. È peggiorato da 10 giorni, pensi ero in vacanza in Sicilia, ero libera, felice, da sola! Stavo programmando le mie giornate e si è aggravato il dolore, non riuscivo nemmeno a stare in piedi... così mi sono scoraggiata, sono rabbiosa e non so nemmeno il perché, non capisco come mai quando tutto è tranquillo. Sto anche aumentando di peso...

Nel raccontare le sue avventure/disavventure la Paziente passa attraverso stati d'animo molto differenti: dalla gioia di stare bene, all'euforia direi quasi sfrenata nel raccontare il suo senso di libertà, all'afflizione e scoramento della condizione attuale. Sembra proprio che l'euforia la danneggi, ogni volta che la sua mente le sfugge via, veleggiando per fantasie e stati d'animo eccitati, il corpo la blocca, direi saggiamente, come per avvertirla in modo chiaro e forte.

Il bilancio è fortemente positivo, tutto si è sbloccato: la funzionalità ovarica, il metabolismo, la capacità di studiare e portare a termine, tutto ciò in parallelo con una pacatezza generale, che quando viene meno fa crollare l'equilibrio della Paziente. Prescrivo: OPIUM CRUDUM MK

FOLLOW UP

La Paziente guarisce. Non c'è necessità di intervento alcuno per lungo tempo. Incontra un ragazzo e si sposano; verso fine 2004 rimane incinta e la rivedo nel Gennaio 2005, all'11° settimana di gravidanza.

La sintomatologia è:

- Congestione al viso.
- Appetito eccessivo ed aumento ponderale oltre misura.
- Molto sonno, prolungato ed eccessivo.
- Stipsi.
- Un orzaiolo alla palpebra inferiore destra.

Ciò che noto però in Lei è una certa trasformazione globale, che forse sfugge anche alla Paziente stessa, come un rallentamento grave di ogni funzione, una modifica anche fisica con un corpo che si sta trasformando eccessivamente per linee orizzontali. Prescrivo OPIUM CRUDUM 200K e le chiedo di ritornare dopo tre settimane.

Dopo 20 giorni torna in visita comunicandomi che ha molte più energie ed è scomparsa la sonnolenza; che si è sgonfiata, che ha avuto tosse ed è guarita spontaneamente, ma anche che l'appetito è lo stesso e che ha dovuto sottoporsi ad uno svuotamento manuale del retto vista l'inerzia totale. In effetti l'aspetto della Paziente è tornato il suo ed anche il sovrappeso sembra distribuito più uniformemente; e comunque in 20 giorni non c'è stato un aumento. Ritengo però di aver prescritto un dosaggio non adeguato e cerco di ovviare con: OPIUM CRUDUM MK.

Nel Luglio 2005, alla 35° settimana, le cose vanno decisamente bene, a parte il peso che risulta eccessivo, così ripeto OPIUM CRUDUM MK.

Il parto avviene alla 40° settimana ed è un parto eutocico, tutto si svolge con regolarità, compreso l'allattamento; dopo qualche giorno la situazione globale sembra ristagnare e prescrivo di nuovo OPIUM CRUDUM MK. Da allora nessun altro intervento.

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