Un caso di impetigine pediatrica risolta con il rimedio omeopatico Borax

Pubblicato il 27/08/2018

Categorie: Casi Clinici

Autori: Pietro Gulia

Fonte: Il Medico Omeopata - Rivista

Un caso di impetigine pediatrica risolta con il rimedio omeopatico Borax

Giovanni è un bambino di due anni che vedo per la prima volta il 25.1.2000. Da quasi due mesi soffre di un herpes nasale impetiginato. Da alcuni tratti fisiognomonici - ipertelorismo, epicanto bilaterale, pallore - penso di trovarmi di fronte ad un caso di sindrome di Down. In realtà, vengo subito a sapere che il padre è un orientale, il che mi risparmia una brutta figura.

Dunque, due mesi prima del nostro incontro il bambino ha manifestato un herpes della base del naso, estesosi all'ala nasale sinistra e alla fossa nasale sinistra. E' stato trattato con Zovirax senza nessun risultato apprezzabile, anzi sulle lesioni erpetiche si è stabilita una infezione batterica per cui, adesso, Giovanni presenta una vasta crosta bruno-verdastra che occupa quasi interamente la parte sinistra del naso e comincia ad estendersi a destra, con una secrezione mucopurulenta verdastra mista a sangue. La madre, studentessa universitaria, dopo una breve relazione è stata lasciata dal suo partner nelle fasi iniziali della gravidanza che, in realtà, lei non ha mai accettato.

Non ha avuto disturbi fisici durante la gestazione; il parto è stato a termine, ma con difficoltoso distacco della placenta; Giovanni pesava Kg. 3,5. E' stato allattato al seno fino al quinto mese allorché la madre manifestò una infezione dentale con improvvisa cessazione della abbondantissima lattazione, il tutto insorto in seguito a profonda demoralizzazione dopo il rientro nella famiglia di origine. La madre è affetta da eczema disidrosico delle mani (risponderà benissimo, qualche mese più tardi, a Nat. Mur.) Dello stato di salute del padre del bambino ho solo vaghe notizie: una patologia degli arti inferiori che ne avrebbe determinato un deficiente sviluppo in lunghezza rispetto al tronco (micromelia dell'acondroplastico???).

Lo sviluppo di Giovanni nel primo anno di vita sembra essere stato normale, non ha presentato nessuna patologia cutanea, ha avuto alcuni episodi di flogosi delle vie aeree superiori. All'età di nove mesi e per alcune settimane fu tenuto in osservazione presso l'Istituto di Neuropsichiatria Infantile: test di apprendimento, test fisici, fisioterapia. Si conclude che, in realtà, il bambino stava bene. Chiedo cosa si fosse verificato di cosi allarmante da richiedere un controllo neuropsichiatrico. "Aveva degli scatti, alzava braccia e gambe di colpo, poi si rattrappiva e perdeva il respiro". Chiedo in che occasione si fosse verificato questo fenomeno. "La prima volta mentre scendevo le scale con il bambino in braccio, lo portavo appoggiato con la schiena al mio petto e con la faccia rivolta alle scale. Da allora il fenomeno si è ripetuto quando veniva sollevato di colpo dalla culla o se era sollevato troppo dalla culla".

Durante il colloquio Giovanni resta abbarbicato alla madre e, di tanto in tanto, le lecca i capelli. Viene descritto come un bambino intelligente, che apprende tutto rapidamente, forte fisicamente e testardo, affettuoso, geloso della madre, gli piace tirare i capelli delle persone, ha paura delle bambole. E' caloroso; ama la carne e il prosciutto cotto, le minestrine. Si fa visitare dopo una minima resistenza iniziale: oltre al quadro nasale già descritto noto solamente un modesto aumento di volume dei linfonodi angolo-mandibolari e una piccola ragade dell'emilabbro superiore destro.

Decido che non è il caso di andare troppo per il sottile; c'è una sintomatologia netta: Fear of downward motion; Fear raised. Apro il Boericke che ho sulla scirvania alla voce Broax: "dread of downward motion in nearly alla complaints. For homeopathic purposes, the peculiar nervous symptoms are very characteristic and have frequently been verified, especially in the terapeuthic of children. Anxious expression of face during that downward motions, starts and throws up hands on laying patient down, as if afraid of falling".

Broax 200K per 20 giorni.

Rivedo Giovanni il 2.3.2000: già al terzo di giorno di cura l'herpes impetiginato era completamente scomparso. Al 18° giorno di cura, l'11 febbraio, di notte, all'improvviso erano ricomparse croste nel naso con sangue e muco; il tutto durò meno di 24 ore, poi scomparve. Da allora ad oggi, ad un anno di distanza, Giovanni è stato bene senza nessun altro problema.

 

CONCLUSIONI

Il caso non ha niente di straordinario, almeno per noi omeopati; quando i sintomi ci sono, ci sono e basta! Lascio ad altri interpretazioni più profonde sul significato dei sintomi chiave di Borax. Certo, per chi volesse seguire le indicazioni di Grandgeorge - "Borax, l'angoscia della caduta. ... Da dove proviene questa angoscia della discesa, della caduta? Potrebbe essere legata alle circostanze di una nascita difficile". - conferme non mancano: la micromelia degli arti inferiori del padre, la gravidanza rifiutata e comunque portata a termine in condizioni oggettivamente difficili, il difficile distacco placentare.

Mi son chiesto, invece, che significato avesse quel ricomparire della lesione nasale, per poche ore, al 18° giorno di cura. Si è trattato, forse, di una conferma al par. 161 dell'Organon? "Nelle malattie acute, insorte di recente, il cosi detto aggravamento omeopatico, o piuttosto l'azione a lunga durata, hanno da combattere un male vecchio o di assai vecchia data, non devono insorgere, durante la cura, esaltazioni di questa specie, e in realtà non insorgono, se la medicina ben scelta, viene somministrata in dosi convenientemente piccole ed aumentate un po' alla volta con dinamizzazione. Esacerbazioni simili dei sintomi originali della malattia cronica possono rendersi manifeste solo alla fine di tali cure, quando la guarigione è quasi del tutto ultimata".

 

BIBLIOGRAFIA

Boericke William - Materia Medica Omeopatica
Grandgeorge Didier - L'esprit du remède homèopathique
Hahnemann C.F.S. - Organon - (trad. italiana della 6° ediz. Tedesca)

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Lo trovi anche in: Filosofia Omeopatica Storia dell'Omeopatia

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