Cocculus indicus dalla prospettiva dell'Omeopata Veterinario

Pubblicato il 03/06/2021

Categorie: Rimedi Omeopatici

Autori: Mauro Dodesini

Fonte: Il Medico Omeopata - Rivista

Cocculus indicus dalla prospettiva dell'Omeopata Veterinario

Abbiamo pensato di proporre alcune immagini tratti dalla storia di pazienti a cui abbiamo prescritto Cocculus indicus in funzione dei rispettivi follow-up che hanno evidenziato un netto giovamento sul benessere e sullo stato di salute generale. Ci proponiamo di farlo attraverso un percorso tradizionale che prevede un inquadramento botanico e tossicologico prima di addentrarci nella dimensione omeopatica, quest'ultima supportata dalla estrapolazione verbale dei nostri diretti interlocutori in ogni singola esperienza. Lo studio si completa con la citazione di alcuni sintomi repertoriali a sostegno dell' immagine sintetica fornita. Il tutto non può esulare dalla esigenza di una valutazione più ampia che tenga conto del contesto ambientale, dello stile di vita e delle abitudini quotidiane del nostro paziente.

Materiali e metodi. Cenni di botanica e tossicologia

Le Menispermaceae sono piante dicotiledoni pressochè ubiquitarie, diffuse nelle zone tropicali e subtropicali umide fino a quelle più temperate ed aride, fonte di enorme interesse scientifico come piante curative. In Africa ancora oggi alcune popolazioni rurali adottano la Cissampelos capensis per trattare disturbi gastroenterici o come analgesico per il contenuto in alcaloidi derivati dalla morfina. Non mancano altrettantri esempi in Sud America ed in Asia; la Tinospora cardifolia o Guduchi o Giloy originaria dell'India, Myanmar, Srilanka è usata per ridurre lo stress, l'ansia e la fatica. In Cina sono stati identificati 19 generi e 77 specie endemiche conosciute per usi medicinali come le specie Pericampylus glauco e Sinomenium acutum, stessa cosa in Giappone ed Australia.

Si tratta di piante tendenzialmente rampicanti, liane o viti con caratteristico avvolgimento in senso antiorario con l'unica eccezione per il genere Stephania che volge in senso opposto, raramente hanno la forma di arbusti o piccoli alberi o piante erbacee. L'intera famiglia botanica risulta composta da 75 generi e 520 specie ricche di alcaloidi bisbenzilisoquinolinici, furofurani, flavoni, flavonoidi ed alcune proantocianidine; alcune specie sono cianogeniche.

La Chondrodendron tomentosum è inserita nella famiglia; da essa si estrae la d-tubocurarina usata per avvelenare le frecce da tribù indigene dell'America centrale. Curiosamente sono piante di difficile inquadramento da un punto di vista strettamente morfologico e spesso confuse con altri generi come: Ranuncolacee, Berberidaceae, Cucurbirtaceae, Aristolochiaceae, Loganiaceae a dimostrazione di una strategia adattativa orientata ad assimilare ed acquisire caratteristiche comuni a vegetali autoctoni. L'Anamirta cocculus o Menispermium cocculus o ancora Anamirta panniculata fa parte di questa grande famiglia, conosciuta sotto l'appellativo popolare di "Coccola del Levante" o "Noce levantina".

Si tratta di un arbusto rampicante che cresce in terreni rocciosi in prossimità del mare, una pianta lianosa originaria dell'India, Sri Lanka, Indonesia, Thainlandia ma presente anche in Cina. In medicina ayurveda è conosciuta per trattare ulcere, infiammazioni croniche della pelle, bronchiti, tosse e per stimolare la involuzione uterina. Il frutto equivale ad una drupe, un guscio ligneo costituito da un doppio strato che racchiude una mandorla dal sapore amaro, acre, pungente che a maturazione assume la forma di una bacca rossa dal cui seme si ricava la tintura madre contenente un alcaloide la "picrotossina" o "cocculina" , un composto non azotato altamente tossico scoperto nel 1812 da un farmacista parigino Pietro Baullay.

Nel Commentario della Farmacopea Italiana del Guareschi del 1897 viene segnalato che la sostanza fosse conosciuta a livello popolare con il nome inglese di "fishberries" ("bacche per il pesce"), infatti con i frutti spezzettati i pescatori di frodo allestivano una pastone mescolato al pane offerto ai pesci che andandone ghiotti ne restavano storditi rendendo più agevole la pesca. Non è tutto, storicamente il Coccolus trovava utilizzo anche quale surrogato del luppolo al fine di migliorare la conservazione e per rendere la birra più inebriante, mentre la tintura della pianta era usata per uso esterno nella lotta contro i pidocchi del cuoio capelluto. E' risaputo che la picrotossina agisce a livello del sistema nervoso nei siti di legame del GABA A in corrispondenza dei canali del Cloro quale inibitore presinaptico; quindi compete con farmaci come benzodiazepine o barbiturici che incrementano la concentrazione del neurotrasmettitore stesso.

Un meccanismo di azione di importanza strategica perchè destinato all'allestimento di farmaci ansiolitici di nuova generazione; ciò spiega il perché la tossina fosse stata impiegata in passato per stimolare il centro del respiro e comunque per antagonizzare l'intossicazione da barbiturici con l'inconveniente di non agire in modo selettivo, pertanto non considerata terapeuticamente utile. La dose convulsivante del Cocculus è pari a 20 mg, quella letale da 0,5-1 g. Il quadro tossico provoca sintomi gastroenterici con nause, vomito, tachipnea, cefalea, spasmi, convulsioni e morte. Si è dimostrato inoltre un effetto mirato sulla parte vestibolare dell'VIII paio di nervi cranici e sulle fibre motrici del midollo spinale, da qui la possibile prescrizione in Omeopatia per il trattamento delle sindromi vestibolari.

Omeopatia veterinaria

La patogenesi del rimedio è descritta nella Materia Medica di Hahnemann. In prevalenza la letteratura omeopatica lo segnala come rimedio destinato al trattamento di turbe neurologiche progressive con rallentamento psico-motorio, depressione, disturbi veglia-sonno, vertigini, paralisi, atassia. Le cause eziologiche possono essere molteplici: eventi stressanti, dispiaceri, vessazioni o comunque situazioni capaci di alterarare il ritmo sonno/veglia o quella tanto vituperata armonia del focolare domestico. Vedremo di soffermarci sull'immagine del paziente veterinario tipo per come viene descritto in corso di visita; talvolta giungono a noi per problemi comportamentali o per disturbi di natura ortopedica, deficit neurologici, cutanei o digestivi.

Potremo assistere a fenomeni reattivi molteplici che mostrano un paziente ipersensibile che si scompensa facilmente, quasi sempre il quadro sintomatologico e gli atteggiamenti cambieranno in funzione della razza, del sesso, dell'età anagrafica e della patologia. Ad esempio negli animali giovani non è difficile imbattersi in soggetti descritti dai proprietari come dolci, attivi, talvolta estroversi, capaci di esprimere tutta la loro freschezza giovanile e come tali finiscono per essere confusi con rimedi che hanno tali attitudini: Estroversa, sensibile, forte, divertente, gran lavoratrice, buona comunicatrice, affettuosa, attiva del tipo voglio fare tutto io, quello che è mio è mio quello che è tuo potrebbe essere mio.

In verità, indagando a fondo, si scopre che sono pazienti incapaci di pianificare una strategia adattativa vera e propria, semmai da cuccioli cercano in punta di piedi di apparire carini e simpatici per creare attorno a loro le condizioni ideali, più un compromesso per ottenere il migliore risultato con il minimo sforzo possibile.

MIND: mildness;
MIND: timidity;
MIND: timidity bashful;
MIND: taciturn;
MIND: reserved;
MIND: yielding disposition;
MIND: quiet disposition:
MIND: discourage.

Nel merito anche il rapporto con gli altri può diventare un problema, quindi dovrà essere affrontato con estrema cautela. (...) Con le persone conosciute è affettuosa, con gli estranei dipende dall'approccio se calmo oppure no...si spaventa e retrae... anche con i cani che non conosce se troppo irruenti si spaventa, si tira indietro e piange. Chiede le coccole e il contatto fisico e ci resta a lungo. Per assurdo è come se questi pazienti procedessero con il freno a mano tirato, mai troppo esuberanti, semmai piuttosto rallentati nelle loro emozioni, si limitano a fare un piccolo passo alla volta.

MIND: ailments from emotion/ excitement emotional;
MIND: frigtht fear;
MIND: anxiety others from;
MIND: anxiety family about his.

Quando energeticamente più compensati, potremmo avere a che fare con soggetti miti, piacevoli, empatici, si lasciano avvicinare e manipolare senza esprimere il minimo disagio, altre volte paiono più riservati, timidi, tendono a sottrarsi alla visita clinica senza essere aggressivi, non ne sembrano davvero capaci. (...) A volte la sera dorme acciambellato in cuccia ai piedi del letto e sale solo a metà notte... forse si sente più al caldo e protetto.... cerca comunque ancora molto il contatto fisico. (...) Dolcissima affettuosa, ma timorosa rispetto a rumori improvvisi e forti. La voce troppo alta come tutti i rumori forti o improvvisi la spaventano e scappa. (...) Con le persone che vede quotidianamente è socievole e si lascia accarezzare, sempre un po' timoroso... meno problemi con le donne rispetto agli uomini. Diversa la reattività quando più disarmonici. In tali circostanze tenderanno a manifestare sbalzi di umore, tristezza, lamenti, capricci alternati a momenti di eccitazione, ansia, fino a veri e propri accessi di rabbia qualora non vengano soddisfatte la loro richieste di attenzione e di accudimento.

MIND: starting;
MIND: starting easily;
MIND: starting from noise;
MIND: starting sleep from;
MIND: starting touched when;
MIND: capricciousness;
MIND: anger;
MIND: anger alternating wit vivacity;
MIND: anger easily: (...) Estremamente offeso se lo si rimprovera e non vuole essere coccolato, fugge il contatto finchè l'offesa non passa.
MIND: ailments from rudeness of others;
MIND: offended easily;

MIND: sympathetic.

Possono arrivare a pretendere la presenza fisica della figura di sostegno, soprattutto quando indeboliti nelle loro prestazioni motorie, per arrivare ad interrompere ogni canale comunicativo con l'ambiente circostante rifiutando il cibo oppure di espletare le funzioni fisiologiche nelle occasioni che li vedono collocati, loro malgrado, al di fuori del loro abituale contesto protettivo.

MIND: Asking nothing for;
MIND: aversion everything to;
MIND: desides nothing desires;
MIND: indifferenc e lies with eyes closed;
MIND: fear recurrent;
MIND: fear noise from;
MIND: fear riding in a carriage when;
MIND: cares full of.

Quando subisce uno spostamento in macchina, insorgono episodi di stasi gastrointestinale che possono durare ore se non addirittura giorni, non mangia più e non defeca. (...) Con le persone che vede quotidianamente è socievole e si lascia accarezzare, sempre un po' timoroso... meno problemi con le donne rispetto agli uomini. (...) Sensibilissimo ai rumori ed alle discussioni in famiglia e se sta mangiando si arresta. Con l'avanzare dell'età questa condizione di insicurezza tenderà ad aggravarsi, cominciano a perdere i loro riferimenti, si sentono persi, abbandonati e cadono preda di una dipendenza insistente, esasperata che li porta a condividere addirittura gli stessi sintomi del proprietario. Negli animali non è difficile che tale condizione coincida con una richiesta affettiva morbosa, talmente insistente e soffocante da assume veri e propri connotati fobici. (...) Dolcissimo, buono, fin troppo forse ..... si è legato molto a me diventando quasi dipendente dalla mia presenza fisica in casa, tanto che quando ho impegni che mi costringono fuori casa per molte ore della giornata fa dispetti e piange.

Una frase che spesso sentiamo pronunciare dal cliente: Molto legato a me, mi segue sempre. In prevalenza il disagio maggiore emerge nel momento in cui vengono meno i loro riferimenti tradizionali, qualsiasi piccolo evento o cambiamento che turba l'armonia ambientale, la semplice routine quotidiana rassicurante e protettiva tanto vituperata scatena lo scompenso.

Il rapporto con le persone o altri animali può assumere delle connotazioni peculiari che coincidono con la necessità di mantenere sempre un minimo controllo senza un coinvolgimento diretto evitando intoppi o imprevisti. Molto dolce e sottomesso alla femmina; le sta appiccicato ovunque e la invita al gioco, se lei è agitata o gelosa e lo monta per dominanza lui accetta senza reagire, quando esagera le mostra i denti, non ci sono mai scontri. Quando è nervosa lui la lecca sul muso o le porta un pupazzo di pezza .... si comporta da perfetto cane gregario senza mettere in discussione la sua superiorità gerarchica.

Quando coccolo l'altro cane si avvicina e mi tocca col muso per essere accarezzato a sua volta. Se un famigliare è ammalato o triste sembra molto empatico, e preoccupato .... Di fronte ad eventuali discussioni fra i famigliari si allontana. A livello repertoriale il rimedio è rappresentato da 5440 sintomi nel RADAR 10.1, nel Complete arrivano a 6780. Si può estrapolare una immagine che conferma il quadro che abbiamo descritto, dettato dalla sostanziale incapacità a gestire e modulare le emozioni in determinate circostanze; saranno pazienti che risulteranno sempre più esigenti in termini di attenzioni in risposta ad una graduale e crescente insicurezza di fondo.

GEN: irritability physical execessive;
MIND: confusion of mind with vertigo;
MIND: confidence want of self confidence.

Il tutto può coincidere con una progressiva regressione psico-fisica che tenderà ad evolvere verso un coinvolgimento più generale con deficit motorio e/o sensoriale fino a forme di paresi o paralisi conclamata.

GEN: Motionlessness affected part;
GEN: Locomotor ataxia;
GEN Fall tendency to;
GEN: Weakness accompanied by sensitiveness;
GEN: Weakness muscolar:
GEN: Neurological complaints.

Risultati

E' stato possibile mostrare come la prescrizione di Cocculus indicus non sia agevole per il Medico Veterinario Omeopata, che può essere depistato dalle parole del proprietario durante la visita omeopatica. Occorre approfondire e comprendere le dinamiche ambientali, soprattutto le interazioni che si vengono a creare all'interno del contesto domestico, dal momento che, come abbiamo avuto modo di illustrare, questi soggetti ipersensibili avranno la tendenza ad una collocazione spaziale in un ambiente confortevole, una sorta di attracco navale ad un ipotetico porto ovattato, ideale, capace di proteggerli:

MIND: anxiety excitement from;
MIND: anxiety sudden;
MIND: anxiety sleep loss of;
MIND: ailment from excitement;
MIND: ailments from emotions;
MIND: ailment from cares worries loved one, over a
MIND: impressionable.

Tutto ciò che finisce per interferire con tale strategia difensiva finisce per provocare uno scompenso del sistema che si realizza con l'insorgenza di sintomi fisici confusi ed sovrapposti a più livelli: comportamentale, neurologico, gastroenterico, locomotore o cutaneo. L'aspetto peculiare di Cocculus Indicus sta nel fatto che spesso questi sintomi sono poco decifrabili, spesso confusi, si alternano quadri opposti di difficile comprensione, occorre una disamina da una prospettiva più generale del fenomeno che stiamo cercando di leggere e decoficare.

Conclusioni

Riteniamo che questa descrizione, per quanto sintetica ed articolata, nel suo genere possa offrire al Veterinario Omeopata una guida, una traccia che lo possa stimolare alla ricerca quotidiana di approfondimento allo studio dei rimedi omeopatici. Cocculus indicus si dimostra un rimedio interessante alla luce di quanto emerso dalla nostra esperienza clinica di tutti i giorni anche se non possiamo escludere la possibilità di ulteriori applicazioni che di volta in volta non potranno che arricchire il nostro bagaglio di conoscenza finora accumulato.

Bibliografia

1. J.H. Clarke - Dizionario di farmacologia omeopatica clinica- IPSA Editore, Palermo, 1994.
2. F. Del Francia - Veterinaria Omeopatica e psicopatologia del cavallo - La casa verde per conto di Demetra s.r.l., San Martino di Buon Albergo (VR), 1990.
3. F. Vermeulen - Materia medica omeopatica sinottica - Libriomeopatia.it, 2007
4. R. Petrucci - Pediatria. Temi e concetti in Medicina Omeopatica-Asterias, Milano, 2007.
5. J. Scholten - Omeopatia e gli elementi della tavola periodica- Libriomeopatia.it, 2007.
6. F. Schroryens - Synthesis 9.1- In RADAR 10.1. Archibel; 2008
7. South African Journal of Botany 74 (2008 )- 9

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