La Medicina Omeopatica per la cura degli animali

Pubblicato il 15/03/2010

Categorie: Omeopatia per Animali

Autori: Alberto Magnetti

Fonte: lastampa.it

La Medicina Omeopatica per la cura degli animali

Negli ultimi anni, a fronte di una maggiore informazione, c'è stato un aumento della richiesta di cure omeopatiche per gli animali.

"Il cliente tipico che si rivolge al veterinario omeopata è il paziente che ha provato e ottenuto su di sè i benefici di questa terapia e chiede lo stesso tipo di cure per il proprio animale, tuttavia all'omeopatia veterinaria arrivano anche proprietari che non hanno conoscenze in merito ma sono scoraggiati, delusi e provati da una medicina improntata all'iperspecializzazione a scapito della considerazione per il paziente. Anche l'attenzione che i veterinari omeopati pongono da anni nella circolazione della corretta informazione tra colleghi ha dato i suoi frutti e all'omeopatia giungono finalmente molti casi di referenza, con un beneficio che si ripercuote sul sapere scientifico in generale, poichè la medicina è una e diverse le possibilità terapeutiche".

Chi parla è la Dr.ssa Maria Serafina Nuovo, Veterinario Omeopata, Veterinario Comportamentalista, Presidente SIMVeNCo, Docente Scuola Medica Omeopatica Hahnemanniana di Torino, Iscritta al Registro Italiano degli Omeopati Accreditati.

Chiediamo alla dott ssa Nuovo quali sono i motivi che hanno indotto molti proprietari e allevatori a ricorrere all'omeopatia per la cura dei loro animali?

"Il ruolo sociale dell'animale è altissimo: componente della famiglia in ambito cittadino, con tutto ciò che questo significa nel bene e nel male, è elemento fondamentale nell'approccio al biologico in ambito rurale. In entrambi i campi la necessità di assicurare agli animali quel benessere che, secondo le indicazioni dell'oms, non sia solo assenza di sintomi ma miglioramento della qualità della vita sotto tutti i suoi aspetti, porta ad una richiesta sempre crescente di trattamenti omeopatici mirati e ad un interesse verso una informazione corretta ed esaustiva. L'omeopatia è cura ma anche prevenzione rispetto a potenziali manifestazioni cliniche e questo si evidenzia in modo particolare nel giovane dove,con l'uso di rimedi omeopatici opportunamente prescritti, secondo criterio di similitudine e dopo attenta e corretta valutazione delle capacità reattive dell'individuo, l'organismo è in grado di rispondere agli eventi avversi e riportarsi in condizioni di omeostasi in modo veloce e stabile. L'effetto è una drastica riduzione nell'uso di farmaci ponderali, cosa importantissima quando si parla di allevamento rurale per le sue ripercussioni sull'ambiente (minore inquinamento ambientale, minori residui nelle produzioni di origine animale) ma altrettanto importante per il cane e il gatto con cui condividiamo gioie e dolori di una giornata in città".

Chiediamo ancora alla Dott.ssa Nuovo di descriverci il quadro della realtà istituzionale della veterinaria omeopatica italiana.

"L'istituzione più importante è l'UMNCV (unione di medicina non convenzionale veterinaria): si tratta di un organismo politico, a cui aderiscono i rappresentanti delle varie scuole e associazioni veterinarie che si occupano di medicine non convenzionali. E' molto attivo e ha ottenuto importanti riconoscimenti per la veterinaria in ambito istituzionale (definizione di atto medico veterinario/ articolo dedicato nel codice deontologico vet/ criteri di valutazione degli esperti in mncv/ formazione in omeopatia e agopuntura). Attualmente è entrata nel tavolo di lavoro sul farmaco veterinario del Ministero della Salute e sta fornendo le informazioni corrette per un inquadramento del farmaco omeopatico in veterinaria. Si pone al momento anche come interlocutore nell'ambito della ricerca in veterinaria.

Inoltre esiste la SIMVENCO (società italiana di medicina veterinaria non convenzionale) nasce all'interno del grande contenitore costituito dalla SCIVAC (società italiana veterinaria animali da compagnia) che comprende numerose società scientifiche affiliate. Il suo scopo è apportare conoscenze, condividere le esperienze cliniche e le acquisizioni che gli omeopati veterinari sparsi sul territorio italiano vanno accumulando e verificando. Organizza due incontri l'anno, sempre di alto livello di preparazione".

Chiediamo invece al dott. David Bettio, medico veterinario responsabile del DIPARTIMENTO VETERINARIO della FIAMO (Federazione dei Medici Omeopatici Italiani) qual è l'interesse della classe veterinaria italiana per la medicina omeopatica.

"Le Medicine non convenzionali hanno sempre suscitato, fin dalle loro rispettive origini, curiosità, stupore, interesse scientifico e professionale, opportunità terapeutica, motivo di riflessione o di contrarietà. La loro diffusione è cresciuta in maniera esponenziale in tutto il mondo, contestualmente alle cresciute esigenze terapeutiche di pazienti sempre più attenti alla propria salute ed alla volontà dei terapeuti di fornire "alternative" valide ed efficaci. Basti solo ricordare che in Italia ormai più 11 milioni di persone si curano con tali metodi e tali metodi vengono graditi per le terapie dei propri animali.

Anche la Medicina Veterinaria ha dovuto adeguarsi a queste rinnovate esigenze terapeutiche. Almeno il 25% dei Medici Veterinari sono venuti a conoscenza (più o meno profonda) di possibilità di cure " alternative" per gli animali. Di questi, almeno il 50% pratica in maniera più o meno continua almeno una disciplina "alternativa". Di tutti i Medici Veterinari che non conoscono tali discipline, almeno il 30% vorrebbe conoscerne una o più.

I risultati terapeutici, molto interessanti, stimolano una pressante richiesta d'intervento veterinario da parte dei Proprietari e d'Allevatori con terapie di questo tipo. La zootecnia biologica non può prescindere dall'uso di tali discipline biomediche. I medicinali omeopatici non rappresentano un problema per i residui chimici negli alimenti di origine animale garantendo in tal senso una assoluta sicurezza sanitaria per l'uomo (residuo zero - tempi di sospensione zero giorni) tali da essere indicati come terapie preferenziali nella normativa CE per le produzioni biologiche (Documento 391R2092, Documento 399R1804, Regolamento CE 2092/91, Regolamento CE 1804/99, Regolamento CE 834/2007).

In Medicina Veterinaria molte, ma non tutte le MNC, trovano riscontro pratico-terapeutico e vengono regolarmente utilizzate. La medicina omeopatica nelle varie espressioni è la più applicata e utilizzata nel campo animale, sia per gli allevamenti sia negli animali da compagnia, con notevoli risultati terapeutici nel trattamento della affezioni acute, nella patologie croniche ed da poco anche nel campo dell'oncologia veterinaria.

L'utilizzo dell'Omeopatia in Veterinaria è Atto medico sancito nell'Art. 30 del Codice Deontologico."

Al dott. Mauro Dodesini, veterinario di Bergamo, Docente della Scuola Internazionale di Omeopatia Veterinaria di Cortona e del Centro di Omeopatia di Milano, che ha presentato recentemente diversi lavori su patologie ortopediche veterinarie chiediamo quali sono stati i risultati delle sue ricerche:

"nella displasia dell'anca del cane la mia esperienza  ad oggi è di 246 casi con guarigione superiore al 80% dei casi trattati, per  quanto riguarda le lesioni del legamento crociato del cane su 93 casi trattati il successo terapeutico si è avuto in più del 80 % dei casi, infine nei 61 casi di displasia del gomito ben 59 casi hanno avuto un completo recupero funzionale dell'arto."

 

Bibliografia

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