Cos'è Veratrum album?

Pubblicato il 22/11/2011

Categorie: Rimedi Omeopatici

Autori: L'Omeopata di LibriOmeopatia.it

Cos'è Veratrum album?

DENOMINAZIONE E APPARTENENZA
- Nome Latino: Veratrum album
- Ordine Naturale di appartenenza: Famiglia liliacee

DESCRIZIONE: il rizoma è cilindrico; il fusto è tubulare e raggiunge l’altezza di 1,5 m; le foglie sono grandi, venate longitudinalmente e alterne lungo il fusto fino alla radice; il fusto floreale non appare tutti gli anni, termina con un’alta spiga con piccoli fiori verdi o bianchi a forma di stella.

DISTRIBUZIONE: è diffusa in Europa; cresce nelle zone montagnose e collinari; il Veratrum viride è la varietà originaria dell’America del Nord.

CENNI STORICI: l’appellativo di Elleboro bianco è in realtà errato in quanto non appartiene alla famiglia delle Ranuncolacee bensì a quella della Liliacee; fu utilizzato nei tempi antichi come panacea universale.

PRINCIPI ATTIVI: sono contenuti principalmente nella radice; sono degli alcaloidi e il principale è la veratridina.

PREPARAZIONE: La preparazione di Veratrum album utilizza la Tintura Madre ottenuta con la radice fresca raccolta prima della fioritura.

AZIONE GENERALE SPERIMENTALE E TERAPEUTICA
- Apparato digerente: disturbi di tipo coleriforme caratterizzati da vomito, diarrea, sudorazione algida e lipotimie.
- Sistema nervoso: crampi muscolari di tipo tetaniforme e manifestazioni maniacali e deliranti.

INDICAZIONI GENERALI
E’ indicato: nei casi acuti e cronici; nei bambini; alla pubertà; nelle donne; nei soggetti anziani; come rimedio intercorrente nelle affezioni acute caratterizzate da vomito, diarrea, dolori crampiformi, sensazione di freddo glaciale, sudorazione algida localizzata alla fronte, cianosi e collasso; nelle psicosi deliranti acute; nei soggetti egocentrici, molto ambiziosi, megalomani e incapaci di tollerare le perdite economiche e di prestigio.

QUADRO CLINICO
Insorge: dopo perdite di liquidi organici, intossicazioni, avvelenamenti, rovesci finanziari o fallimenti.
E’ caratterizzato da: vomito, diarrea, sudorazione algida, collasso, manifestazioni maniacali e delirio con tematiche a sfondo erotomane, mistico, di grandezza o di potenza.

CARATTERISTICHE CLINICHE ESSENZIALI
- Diarrea, vomito e sudorazione estremamente abbondanti.
- Tendenza al collasso.
- Raffreddamento della superficie corporea, cianosi e sudorazione algida alla fronte.
- Sensazione di bruciore interno.
- Crampi e rigidità muscolare.
- Manifestazioni maniacali.
- Delirio a sfondo erotico o religioso.
- Incapacità di tollerare ogni forma di perdita (finanziaria o della posizione sociale).

PRINCIPALI INDICAZIONI CLINICHE
1 - Soggetti esili, collerici, emotivi, privi di reazione vitale; individui ai due estremi della vita e giovani di temperamento nervoso, sanguigno.
2 - Stati maniacali violenti, con deliri collerici, furiosi; abitudini sporche e distruttive, specialmente nel vestirsi; spesso gli attacchi si alternano a periodi di mutismo; a volte con eccitazione religiosa.
3 - Collasso improvviso con sudore freddo, specialmente sulla fronte, con facies ippocratica, ecc.; freddezza e cianosi della superficie corporea, eppure coprirsi non migliora, ma anzi peggiora.
4 - Vomito e diarrea acuti e violenti: le feci sono generalmente acquose, verdastre, friabili, con crampi e coliche taglienti; nelle patologie coleriche; causati da freddo, frutta, verdura; disturbi che si
presentano all’improvviso, specialmente di notte e d’estate. Molti stati cronici presentano stitichezza e tenesmo.
5 - Tutte le secrezioni sono abbondanti (vomito, urine, evacuazioni, sudori, ecc.).
6 - Sete intensa con desiderio di grandi quantità di bevande fredde.
7 - Sensazioni di freddo localizzato: senso di gelo al vertice, ecc.; spesso anche con sensazione di bruciore interno.
8 - Nevralgie, cefalee e dismenorree con prostrazione e anche con vomito e sudore freddo, peggiora dal calore; il dolore spinge il paziente a camminare avanti e indietro, senza alcun miglioramento.
Dismenorrea con violenti disturbi emozionali. Dolori reumatici peggiora dal clima umido e dal calore del letto.
9 - Cardiopatie dopo una malattia grave e prolungata: polso arterioso lento e debole, filiforme, con pressione arteriosa bassa (casi che spesso richiederebbero Crat.) e svenimenti frequenti; mettendosi bruscamente a sedere, la faccia da rossa diventa pallida.
10 - Modalità: peggiora di notte, dal movimento; bevendo; prima e durante le secrezioni; dopo uno spavento.

TESSUTI PIU' COMUNI
- Tessuti e/o le regioni del corpo verso cui il rimedio in questione ha una particolare affinità:
 NERVI [ADDOMINALI; cuore; vasi sanguigni]. Sommità del capo. Sangue. Apparati respiratori e digestivi.
- Lateralità del rimedio: Lato sinistro.

EZIOLOGIA
Perdita di liquidi organici; intossicazioni; avvelenamento da arsenico; abuso di ferro, di mercurio, di chinino o di tranquillanti; folgorazione; insolazione; soppressione del sudore, di eruzioni e della galattopoiesi; fallimenti; rovesci finanziari.

SINTOMI MENTALI PIU' COMUNI
Gli aspetti più caratteristici della sua personalità sono: l’egocentrismo, l’orgoglio, l’ambizione, un intenso stato ansioso, il timore di perdere la sua posizione sociale, l’irritabilità, la depressione, le manifestazioni maniacali con tematiche a sfondo erotomane, mistico, di grandezza o di potenza.
La brama violenta e intensa di gratificazione narcisistica e l’incapacità di fronteggiare gli eventi che comportino un abbassamento del livello di autostima, come declassamenti economici e sociali, rivelano una personalità predepressiva.
Nel suo passato vi possono essere disagi economici, rovesci finanziari e un’educazione spinta alla sopravalutazione degli aspetti esteriori e dello «status symbol». Talvolta, l’ansia di riscatto sociale della famiglia si indirizza verso quel bambino che, per le sue doti intellettive ed estetiche, raccoglie il maggior numero di investimenti. Tale atteggiamento favorirà una sopravalutazione delle sue possibilità, ma anche una svalutazione del suo Io come persona, un’attivazione delle pulsioni aggressive e un mancato superamento della angoscia depressiva di base.

Il forte egocentrismo lo rende orgoglioso, altezzoso e ambizioso al punto tale da poter utilizzare qualsiasi mezzo per distinguersi dagli altri e riuscire così a soddisfare le sue forti aspirazioni narcisistiche. La latente sensazione di sentirsi sfortunato o comunque costretto a lottare contro una sorte poco propizia, stimola la sua volontà e spesso gli consente di strutturare una personalità energica e dominatrice.
La sua scalata al successo utilizza la diplomazia, il prestigio personale, la strumentalizzazione del prossimo, la menzogna e l’illecito. Le responsabilità del fallimento vengono scaricate sui subalterni e sui familiari, ma spesso danno luogo a gravi squilibri mentali. Il suo stile di vita, imperniato sull’attività lavorativa, comporta un impoverimento esistenziale, una difficoltà nell’incontrare gli altri e scarsa capacità di adattarsi a situazioni di mediocrità. Queste comportano forti frustrazioni, alimentano l’ansia e il timore di perdere tutto ciò ha faticosamente conquistato, possono attivare meccanismi nevrotici di tipo isterico, posizioni depressive, difese di tipo maniacale o psicosi deliranti. In quest’ultimo caso il delirio, spesso caratterizzato da tematiche mistiche e di potenza, nelle quali si identifica con Dio o con famosi personaggi, gli consente un movimento di espansione dell’Io grazie alla ricostruzione di un nuovo rapporto con la realtà.

MODALITA'
- Peggioramento

SFORZO FISICO. BEVENDO; bevande fredde. Spavento. Durante il dolore. Clima umido, freddo; cambio del clima. Prima e durante le mestruazioni. Prima, durante e dopo la defecazione. Contatto; pressione. Orgoglio od onore feriti. Assumendo oppio. Masticando tabacco.

- Miglioramento
Calore; coprendosi. Camminando avanti ed indietro. Bevande bollenti. Coricato. Mangiando carne. Latte.


BIBLIOGRAFIA:
- "Studio di Materia Medica Omeopatica" di Lucia Gasparini
- "Decacordi e Pentacordi" di Gladstone Clarke
- "Materia Medica e Repertorio essenziale dei medicamenti omeopatici" di Shankar Phatak
- "Materia Medica Omeopatica Sinottica - 1° vol." di Frans Vermeulen

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