Un caso clinico di Lactium acidum in Medicina Omeopatica

Pubblicato il 17/11/2015

Categorie: Casi Clinici

Autori: Giacomo Merialdo

Fonte: Il Medico Omeopata - Rivista

Un caso clinico di Lactium acidum in Medicina Omeopatica

Lactium acidum è considerato nella letteratura omeopatica un rimedio per l'artrite, il diabete, la gastrite e la nausea in gravidanza.

La storia di Antonia è quella di una persona affetta da grave artrite reumatoide, comparsa nei primi anni di vita. I suoi genitori hanno fatto veramente di tutto per curarla, dai presidi della medicina "tradizionale" a quelli "alternativi", intervallati anche da qualche intervento chirurgico. Hanno infatti girato mezza Italia ed Europa per trovarle una cura che alleviasse i suoi disturbi e non si sono mai persi d'animo, anche di fronte alle numerose delusioni.

Vivono in un'altra regione, piuttosto lontano dalla mia città e quando vengono in visita constato che Antonia ha già provato un numero di rimedi omeopatici da coprire quasi mezza Materia Medica (oltre ad un numero imprecisato di sedute di agopuntura, rimedi ayurvedici, antroposofi  nonché tutto ciò che la medicina tradizionale aveva potuto, in precedenza, mettere a disposizione): anche questo comunque dà la misura della loro tenacia e perseveranza nel non arrendersi mai.

PRIMA VISITA

Quando la vedo, Antonia ha 15 anni e non raggiunge il metro e mezzo di altezza, questo per un ritardo di accrescimento osseo, legato alla malattia e per il suo atteggiamento posturale obbligatoriamente curvo: si muove rigida, lentamente e forzatamente, a scatti quando deve girarsi o camminare, molto bloccata nei movimenti. Le dita delle sue mani sono molto rigide, non possono piegarsi per le nodosità artritiche presenti in ogni articolazione falangea: appaiono gonfie e tumefatte, un gonfiore duro, come pietra. Le ginocchia presentano gravi rigidità e infatti la paziente ha problemi nella deambulazione, camminando senza poterle piegare. Risulteranno poi, all'esame obiettivo, gonfi e rigide. Leggo i numerosi referti medici che accompagnano la storia della sua malattia e scopro che é insorta verso i tre anni, senza alcun motivo apparente: fino a quell'età Antonia stava bene, aveva avuto qualche piccolo disturbo occasionale, ma nulla che potesse presagire l'insorgenza di una tale affezione. Ho modo di rendermi conto anche del numero di terapie provate, in particolare quelle omeopatiche sono impressionanti per il numero di rimedi, da TUTTI i sali di Calcio a quelli di Silicio, di Bario, di Zinco, di Fosforo, Sodio, Potassio, Carbonio, Zolfo, Magnesio, nonché innumerevoli rimedi vegetali ed animali (Apis e Formica, per esempio). Intervallati da altri rimedi omeopatici ‘complessi' e fitoterapici ed allopatici quando i dolori diventavano insostenibili.

Osservo Antonia, che è molto carina: lo sguardo dolce ma determinato, i capelli lunghi scuri ben pettinati, un lieve trucco che le dona molto, quello che più mi colpisce è la forza nello sguardo, che denota la volontà di andare avanti, di non autocompatirsi né di cercare compassione e non lasciare nulla di intentato. Scoprirò poi la sua voglia di vivere e di scherzare, ironizzare su tutto.

Siamo in autunno. Così la madre mi spiega:

La situazione attuale: dolori alle articolazioni, e non cammina o lo fa con grande difficoltà. Sente di più i dolori specialmente quando si mette in moto, al mattino appena si alza o dopo che è un po' che è stata seduta. Lo stesso, si stanca quando cammina molto. E' peggio col cambio di tempo (intuisco da questa osservazione nella sintomatologia la loro lunga esperienza di visite omeopatiche) è anche più nervosa col cambio di tempo, già prima che cambi, in genere peggiora sempre dal bello al brutto e non viceversa. Sta peggio in inverno, col freddo ha più dolori. Più sta ferma e peggio si muove. Ha molti dolori anche se deve stare per molto tempo in piedi ferma. Patisce molto la pioggia, e l'umido. Per il resto, stare al mare o in montagna è uguale, non c'è molta differenza per lei. Ha una sorellina di quattro anni.

Invito la madre a parlarmi della sua crescita:

La gravidanza buona, salvo una minaccia al secondo mese. Il parto normale. L'ho allattata artificialmente perché é nata di 2,5 chili e l'han tenuta in Ospedale per quindici giorni. Tornata a casa, il mio latte era poco, così...Non ha avuto crosta lattea né nient'altro, è cresciuta normalmente: anche come dentizione, tutto normale, regolare, senza disturbi. Solo ora, ha due carie da un'anno, dobbiamo curarle.

A 15 mesi di età ha avuto la mononucleosi infettiva, aveva una febbre altissima e l'abbiamo ricoverata. Ma febbri alte non ne ha avute mai molte in vita sua. L'artrite è iniziata all'età di tre anni, senza un motivo, ancora oggi ce lo chiediamo... aveva iniziato a camminare con il piede destro girato, anche quando stava in piedi ferma. Poi le abbiamo trovato i piedi piatti, le ginocchia valghe, la scoliosi. Prima ha risentito ai piedi, poi l'artrosi si è spostata alle mani, poi le caviglie, i gomiti e le anche, dove ha avuto degli episodi di versamento all'anca destra, è già stata operata, ma ora dobbiamo rioperarla. Alla fine, le ginocchia, che sono gonfie come vede.

Mi informo riguardo le vaccinazioni subite:

Solo le tre obbligatorie, senza conseguenze. Ha fatto poi la pertosse verso i quattro anni, dopo l'artrite. Poi il morbillo a sette anni, e gli orecchioni a dieci anni. Tutte passate bene, normalmente. Non ha neanche mai avuto grossi problemi di tonsille, infatti le ha ancora, non sono state tolte, così come l'appendice. Ha solo spesso dei raffreddori, ma niente di più, e le hanno trovato un lieve soffio cardiaco, da quando aveva sette anni, ma è rimasto sempre uguale. Ha fatto ECO, raggi, di tutto, si può immaginare, a parte l'artrite è tutto normale. Suda molto, specialmente ai piedi, sono sempre bagnati. Tutti i suoi colleghi si sono stupiti del fatto che continua a sudare tanto ai piedi, nonostante tutte le medicine omeopatiche che le abbiamo dato, quelle Calcaree e Silicee. Ha ogni tanto un po' di mal di testa qui, alla fronte, quando fa caldo, anche d'estate al mare. Le veniva anche quando stava molto sui libri, a studiare... ma ora negli ultimi anni un po' meno. Si è sviluppata due anni fa, normalmente, ha le mestruazioni regolari e non le danno nessun fastidio.

Domando direttamente ad Antonia come sono le sue abitudini alimentari. La madre non interferisce minimamente, è una donna di media altezza, minuta, molto sveglia ed intelligente.

Mi piace mangiare, l'appetito è buono! Ma cerco di non mangiare molto, per via del peso...ho anche molta sete, anche di notte mi viene da bere. Sono golosa di pasta, e poi di pane e di riso. Mangio di tutto, non ci sono cose che non mi piacciono, un po' il pesce forse, ma poi mangio anche quello. Mi fanno male i fritti, che infatti non li mangio mai, le uova fritte. Poi, digerisco bene tutto. L'intestino é regolare.

La invito a parlarmi del suo sonno e di eventuali sogni: Dormo bene, se non ho i dolori. Il sonno è tranquillo. Posso dormire su un fianco o l'altro, se non mi fa male l'anca. Di sogni, ora non me ne vengono proprio in mente.

Aggiunge la madre: Dorme tutta coperta, anche la testa, perché dice che ha freddo.

Chiedo se può dirmi qualcosa del suo carattereOh sì, me l'hanno già chiesto dei suoi colleghi. Allora: ho paura dei temporali, dei tuoni e dei lampi, e più di notte. Poi ho paura delle vipere, delle lumache e delle galline... degli altri uccelli no. Dei pipistrelli! Non soffro di vertigini e non ho claustrofobia.

I miei giochi preferiti sono la pallavolo e giocare al pallone, in generale. Poi la bici, il tennis quando posso... i giochi di movimento!

Domando cosa la fa più arrabbiareQuando voglio comprare una cosa e la mamma non vuole! (ride).

La madre: Quando le viene in mente una cosa da fare, per lei dovrebbe farla subito, istantaea. E quando poi si arrabbia non si tiene dentro nulla! Sfoga e come! Riprende Antonia: Quando qualcuno si intriga nelle mie cose...io sto bene con gli altri, ho molti amici, mi piace l'amicizia. Ma non mi garba essere notata... Vuole sapere i miei difetti? Ma non ne ho tanti! (ride). Quando mi prendono in giro, allora io reagisco e dico: ‘guardati tu allo specchio', ma non ci vado a lamentarmi in casa! Poi mi commuovo, a guardare i film da piangere, a leggere il libro ‘Cuore'...

La madre: Si immedesima proprio, anche in quello che legge.

Antonia: E me li ricordo tutti, anche se sogno, ah, ora mi ricordo qualche sogno... tranquillo, che si gioca... di quello che faccio nel giorno. Delle volte faccio sogni di paura, degli assassini.

La madre: Ha paura dei ladri, degli assassini, anche quando guarda il telegiornale si impressiona per la cronaca nera. Adesso poi è un periodo che chiude tutto in camera e dorme con la testa coperta... e con due orsi di pelouche. E' anche sempre molto stanca, vorrebbe sempre muoversi ma si stanca presto, ma se sta troppo ferma poi le vengono i dolori, anche di notte.

Eseguo numerose repertorizzazioni, con loro presenti, ma mi risultano sempre i soliti rimedi già prescritti. Decido di considerare solo i sintomi fisici, sia generali che locali, e più o meno convinto, prescrivo Guaiacum 30 CH, tutti i giorni per due settimane, poi a giorni alterni per altre due e poi placebo.

SECONDA VISITA

Le rivedo tre mesi dopo, a Gennaio:

Ho avuto molto dolore alle anche, che mi era un po' passato quest'estate, ora mi è tornato forte, penso per il freddo della stagione. I dolori mi girano, un po' qua e un po' là, non stanno mai molto fermi. Sono come dei puntini, piccoli, di dolore. Le caviglie vanno un po' meglio. Non ho più avuto il dolore forte come prima. Anche i polsi vanno un po' meglio. La rigidità? E' uguale a prima. Sto un po' meglio come energia, forse anche come stanchezza. Non ho più avuto mal di testa.

La madre: Le volevamo dire che i suoi dolori peggiorano sempre prima dei temporali o quando cambia il tempo. Poi migliorano come migliora il tempo. Ma ha già preso tutte quelle medicine che voi date per l'umido e il freddo, ma non l'hanno aiutata molto. I piedi le sudano sempre tanto, anche ora in inverno, anche se sono freddi.

Antonia: Sento ancora un po' di dolore alle caviglie quando mi alzo al mattino, e anche se cammino troppo, mi devo fermare, a volte sento dei bruciori dentro. Mi fanno anche un po' male le spalle. Sono dolori che girano... alle anche, ho più dolori di notte se ci dormo sopra, se dormo su quel fianco per molto tempo. Allora mi metto il phon acceso a letto quando mi corico, così scaldo l'anca e sto un po' meglio.

Mi informo con la madre di qualche eventuale familiarità con questa malattiaNo, che io sappia, né da parte della mia famiglia che da quella di suo padre. Suo padre... è morto quando lei aveva sei anni, io poi mi sono risposata. Aveva la cirrosi epatica. Io poi ho due cugini diabetici, e una mia zia con un cancro all'intestino, ma questo é tutto, non mi viene in mente altro.

Domando ad Antonia se ricorda qualche sogno: Sì, ne ho fatto qualcuno che volevo dirglielo: di assassini, che mi volevano ammazzare o che mi ammazzavano, mi sparavano alle gambe, è un sogno che facevo anche da piccola. Ogni tanto faccio qualche sogno di paura, come questo. Poi ho sognato il mare, un'onda grande che mi portava via... ma questo non l'avevo mai fatto. Poi un altro, di raspare la terra e le mie mani erano sudice! Ho anche notato, dei dolori, soprattutto quelli alle anche, che vengono e vanno via di colpo.

Ora non ricordo più per quale motivo, decido di prescrivere Eupatorium perfoliatum 30 CH, in gocce per tre settimane. Nei mesi successivi ricevo qualche telefonata da lei, che mi informa che la situazione rimane sostanzialmente invariata. Prescrivo telefonicamente Eup-p 200 CH e poi M, ma senza apprezzabili risultati.

TERZA VISITA

La rivedo, sempre con la madre, nel mese di Maggio: Sono stata un po' meglio all'inizio di questa cura, poi però purtroppo i dolori sono tornati, più che mai. Ci sono abituata, devo aver pazienza... Stavo un po' meglio anche di notte, dormivo meglio e non avevo quasi dolori. Ho fatto molti sogni, che le voglio raccontare: Ero in auto con due amici, che rompevano la moquette dell'auto. Io alle macchine ci tengo tanto...

Di un'ape in testa che sembrava mi mangiasse il cervello!

Che una terapista mi faceva il massaggio cardiaco, e mi diceva che sarei morta dopo l'anestesia.

Che rubavano la macchina a mia madre, l'autoradio e a me il cellulare, e poi me lo ridavano.

Che una ragazza moriva sul fondo di una piscina, perché una forza misteriosa la teneva trattenuta sul fondo, e il padre non riusciva a salvarla.

Bei sogni, eh! Poi ogni tanto sogno sempre che mi ammazzano. Ma chi è che ce l'ha con me?

Mi informo meglio riguardo ai suoi dolori: Sono peggiorati nell'ultimo mese, da non dormire la notte, anche se ora fa più caldo! Li ho dappertutto, ma sempre di più alle anche, vengono come scosse, di notte, e non insieme, o dall'una o dall'altra parte. Vengono da un lato o dall'altro. Si bloccano anche, o l'una o l'altra, e se si blocca una che io sono piegata allora non riesco più a raddrizzarmi. E poi questi dolori vanno e girano in tutto il corpo.

Domando cosa vuol fare da grande: Vorrei fare l'Università, ma ho paura, non mi ritengo all'altezza.

La madre: Vorrebbe fare l'avvocato, sarebbe davvero il suo mestiere, ha sempre una parola per tutti, ha sempre da ridire su tutto, puntualizza sempre, vede il pelo nell'uovo...

Antonia: Beh... un po' è vero che sono polemica. Non mi sta mai bene niente... ma poi non mi ritengo mai all'altezza, ogni volta che cambio scuola o classe, per tutti i ragazzi nuovi non mi sento mai all'altezza. Ora il massimo del mio lavoro sarebbe di... fare la segretaria a un avvocato.

La madre: Ha sempre detto che non ce l'avrebbe mai fatta a fare le cose...

Chiedo ad Antonia come si sente in compagnia: Bene, ci sto bene, anzi sono una che serve sempre gli altri, sono sempre quella che organizza, che fa, che si presta... Sto bene anche da sola o con i pochi amici che ho... ma in genere preferisco non stare sola.

L'aspetto dei suoi dolori migranti e a lati alterni mi fanno pensare a Lac-c. Consulto la M.M. di questo rimedio e ritrovo alcuni, se non molti sintomi della paziente. Anche l'aspetto caratteriale penso possa accordarsi con questo rimedio. Prescrivo quindi Lac-caninum 06 LM per quattro settimane. Nell'estate che segue ricevo qualche telefonata da Antonia o da sua madre: mi informano che va un po' meglio, i dolori si sono un po' calmati ma vengono e vanno, a periodi. Prescrivo telefonicamente ancora il rimedio alla stessa diluizione, poi la 18 LM, poi la 30 LM, con risultati discordanti.

QUARTA VISITA

La rivedo infine in Ottobre:

A livello di dolori sono stata a volte bene e altre volte no, non so come dire... mi sembrava di essere migliorata, ma dopo poco i dolori mi tornavano e mi bloccavo di nuovo. Ora sono di nuovo molto bloccata, soprattutto alle anche, fanno anche male, a volte sento come un ago piantato nell'osso. Ho scoperto che una settimana prima del ciclo ho più dolori.

Ho fatto caso a quella cosa che mi aveva detto, e cioè che le anche non mi fanno mai male insieme, né il bloccaggio che hanno: o l'una o l'altra, a volte anche nella stessa ora. I dolori mi vengono di colpo, se mi alzo da seduta, e vanno via di colpo se mi sblocco, se no durano. Comunque non sono mai fissi, continuativi, vengono e vanno più volte. Mi si sono bloccati anche i gomiti, anche lì uno alla volta, o l'uno o l'altro! In compenso, dormo un po' meglio. Ho fatto come sempre tantissimi sogni, ma non li ho scritti come l'altra volta e ora non me li ricordo più! Ma saranno sempre i soliti...

Non sono ovviamente molto soddisfatto dall'ultimo rimedio prescritto, anche se percepisco che in piccola parte può aver agito e che quindi il rimedio più adatto non dovrebbe essere molto lontano da quest'ultimo.

Con questo studio repertoriale il rimedio Lac-ac si mette in evidenza. Non è fra i primi della lista, preceduto dai soliti policresti, che tra l'altro sono già stati tutti prescritti! Mi studio rapidamente la M.M. di questo rimedio e vi trovo molte somiglianze con questa paziente, in più penso che abbia qualcosa a che vedere con i latti, e quindi con quella loro tipica modalità dei sintomi a lati alterni, anche se Lac-ac non figura in questa rubrica. Lo prescrivo: Acidum lacticum 06 LM, per quattro settimane.

FOLLOW UP

Nei mesi che seguono ricevo qualche telefonata da lei, le prime molto rassicuranti, nelle quali mi informa che per la prima volta sente un vero giovamento dalla cura. Ma dopo circa tre mesi mi chiama trafelata lamentando un attacco fortissimo di dolori, che perdura da qualche giorno. Nella telefonata vengo a scoprire che, per un disguido, Antonia ha preso le gocce del rimedio ininterrottamente per tutto questo periodo! Le prescrivo un placebo, esortandola ad interrompere immediatamente il rimedio.

Ci rivediamo quattro mesi dopo l'ultima visita, a Febbraio. E' sempre accompagnata dalla madre, ma stavolta vuole entrare sola nel mio studioSono stata abbastanza bene i primi mesi della cura. Finalmente ho trovato qualcosa che mi aiutava! Ma poi ho avuto quella crisi terribile... lei dice che é stato un accumulo di quella medicina? Può darsi, perché dopo, quando ho preso le pilloline (il placebo) pian piano sono stata meglio, quasi di più che nel periodo delle gocce! Ora sto abbastanza bene, a parte che non posso camminare molto, non più di un'ora, se no sento i dolori alle anche e alle caviglie. Per il resto sinceramente mi sento bene, ho deciso anche di tornare in piscina, sento che nuotare mi fa bene. Ultimamente non ero neanche indolenzita! Dormo bene. Non faccio più gli incubi che mi ammazzavano, ho smesso di farli come ho preso quelle ultime gocce, già dopo i primi giorni. Faccio sogni normali, belli, e poi dei sogni derivanti dalle mie indecisioni...

Chiedo spiegazioniSiccome sono indecisa fra due persone... allora li sogno tutti e due! No, poi sogni brutti non li ho più fatti. Nessun incubo. Dormo tanto, quello sì, riesco a dormire e le anche non mi fanno più male .Per il resto...i piedi li ho sempre molto sensibili, a volte non li posso toccare, fanno male. Sudano sempre come prima, forse un po'meno, non so. Mangio molto, ho un appetito... va a fi   e che ingrasso! Sono un po' nervosa col marito di mia madre, non lo sopporto molto, questa é una cosa da anni.

Prescrivo placebo, e Acidum lacticum in diluizione 18 LM solo al bisogno. Poco prima di salutarci mi aggiunge: Volevo ringraziarla, perché dolori forti non ne ho più avuti, a parte quei pochi giorni di crisi. Ogni tanto sento anche adesso un po' male, ma non sono forti come un tempo che mi incastravano e non riuscivo più a muovermi. Vanno molto meglio, e sono troppo contenta perché sento che abbiamo trovato la cura giusta.

Ricevo qualche sua telefonata nei mesi successivi e ogni tanto prescrivo il rimedio alla nuova diluizione, per una o due settimane. Ci rivediamo alla fine di Agosto: Mi si sono sgonfiate un po' le ginocchia! Guardi, sono molto più sgonfie, e le muovo molto meglio, cammino di più e mi sento meno rigida! Le anche non mi hanno più fatto male di notte, di giorno solo se le carico troppo. Il resto: le spalle, i polsi, i gomiti vanno molto meglio. Ho ancora un po' di dolore ai piedi, alle caviglie. I piedi comunque mi sudano molto meno di prima, non c'é paragone. Sono stata proprio bene con questa cura. Penso proprio che sia il rimedio che mi ha fatto meglio, non c'é paragone!

Anche di umore, bene in generale. Mi sento che sto bene: per esempio non mangio molto, neanche i dolci, che mi sono sempre piaciuti...

Soffro molto il caldo d'estate, mi fa venire mal di testa anche se quest'anno non mi é ancora venuto. Il freddo umido mi fa male per i dolori... ma fisicamente io sto bene al freddo e se é secco non mi dà dolori.

Non mi ricordo un sogno stavolta, ma brutti non ne ho più fatti, non mi ammazzano più! Invece non posso guardare i film di guerra, o i polizieschi, o di horror, poi mi impressiono e ci resto male.

Prescrivo Acidum lacticum 18 LM solo due giorni la settimana, per tre mesi.

La rivedo in Dicembre, senza aver ricevuto nessuna telefonataSto benissimo. Io bene così non sono mai stata. E' miracoloso! Pensi che anche se eravamo in autunno, le ginocchia sono andate sempre meglio! Gli unici piccoli dolori che ho avuto sono stati un po' qua alla mano destra e un po' alla sinistra, ma pochi, ogni tanto, sopportabilissimi.

Sa che ho la passione del rally? Non me ne perdo uno, di quelli che fanno dalle mie parti. Vorrei fare il navigatore, o anche guidare, appena ho la patente! Così giro di qua e di là per i rally, se no non mi garba tanto viaggiare. Studio sempre, e poi passo i pomeriggi in casa, a leggere, tanto c'é brutto fuori, vengono molti amici a trovarmi. Ogni giorno però cammino, faccio le mie passeggiate. Sono anche dimagrita, mi sento bene, più leggera.

Entra la madre, che mi informa: Ha fatto dei grandi progressi con le anche, ma anche le ginocchia, le caviglie, i piedi... è molto sgonfiata in tante articolazioni, si muove molto di più e non l'ho più sentita lamentarsi. Siamo molto contenti!

Otto anni da questa visita. E' sempre sotto osservazione, la incontro ora una o due volte l'anno, per constatare che sta sempre bene e il rimedio agisce prontamente appena accusa qualche dolore, cosa che avviene molto sporadicamente.

ACIDUM LACTICUM

L'acido lattico: CH3-CHOH-COOH è il prodotto della disintegrazione degli idrati di carbonio e in particolare degli zuccheri, amidi e di certi grassi. Rappresenta uno stato transitorio della glicolisi, arrestata prima della completa ossidazione a CO2 e H2O.

Il glucosio fornisce il 60% dell'acido lattico. E' rilasciato dai muscoli sotto esercizio a partire dal glicogeno e con l'acido fosforico gioca un ruolo determinante nella contrazione muscolare.

L'acido lattico si accumula nell'organismo, a causa della glicolisi anaerobia dopo prolungati sforzi muscolari, quando la fibrocellula muscolare non ottiene un sufficiente apporto di O2 per avviare il ciclo di Krebs, tramite la formazione di acido piruvico. A livello dei tessuti connettivi articolari l'acido lattico e il benzoico si accumulano come scorie. Poiché l'acido piruvico è essenziale come ingresso nel ciclo di Krebs, qualsiasi causa provochi una diminuzione dell'O2 potrà dare un accumulo di acido lattico. In caso di shock emorragico o di altro shock ipovolemico, la mancanza di O2 nei tessuti porta a glicolisi anaerobica, con aumento di produzione di acido lattico (acidosi lattica).

E' un costituente dei succhi gastrici.

E' presente nei tessuti animali e umani, come anche in numerosi alimenti: carni, derivati del latte quali formaggi e yogurt, sottaceti, birra, vino. Si forma dalla loro naturale fermentazione.

Nei diabetici viene prodotto in eccesso, insieme all'acido benzoico, acetico e fosforico (chetoacidosi diabetica).

Durante la gravidanza il livello di acido lattico nel sangue è aumentato.

Sembra sia l'acido lattico a tenere sotto controllo la crescita o meno di Candida albicans a livello enterico (fermenti lattici). In medicina naturale è usato localmente lo yogurt per le infezioni vaginali.

Utilizzo industriale

Al giorno d'oggi questo acido organico, i suoi sali ed esteri sono estensivamente utilizzati nelle concerie e nell'industria alimentare, cosmetica e farmaceutica. E' aggiunto come conservante ed edulcorante sotto il nome di E270 alla margarina, limonate, pane, torte, salatini, prodotti confezionati quali insalate, carni e gelati.

Sperimentazione omeopatica

Acidum lacticum fu scoperto da Scheele nel latte acido, il risultato della spontanea fermentazione dello zucchero del latte, sotto l'influenza della caseina. (J.H. Clarke).

Venne sperimentato in Omeopatia per la prima volta da Reisig e Swan nel 1871, in potenza 15 CH. In seguito provarono la 30 CH.

T.F. Allen usò per il proving acido lattico puro in 30 CH e in seguito Swan con la 200 CH.

Molte altre sperimentazioni seguirono; sono da ricordare le esperienze sui diabetici alla Forster's Medical Clinical (1874), con la riproduzione di reumatismo acuto durante i provings. In letteratura vi sono stati casi di diabete curato con Acidum lacticum, in cui comparivano sintomi di febbre reumatica (J. H. Clarke).

STUDIO OMEOPATICO

E' sempre stato considerato nella letteratura omeopatica un rimedio per l'artrite, il diabete, la gastrite e la nausea in gravidanza.

Molti i sintomi tipici degli acidi: in particolare i dolori brucianti, taglienti, a fitte; la predisposizione emorragica e l'anemia; l'arsura con secchezza e il senso di acidità, di corrosione delle mucose e tutta la sintomatologia congestizia, con senso di costrizione, di gonfiore, di pressione. L'aumento delle secrezioni che sono percepite come acri e in genere gialle, viscide, macchiano la biancheria. La tendenza a produrre spasmi o crampi e ovviamente tutta la sintomatologia reumatica e articolare infiammatoria, spesso con versamento, gonfiore e rigidità. La stanchezza a volte estrema, hanno poche risorse.

Carattere determinato, volitivo, unito a molta sensibilità e compartecipazione per gli altri. Alternato a insicurezza e poca fiducia nei propri mezzi.

Molti di questi soggetti non hanno ricevuto latte materno alla nascita, o perché prematuri e in incubatrice o per scarsità da parte della madre.

Hanno il bisogno di essere riconosciuti per quello che fanno. In ogni caso non si piangono addosso, anche se dentro se stessi avvertono che non si sarebbero meritati tutto questo: da qui nasce la loro rabbia sottile, profonda, che se da una parte li rende determinati, dall'altra provoca insicurezza e sentimenti persecutori.

Amano la compagnia ma non troppo numerosa, anche se tengono molto alla loro privacy. Molto attenti alle dinamiche familiari, tendono a fare di tutto per tenere insieme la famiglia, come è tipico di tutti i rimedi ‘acidi'.

Paura della violenza, facilmente impressionabili dalla cronaca nera. Paura di essere invasi, perseguitati, di avere dentro qualcosa di tossico che li può annullare, distruggere. L'aspetto distruttivo è molto presente, come nelle loro patologie somatiche.

Ironia, sarcasmo spesso amaro, con una particolare insofferenza verso le ingiustizie. Grande senso del dovere e polemici su tutto, quando vedono vanificati i loro sacrifici. Tanti sforzi e tanta dedizione senza mai sentire grosse soddisfazioni, non sono mai soddisfatti pienamente di quello che fanno. Facilmente vessati, mortificati, con forte senso di impotenza, anche fisica.

Amanti dell'attività, del movimento, dei giochi di movimento.

Affezioni artritiche

Con dolori migranti, a lati alterni, con gonfiore e rigidità articolare, possibile versamento e dolorabilità estrema anche al tatto. Dolori puntiformi, compaiono e scompaiono rapidamente.

Aggravati dal movimento specie al mattino, quando con la notte si è accumulato più acido per riduzione dell'ossigenazione, con sudorazione abbondante. Peggio con il cambio di tempo verso il brutto, peggio col freddo umido. Spesso i dolori reumatici diminuiscono con una dieta priva di latticini.

Diabete - Ipoglicemia

Diabete mellito o insipido o al contrario ipoglicemia. Diabete e reumatismo articolare quando compaiono insieme. Diuresi aumentata e frequente, secchezza delle fauci, possibile nausea e vomito, prostrazione. Desiderio di dolci.

Gastrite

Con bruciori gastrici, senso di peso, cattiva digestione. Miglioramento mangiando, aggravamento col digiuno. Desiderio o avversione al latte.

Gravidanza

Gravidanza problematica, spesso con comparsa di diabete. Nausea già al mattino al risveglio. Con eccessiva salivazione. Migliora mangiando o vomitando. Con eruttazioni acide e calde, brucianti e costanti.

Cefalee

Come in tutti gli acidi, anche questi soggetti possono soffrire di cefalee croniche, con dolori per lo più scoppianti, pressori e migranti, nel senso che si estendono in altre sedi, oppure si alternano di sede.

Mammelle

Dolori acuti e  affilati alle mammelle, che si  estendono all'ascella; ascella dolorosa al tatto; ghiandole ascellari ingrandite. Predisposizione alla mastite. Mammelle dolorose prima del mestruo. Allattamento problematico, con poco o troppo latte.

Astenia

Astenia e atonia muscolare, stanchezza al risveglio, polso piccolo e debole, anemia, debolezza agli arti inferiori.

Spasmofilia

Crampi muscolari. Contrazione spasmodica della palpebra e del bulbo oculare. Sensazione di contrazione in gola. Sensazione come se il cibo rimanesse nell'esofago, sensazione di bolo, di palla in gola e nell'esofago.

Ostruzione e senso di gonfiore

Ostruzione al naso e retronasale, sinusiti. Gola chiusa, con sensazione di gonfiore.

Congestione, pienezza e senso di pesantezza al capo, con sensazione di ingrandimento (enlarged sensation). Senso di costrizione, di pulsazione.

Protrusione oculare.

Dolori migranti e a lati alterni

I dolori cambiano spesso di sede, anche nella stessa giornata. Sono dolori anche a lati alterni, come nei Latti, anche se il Repertorio non riporta questo sintomo, riportando però curiosamente, nei dolori al capo, il dolore alla fronte che si alterna con dolore all'occipite.

Sudorazione

Abbondante e costante ai piedi, ascelle e mani. Con forte odore, anche se in alcuni casi l'odore è assente.

Bibliografia

1. MacRepertory, Kent Homeopathic Associates, versione 8.0.2.2 Professional, con successive integrazioni e aggiunte repertoriali.

2. Reference Works, Kent Homeopathic Associates, con i testi di:

T. F. Allen, Encyclopedia of Pure Materia Medica

E. P. Anshutz, New, Old and Forgotten Remedies

J. H. Clarke, Dictionary of Practical Materia Medica

C. Hering, Guiding Symptoms

P. Le Roux, Acids

O. Leeser,Textbook of inorganic Medicines

R. Murphy, Nature's Materia Medica

J. Scholten, Homeopathy and Elements

F.Vermeulen, Synoptic II

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Lo trovi in: Casi Clinici Rimedi Omeopatici

Autori: Giacomo Merialdo

Indice Il caso clinicoMateria Medica di OleanderBibliografia IL CASO CLINICO Donna di trentotto anni, che chiamerò Rosangela. La vedo nel Settembre del 2000. Alta e magra e vestita in modo molto elegante, impeccabile, senza …

Apocynum cannabinum. Caso clinico e Materia Medica Omeopatica

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Autori: Giacomo Merialdo

Questo rimedio compare in 2180 sintomi nell’ultima versione del Complete 2016 MacRepertory, non si tratta quindi di un rimedio cosiddetto “piccolo”. Eppure non viene frequentemente prescritto, per lo meno ho riscontrato ben pochi…

Vinca minor. Caso clinico e Materia Medica omeopatica

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Autori: Giacomo Merialdo

Concludo con questo rimedio la piccola esposizione riguardante le Apocynaceae, dopo aver descritto nei numeri precedenti Strophanthus, Oleander e Apocynum cannabinum. In realtà in Omeopatia sono compresi anche altri rimedi della …

Porpora trombocitofenica idiopatica o morbo di Werlhof. Un caso clinico omeopatico di Cenchris contortrix

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Autori: Giacomo Merialdo

Un giorno d'estate del 1994 ricevo una telefonata da una signora con forte accento toscano, che mi chiede se posso prendere in cura la sua nipotina, figlia di sua sorella, affetta da trombocitopenia. Mi faccio spiegare per sommi…

Il rimedio omeopatico Hydrogenium. Un caso clinico

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Autori: Giacomo Merialdo

I visita Anita ha 35 anni quando la vedo per la prima volta. Di altezza media e corporatura minuta, appare molto triste e depressa, con i capelli castano scuri lunghi, mal curati, che sembrano pesarle addosso. Veste in maniera…

I ragni in Omeopatia: un caso clinico di Aranea diadema

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Autori: Giacomo Merialdo

Caterina di 33 anni viene, accompagnata dalla madre, nella primavera di tre anni fa. Molto magra, alta, la pelle bronzea, scura, i capelli castani portati corti, gli occhi come impauriti, di colore nero. I lineamenti decisi, le…

Un'ansia terribile. Un caso clinico omeopatico di Camphora

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Autori: Giacomo Merialdo

Vedo Mario per la prima volta tre anni fa. Ha 30 anni, alto snello, ben proporzionato. Viene in visita su consiglio della moglie, già mia paziente, e del fratello minore e del padre, anch'essi già in terapia omeopatica presso di m…

Una barriera fra me e le cose. Un caso clinico omeopatico di Champhora

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Autori: Giacomo Merialdo

Maddalena è una donna di 67 anni che vedo per la prima volta nella primavera del '97, inviatami dalle sue figlie, già in cura presso di me da diversi mesi. Di statura piuttosto bassa, corporatura esile, con la pelle molto r…

Gli effetti del Simillimum nella pratica clinica omeopatica: un caso di Muriaticum acidum

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Autori: Giacomo Merialdo

Vedo la signora Giuseppina di 55 anni per la prima volta sei anni fa. Ha un aspetto giovanile, la pelle liscia, i capelli biondi naturali, gli occhi azzurri, di statura e corporatura medie. Vestita in maniera piuttosto elegante e…

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