Strophanthus hispidus. Clinica e Materia Medica Omeopatica

Pubblicato il 08/03/2022

Categorie: Casi Clinici Rimedi Omeopatici

Autori: Giacomo Merialdo

Fonte: Il Medico Omeopata - Rivista

Strophanthus hispidus. Clinica e Materia Medica Omeopatica

Vedo Armando nel Maggio 2005. Ha cinquanta anni non ben portati: a parte il lieve sovrappeso ha gli occhi cerchiati e gonfi, sofferenti, la pelle molto pallida e alle caviglie si evidenzia facilmente un discreto edema bilaterale. Un addome gonfio che risalta in modo particolare, non essendo lui stesso molto alto di statura. Cordiale e affabile, un’aria un po’ spaesata e timida. Viene accompagnato dalla moglie, già mia paziente.

Apparentemente sto bene, ma prendo un sacco di pastiglie al giorno. Dunque: Enapren (Enalapril, ACE inibitore) da 20 mg per l’ipertensione. Una al giorno. Lasix e Lasitone (Furosemide - Spironolattone) come diuretici, se no mi gonfio subito, e anche quelli per la pressione. Una compressa di ognuno al giorno. Il Glibomet (Metformina + Glibenclamide) per la glicemia, tre al giorno. Lo Zyloric (Allopurinolo), una al giorno, per gli acidi urici, prendendo molti diuretici… Il Mutabon forte (Perfenazina 2 mg + Amitriptilina cloridrato), una compressa la mattina e una la sera per dormire. E infine la sera prendo anche il Tavor (Lorazepam) da 2,5 mg, se no non dormo niente. Non è un bel quadro, incoraggiante!

Lo invito a raccontarmi la sua storia: 
Non ho avuto sintomi fino ai 33 anni. Quando sono stato male si sono accorti che avevo un difetto interatriale, con insufficienza e scompenso cardiaco.

Interviene la moglie:
E’ stato tre mesi senza dormire… poi è gonfiato come una palla! I primi gonfiori gli sono venuti agli occhi, poi una caviglia e poi è diventato tutto come una palla. La cosa scatenante forse è stato lo stress di una vacanza in Calabria, ma già non dormiva prima.

Chiedo ad Armando quale fosse la sua occupazione in quel periodo:
Allora lavoravo in una concessionaria di automobili. Ora no, faccio un lavoro più riposante, insegno informatica. Feci un corso di informatica in modo così, casuale e mi è piaciuta molto. Come studi mi sono diplomato come Perito Chimico. Poi… le continuo: l’operazione al cuore, per il difetto interatriale, nell’87. Tutto bene, ma mi avevano prospettato di non prendere più farmaci e invece no…
Durante l’intervento hanno visto anche un ritorno venoso anomalo e hanno dovuto intervenire anche lì. Così che hanno spostato l’asse elettrico e quindi da allora il cuore batte più lentamente, cinquanta battiti al minuto, ma prima no, era anche sempre più frequente! Avevo anche una pressione polmonare altissima, ce l’ho anche adesso, ma sembra che ora vada un po’ meglio. Poi c’è la glicemia… tendenzialmente è sempre più alta perché sono di famiglia, era anche mio padre così. Il problema è che già al mattino è alta e ora con tre compresse al giorno è sui 200 (mg/dl).
Come prima diagnosi in ospedale avevano pensato a una epatosplenomegalia, avevo degli esami del sangue disastrosi, la pressione alle stelle, mi hanno chiesto se bevevo… Io avevo sempre mal di stomaco e non digerivo, era l’unico sintomo anche precedente all’insonnia, che avevo da tempo.

Domando da quanto tempo soffriva di disturbi digestivi.
Fin da ragazzo avevo problemi nella digestione. Vomitavo spesso in quel periodo, quasi tutte le sere! Mi ricordo che allora prendevo il Ranidil (Ranitidina cloridrato). Dopo l’intervento mi avevano tolto tutti i farmaci, ma dopo quindici giorni la pressione era salita di molto. Anche se non mi ero gonfiato… Al di là di questo, devo dire che adesso è un periodo che mi sento bene. Non ho affanni, palpitazioni. Riesco a dormire abbastanza bene, prima mi sentivo il cuore battere sempre forte.

La moglie aggiunge: Si spaventa anche con molta facilità.
Riprende Armando: Sono piuttosto apprensivo… diciamo, ma come lei d’altra parte! Io per star bene ho bisogno di stare tranquillo.
La moglie: Ma tanto il nervoso te lo fai lo stesso!

Lo invito a parlarmi del suo umore attuale:
L’umore direi normale… no, non mi faccio troppo nervoso. Lavoro tanto, torno sempre la sera alle otto! E’ un lavoro che mi piace, anche se ogni tanto c’è qualche piccolo problema con le persone, con gli iscritti ai corsi.

(Silenzio). Domando com’è ora la digestione.
Mah, da dopo l’operazione devo dire che digerisco bene. L’appetito è buono! Anche la sete buona, di giorno resisto abbastanza e la sera mi bevo un litro e mezzo d’acqua.
Di cosa sono più goloso? Mi piace di più la roba salata, non dolce. Pasta, carne, pesce. Salumi, formaggi! Non mi vanno invece le verdure bollite, gli spinaci, i minestroni. E poi mi fa proprio male il caffè, non posso prenderlo in nessuna maniera. Mi vengono subito le palpitazioni e soprattutto non lo digerisco. Lo bevevo una volta, ma mi sentivo sempre male! Se ora lo bevessi… tremerei come una foglia! E il latte… più che altro non mi piace. Non ne bevo mai. Comunque in genere ora digerisco bene, e l’intestino è regolare.
Insisto nel chiedergli com’è questo stato ansioso per lui.
Ansioso lo sono sempre stato. Per il lavoro, perché delle volte mi capitava… non so, l’affrontare la giornata successiva.
Chiedo maggiori spiegazioni.
Nel senso di aver paura di non farcela, per la stanchezza. Per esempio, mi stancavo a fare un lavoro di fatica. Poi, dopo l’operazione, di aver paura di star male. E poi, mia moglie è più ansiosa di me!

Domando se può dirmi qualcosa di più del suo carattere.
Di carattere sono sempre stato abbastanza tranquillo. Soprattutto guardo di andare d’accordo con le altre persone, cosa che adesso mi riesce bene! Sono arrivato tardi in famiglia, l’ultimo figlio, le mie due sorelle sono più grandi di parecchio di me, una di quattordici anni e l’altra di nove. Ed ero… un po’ il cocco in famiglia. Poi i miei sono mancati che io avevo ventiquattro e venticinque anni. Io lavoravo già e ho cercato di continuare a lavorare, di superarla. Mi ha aiutato tanto il fatto che lavoravo, uno è più tranquillo, vede le cose in maniera diversa. I problemi di digestione li avevo già, è una cosa che ho avuto fin da giovane. Praticamente sono passati dopo l’intervento! Dopo un anno dall’intervento ho cominciato a stare bene. Poi… sì, l’operazione è andata bene, ma poi credevo di non dover prendere nessuna medicina. Ma provai a sospendere tutto, ma dopo dieci giorni la pressione si era alzata troppo. E poi la glicemia e gli acidi urici sono arrivati dopo.

M’informo dei suoi sogni. 
No, non ne faccio molti… ogni tanto sogno qualcosa ma raramente, li ricordo in maniera confusa. Ma non incubi o cose strane.

Riguardo a eventuali hobby.
Come passione ho quella per le automobili. Forse anche perché ho lavorato nel settore e leggevo cose al riguardo, giornali, era importante tenersi informati.

Di nuovo silenzio. Devo sempre spronarlo con le mie domande, anche se non mi dà l’impressione di essere particolarmente reticente o abbottonato: mi sembra anzi cordiale e disponibile, ma con poca o scarsa coscienza di sé, di ‘insight’.

Gli chiedo direttamente come vive le proprie arrabbiature.
Magari internamente sì mi arrabbio, ma queste cose cerco di vincerle, perché logicamente arrabbiarsi fa male al cuore e a tutto. Allora cerco di chiarire… ho da gestire cinque persone sul lavoro, e delle volte sì, sì che mi fanno arrabbiare! Sul lavoro poi cerco di parlare, mi rapporto con tanta gente, si cerca di instaurare un certo rapporto di amicizia. E allora mi sento appagato, gratificato.
La stessa domanda riguarda le eventuali sue paure.
No… una cosa di cui avevo paura era che succedesse qualcosa ai miei, alla mia famiglia. Quella è una cosa che mi ha sempre dato fastidio. Mentre lo visito mi aggiunge: Vede come sono sudato? Io prima soffrivo molto il freddo, ma da quando mi hanno operato soffro di più il caldo.

Eseguo una rapida repertorizzazione:

Da cui si evidenzia il rimedio Digitalis, che in realtà non mi convince pienamente, ma che comunque prescrivo: Digitalis purpurea Q1, in gocce tutti i giorni per due mesi. Gli consiglio anche di interrompere almeno il Mutabon e aggiungo un fitoterapico: Poterium spinosum TM, 25 gocce due volte al giorno, per contenere il più possibile l’iperglicemia.

SECONDA VISITA

Lo rivedo diversi mesi dopo, in Settembre. Il quadro è sostanzialmente invariato, Armando si sente tutto sommato abbastanza bene, ma deve continuare sempre tutta la terapia. Non noto cambiamenti di rilievo: persistono gli edemi malleolari e li scopro presenti anche sotto agli occhi. Lamenta molta stanchezza dovuta, a suo dire, ai ritmi di lavoro. Mi rileggo tutto il caso e mi colpisce molto questa sua cattiva digestione già in età giovanile, accompagnata dal costante vomito.

Eseguo un’altra repertorizzazione:

Il rimedio Apocynum non compare fra i primi della lista, ma è quello che maggiormente mi convince, poiché è presente nei sintomi e tropismi d’organo propri di Armando. Decido di prescriverlo: Apocynum cannabinum LM5 (non lo trovo in potenza ‘Q’), sempre tutte le mattine. Non tolgo nulla, per ora, alla sua terapia allopatica, desiderando prima valutare l’effetto del rimedio.

TERZA VISITA

Lo rivedo dopo due mesi. D’ora in poi verrà sempre solo: 
Sono sempre stato bradicardico e ora mi si sono anche diminuiti i battiti: al mattino ho 44 - 46 al minuto, poi durante il giorno si alzano. Però devo dire che sto più bene, la notte riesco a dormire, palpitazioni non ne ho. La pressione va bene, si è abbassata anche quella. E sono dimagrito di quattro chili! La glicemia va su e giù ma non ha più superato i 160, in genere è sui 120-130. Prima solo col Glibomet mi saliva sempre a 200, pur prendendone tre al giorno. L’umore abbastanza bene… ma sono preoccupato per mia moglie, perché non sta affatto bene, ora ho questo problema qua. Ah, la nausea, che avevo spesso e di cui qualche volta ne avevo parlato… ora no, mi è scomparsa del tutto! Ora che ho tolto i due Mutabon al giorno… ti confesso che mi sento un altro! Non ne prendo più, e la pressione va sempre bene! Mi hanno detto che sono cambiato, che sono più tranquillo, che scherzo… persone sul lavoro che mi conoscono da quattordici anni! Ora, non è che il nervoso non ci sia… ma riesco di più a controllarlo. Le cose prima mi pesavano di più e mi preoccupavo anche di più per il domani. Ora lo vivo più tranquillo, prima mi bastava una visita medica che mi dicevo… ‘Chissà come mi trovano? Anche il sonno va meglio. Sogni? L’unico, ho sognato un signore con cui avevo discusso la sera prima. Sai che ho notato che non prendendo più il Mutabon il sonno è migliorato? E non mi sveglio neanche più durante la notte!

Lo visito e noto con soddisfazione la scomparsa degli edemi malleolari, persistono invece quelli agli occhi. Annoto anche, fra un discorso e l’altro, che Armando ha molta ansia per le malattie, al punto da autodefinirsi ipocondriaco.
Consiglio di continuare Apocynum con la stessa posologia, cioè tutte le mattine e gli consiglio di assumere d’ora in poi i due diuretici a giorni alterni, dimezzando così la dose. Nel caso di peggioramento della situazione pressoria o edematosa può sempre riprendere il vecchio dosaggio. Consiglio altresì, visto che il sonno va meglio, di dimezzare anche il Tavor la sera.

QUARTA VISITA

Lo rivedo dopo tre mesi, a fine Febbraio 2006: 
Ho appena fatto le analisi e la glicemia è a 150. Per il resto vanno bene, a parte un po’ di micro albuminuria. Bene come diuresi e come pressione, nonostante dall’ultima visita abbia dimezzato i diuretici. Ho anche ridotto il Tavor come mi avevi detto: per un po’ ho preso quello da 1 mg, poi ora prendo le gocce, 15, che corrispondono a 3/4 di 1 mg. Il dormire va tutto bene. Ma per quanto riguarda certi momenti della giornata mi sento un po’ teso… va a giorni… Sono ancora dimagrito, ora a 63 chili, l’ultima volta ero a 68. Un’altra cosa che ho notato… come ti avevo detto il caffè non mi piace e non lo posso prendere, perché mi dà tremori e non lo digerisco. Ma in quest’ultimo periodo mangio molte caramelle al caffè e bevo il decaffeinato, cosa che in vita mia non avevo mai fatto e tutto questo mi attira! Ora mi andrebbe anche di bere il caffè… vero! Come sonno dormo bene, mi addormento quasi subito, pur avendo molto ridotto il Tavor. Anche il mio medico mi ha detto: ‘Non ti ho mai visto così bene!’ E in effetti mi sento meglio, sono come vedi anche più colorito e dimagrito… anche se l’umore non è proprio al massimo in questi mesi… non so…

Mi rendo conto che il rimedio ha effettivamente agito ma non sono del tutto soddisfatto. Credo di trovarmi molto vicino al suo rimedio ottimale, per quanto si possa conoscere, e chiedo al programma di mostrarmi i rimedi delle Apocynaceae presenti nel suo studio repertoriale.

Mi colpisce Strophanthus, proprio perché rimedio ‘cardiaco’ per eccellenza, quando invece Apocynum ha un tropismo d’organo più renale. Osservo anche con soddisfazione che anche Strophanthus, come Apocynum, ‘copre’ il problema iperglicemico.

Prescrivo quindi Strophanthus LM3 e gli consiglio di ridurre altri farmaci: Zyloric 1/2 compressa al giorno, Lasitone interrompere e Lasix (25 mg) sempre e solo a giorni alterni; Tavor (1mg) 1/2 compressa; Glibomet una compressa due volte al giorno anziché tre volte.

QUINTA VISITA

La visita successiva è prevista dopo due mesi, ma dieci giorni dopo quest’ultima mi telefona con una certa preoccupazione mista a soddisfazione, poiché dopo tanti anni e per la prima volta ha notato un brusco calo della pressione arteriosa. Lo visito urgentemente poco dopo questa telefonata e noto il calo pressorio, per cui consiglio di dimezzare l’Enapren, nonché di assumere Strophanthus a giorni alterni.

Così poi mi riferisce circa due mesi dopo, durante la visita programmata: 
Mi era calata la pressione in modo vertiginoso, dopo appena dieci giorni di Strophanthus. Allora ho fatto come mi hai detto ed è sempre andato tutto bene da allora. Devi anche sapere che ho ripreso dopo venti anni il caffè, perché ne sentivo il bisogno! E non mi è successo… NIENTE! L’ho anche ripreso due altre volte… poi mangio caramelle al caffè, cioccolatini al caffè, bevo Coca cola e va tutto bene, prima solo l’odore mi dava tremori, non riuscivo a farmi la barba… ma ci vado con cautela, prendo anche il decaffeinato. Sai che in quei giorni di pressione bassa mi girava un po’ la testa? Ma niente di preoccupante, lavoravo comunque… La pressione la misuro tutti i giorni, stamattina era 130/70 ed è sempre stata più o meno su questi valori. E non sto male, anzi, direi che non mi sono mai sentito così bene! Anche la glicemia va sempre bene, pur avendo ridotto il Glibomet: la mattina è sempre sui 140-150, prima non scendeva mai sotto i 200! E sto sempre bene come peso, ora mi sono assestato sui 63 chili. Dormo BENE, SI’! Ora ho proprio il sonno giusto, dormo! I sogni? No, niente di strano… l’ultima volta ho sognato che andavo a lavorare con l’accappatoio, per fare prima!

Vista la sua maggiore disponibilità al dialogo e per scoprire nuovi aspetti del rimedio, gli chiedo se può dirmi qualcosa della sua infanzia: 
Rispetto a quand’ero bambino… diciamo che adesso sono più calmo, tranquillo. Prima ero più tendente al nervosismo. Per le solite cose, per il traffico per esempio. Poi mi arrabbiavo per lo studio, se qualcosa non andava bene. Ma non ero più incazzoso degli altri. Ho sempre avuto tanti amici, quello sì. Direi che ero… normale! Eravamo un gruppetto di due o tre persone, non avevo tanto l’amico del cuore. Avevo quei due amici che ho ancora adesso. Anche da ragazzo avevo l’hobby delle auto, e poi ho lavorato in quella concessionaria per dodici anni! Mi piaceva anche andare in montagna, più che al mare, anche perché qui al mare ci siamo già. E poi camminare e vedere tanti posti. Il sole mi ha sempre dato un po’ fastidio, anche se soffrivo più il freddo, ma il caldo anche… non ero e non sono di quelli che se ne stanno lì stesi a prenderlo. L’acqua mi piace, non ho problemi. E poi non soffro la nave, la barca o la macchina. Da ragazzo andavo a dormire prestissimo, finché sono andato a scuola. Leggevo fumetti e anche dei libri. Questo finché non ho fatto la maturità. Comunque mi svegliavo presto al mattino! Portavo i capelli lunghi e tutte le mattine mi alzavo prima per lavarli.

Misuro la pressione arteriosa: 130/70. Lo osservo anche molto più colorito, con la scomparsa di qualsiasi edema. Consiglio di continuare il rimedio sempre a giorni alterni e di ridurre ulteriormente l’antipertensivo. In più, dimezzare il Lasix, sempre a giorni alterni.

VISITE SUCCESSIVE

Nella visita successiva, in Luglio, due mesi dopo l’ultima, m’informa di aver scoperto di sudare molto meno e di soffrire meno il caldo, nonostante la calura torrida dell’estate attuale. La pressione arteriosa va sempre benissimo, con valori della minima che quasi sempre si aggirano sui 65 e così pure la glicemia: sempre 130-140 al mattino; la sera sui 100-120. M’informa che dall’ultima visita il dosaggio giornaliero di Enapren è di 5 mg anziché 20 com’era sempre stato: praticamente 1/4 del precedente. Consiglio di ridurre anche lo Zyloric: 1/2 compressa a giorni alterni. Raccomando sempre il rimedio a giorni alterni.

Nel Settembre successivo, oltre a confermarmi il sostanziale benessere generale, con tutti i parametri pressori, di glicemia ecc. sempre normali mi aggiunge: 
Non sono neanche più stanco la sera, per il lavoro, cosa che prima mi pesava molto! Neanche a Luglio, con quel caldo… E poi c’è una cosa mia, di inconscio o non so, forse… che ora sto molto meglio, fin troppo, e ho paura di stare di nuovo male! Ho anche resistito benissimo al caldo, cosa per me incredibile, e sudando anche molto meno!

Mi decido e gli consiglio di eliminare completamente il diuretico. Per riassumere, ora la sua terapia è così composta:

  • Strophanthus LM3 a giorni alterni;
  • Enapren 5 mg, una compressa/die;
  • Glibomet, una compressa due volte al giorno;
  • Zyloric, 1/2 compressa a giorni alterni.

L’ho seguito sempre da allora (ora scrivo nel 2015), visitandolo ogni quattro o cinque mesi. Siamo sempre in contatto anche al momento attuale. Dopo tre mesi da quell’ultima visita ha tolto anche completamente lo Zyloric, dopo aver osservato i valori ematici, tutti sostanzialmente nella norma, a parte la glicemia del mattino, sempre sui 130-140. La pressione arteriosa si è sempre mantenuta stabile, con la minima sempre fra i 60 e i 70, al punto che nel 2010 gli ho consigliato di interrompere completamente l’Enapren antipertensivo e da allora non ne fa più uso. Continua con Strophanthus, che da circa quattro anni assume in diluizione LM5, sempre a giorni alterni.

DISCUSSIONE

Vi sono stati due fattori fondamentali che mi hanno sostenuto nel risolvere il caso: lo studio dal punto di vista omeopatico dei temi della famiglia delle Apocynaceae e l’analisi repertoriale, non solo classica ma anche per gruppo affine di rimedi. Con essa ho potuto evidenziare la presenza di Strophanthus in alcuni sintomi chiave del paziente. Il caso stesso mi ha permesso di affinare le mie conoscenze relative al rimedio e più in generale a questo gruppo di rimedi, poco conosciuti in Omeopatia, che formano il gruppo delle Apocynaceae, fra i quali: Apocynum androsemifolium, Apocynum cannabinum, Oleander, Quebracho, Rauwolfia serpentina, Reserpine, Strophanthus hispidus, Strophanthus sarmentosus, Tanghinia velenifera, Vinca minor. Attraverso la letteratura omeopatica e lo studio di diversi casi clinici, ho potuto abbozzare una prima ipotesi delle dinamiche generali di questi rimedi, fra le quali:

1. L’importanza in queste persone del senso della bellezza e dell’eleganza.
2. La riservatezza assoluta e la scarsa consapevolezza di sé.
3. La vessazione e la rabbia interiore.
4. L’agitazione e l’alternanza fra rabbia e pentimento, o eccitabilità e tristezza.
5. Il senso di vuoto interiore.
6. La stanchezza cronica, lo stato anemico persistente.
7. La forte azione sull’apparato digerente: la nausea e il vomito estremi.
8. Il tropismo cardio circolatorio.
9. Il tropismo respiratorio.
10. Le alterazioni del metabolismo e la loro azione nella insufficienza renale acuta e cronica.
11. Il tropismo cutaneo e mucoso.

CONCLUSIONI

Da ormai molti anni la personale strategia di studio della Materia Medica Omeopatica è prevalentemente rivolta, oltre che alla letteratura storica, comprendente i vari provings effettuati, alla casistica clinica, dalla quale attingo la vera esperienza del rimedio e l’ipotesi per la costruzione di uno studio dinamico dello stesso. La sperimentazione pura mantiene sempre, a mio parere, una immensa importanza, ma rimane sterile se non è suffragata dalla conferma clinica. In più, lo studio dei rimedi per gruppi affini (botanici, zoologici, minerali, tossicologici ecc) mi fornisce un aiuto fondamentale per la loro comprensione profonda.

MATERIA MEDICA DI STROPHANTUS HISPIDUS

TEMI

Riservatezza – Poca coscienza di sé

Molto chiusi e riservati: come gli altri rimedi della famiglia danno l’impressione di non rivelare mai molto di sé, poiché loro stessi non hanno una grande consapevolezza di sé.

Eccitabilità

Sono comunque molto eccitabili e tendono a trattenere le loro impressioni interiormente. Dolci, garbati, ossequiosi. Cercano di andare d’accordo con tutti, come avessero il timore di litigare. Molta paura di essere giudicati dagli altri.

Responsabilità

Grandi lavoratori e molto responsabili, si preoccupano molto per il benessere della famiglia.

Ipocondriasi

Molto impressionati dalle malattie, ipocondriaci. Ansia da anticipazione. Una certa sensibilità, anche fisica, agli interventi chirurgici (da verificare ulteriormente nella clinica).

Estetica

Il senso estetico, la cura di sé è presente anche in questo rimedio: “Portavo i capelli lunghi e tutte le mattine mi alzavo prima per lavarli.”

ORGANOTROPISMO

Nella Materia Medica è segnalata una certa sensazione di fluttuazione, di essere sollevati durante il sonno. Come anche una predisposizione all’alcolismo.

Una certa alternanza si può notare nei sintomi fisici.

Temperatura

A differenza delle altre Apocynaceae, in questo rimedio è stata notata una certa sensibilità al caldo, al sole diretto, per cui sudano anche molto.

Alimenti

Aggravati dall’alcol, dal tabacco e dal caffè, che desidererebbero.

Desiderio di cibi salati: pasta, pane, salumi, formaggi.

Frequenti problemi metabolici: iperglicemia, diabete, iperuricemia, albuminuria.

Tendenza all’obesità. Anemia, emaciazione.

Problemi endocrini: gozzo con possibile esoftalmo.

Apparato cardio vascolare

Rimedio tipicamente ‘cardiaco’, con frequenti storie di vizi valvolari, dilatazioni atrio ventricolari o altre irregolarità cardiache.

Frequente l’ipertensione e lo scompenso cardio circolatorio, che si evidenzia tipicamente con gli edemi.

Palpitazioni, tachicardie, aritmie frequenti. Edema polmonare.

Stanchezza cronica, accentuata dall’eventuale scompenso cardiaco.

Apparato respiratorio

Difficoltà respiratorie, dovute spesso a ipertensione del piccolo circolo.

Asma cardiaca.

Apparato digerente

Tropismo spiccato anche per l’apparato gastrointestinale.

Gonfiori addominali che evolvono spesso in ascite. Epato e splenomegalie.

Anche in questo rimedio, come nelle altre Apocynaceae, la nausea e il vomito sono frequenti già in giovane età, come primi sintomi di scompenso.

Cefalee lancinanti, a fitte, più frequenti alle tempie, a volte accompagnante o seguite da diplopia.

Pelle

Sudorazione abbondante o al contrario pelle molto secca.

Storie di orticarie, molto pruriginose.

BIBLIOGRAFIA

MacRepertory versione 8.5.2.10 Professional, Synergy Homeopathic. Reference Works, versione 4.5.3.4 Professional, Synergy Homeopathic, per la consultazione dei i testi classici che descrivono il rimedio, fra i quali, fra i classici:

Allen’s Handbook
Blackwood’s Heart
Blackwood’s Manual
Boenninghausen’s Repertory
Boericke’s Materia Medica
Boger’s Synoptic
Choudhuri’s Study of MM
Clarke’s Dictionary
Clarke’s Heart & Arteries
Dewey’s Practical
Fyfe’s Modern MM
Hale’s Heart
Hansen’s Textbook of MM
Huge’s Cyclopedia
Lippe’s Key Notes Red Line
Petersen’s Therapeutics
Phatak’s Concise MM
Pierce Plain Talks

Fra i moderni:
Murphy’s Nature MM
Vermeulen’s Concordant II
Vermeulen’s Synoptic II

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