Il nosode omeopatico Pyrogenium: descrizione e clinica

Pubblicato il 31/10/2018

Categorie: Casi Clinici

Autori: Gustavo Dominici

Fonte: Il Medico Omeopata - Rivista

Il nosode omeopatico Pyrogenium: descrizione e clinica

Seguendo il criterio di similitudine è lecito ipotizzare che le sostanze più disgustose possano fornirci le migliori medicine per curare i peggiori casi.

Pensiamo alla scarificazione dell'ulcera sifilitica, al tessuto tubercolare o ai numerosi veleni di animali non proprio gentili di cui usufruiamo giornalmente. Fra questi stupefacenti rimedi occupa un posto elettivo Pyrogenium. Cosa si può pensare di peggio della carne putrefatta? Quindi, cosa può esserci più utile in situazioni "in via di putrefazione"? I dipinti di Hieronymus Bosch rappresentano al meglio questa incipiente degenerazione dell'organismo.

Storia e caratteristiche principali

Il Dr. John Drysdale di Liverpool nel 1875 ebbe la geniale idea di prendere della carne di manzo e lasciarla decomporre al sole per due settimane, più precisamente: "Egli mise della carne di manzo tagliuzzata in acqua e la lasciò decomporre. Da questa carne marcia, brulicante di vita batterica, furono fatti Pyrogenium e le sue diluizioni." Quasi contemporaneamente negli USA il Dr Swan preparò un rimedio simile partendo da pus settico e il Dr. Sherbino lo sperimentò alle potenze più alte. James Compton Burnett scrisse una monografia sulla sua esperienza nell'uso di Pyrogenium nei casi di tifo. Swan, H.C. Allen, Clarke ed altri medici omeopatici ci hanno lasciato le loro esperienze derivate dal suo uso. Shedd preparò il nosode Sepsin, la cui patogenesi è molto simile a quella di Pyrogenium.

C. M. Boger scrive: "Con Pyrogenium è possibile risolvere direttamente casi che precedentemente erano curati in modo tortuoso e parziale con Eupatorium, Arnica e Rhus toxicodendron, o Arsenicum, trattando prima un gruppo di sintomi e poi un altro. La sua patogenesi somiglia alle caratteristiche combinate di questi rimedi e produce un dolore alle ossa come se volessero rompersi, dolore contusivo delle carni e agitazione; rappresenta una infezione del sangue in cui il polso diventa sproporzionatamente accelerato rispetto alla temperatura o alla gravità degli altri sintomi. Il cuore sembra percepire l'urto dell'attacco e la sua attività è notevolmente aumentata.

Pyrogenium è un rimedio di tutti gli stati settici in cui il sangue è fortemento interessato, il cuore diventa debole e c'è prostrazione muscolare. Come Baptisia, alla quale somiglia notevolmente, è caratterizzato da un terribile odore di tutte le secrezioni ed esalazioni del corpo: il respiro, il sudore, il vomito, le mestruazioni, le feci, la diarrea e le altre escrezioni sono caratterizzate da un odore di carogna. Una caratteristica ulteriore è l'intensa dolenzia del corpo, consequenza della quale è la sensazione che il letto sul quale giace sia duro e scomodo. Debbono muoversi costantemente in cerca di un luogo più soffice e di una posizione più confortevole."

Questa breve descrizione ci da' un'idea di Pyrogenium e dei rimedi ad esso correlati, dai quali differenziarlo.

Uso Clinico

Per dare un'immagine sintetica ed utile di ciò che ho appreso dai testi e ho riscontrato nella clinica posso aggiungere che solo Baptisia ha un tale abbattimento; solo Rhus ha questa agitazione; solo Arnica si sente così ammaccato e sente il letto così scomodo; solo Nux ha tali brividi senza possibilità di riscaldarsi; solo Aconitum è così spaventato dalle sue condizioni.

Certamente non incontreremo spesso situazione settiche e febbri tifoidi dove Pyrogenium era usato dai nostri predecessori, ma ci capiterà senz'altro qualche sindrome influenzale difficile da risolvere o piccoli interventi chirurgici, in particolare del cavo orale, dove non sono stati usati antibiotici ed il paziente è caduto in uno stato che minaccia la setticemia.

In ogni caso, anche se i sintomi talvolta possono non sembrare particolarmente gravi, quello che secondo me distingue tali casi e ci fa scegliere Pyrogenium è il lamento singolare espresso dal paziente, quasi un'invocazione, che ci vuole far capire che il suo stato è grave; spesso ci dice: "Dottore, io mi sento veramente male!". E' come se percepisse che qualcosa di profondo sta avvenendo, qualcosa che potrebbe essere pericoloso per la sua vita. Non credo che tale sensazione sia semplicemente attribuibile all'impressionabilità del soggetto, in quanto l'ho ritrovata in persone che in altre situazioni avevano mostrato calma e fiducia.

Quando Pyrogenium è ben indicato è capace di risolvere situazioni veramente difficili con una velocità che lascia sbalorditi. Ho preso in considerazione Pyrogenium come rimedio e l'ho inserito nel mio armamentario da molti anni. L'ho utilizzato in numerosi casi acuti, quasi mai trascritti. Fra questi ne ho recuperati alcuni di cui l'ultimo che descrivo riassume la potenza del rimedio quando ben usato e ci regala una traccia della sua essenza attraverso un sogno del paziente.

 

Caso N° 1

Uomo di 50 anni - INFLUENZA - Gennaio 1994

E' un paziente in cura per Morbo di Crohn da vari anni, soggetto a ricadute improvvvise e violente. Soffre anche di gastrite e crisi vertiginose. Mi cerca telefonicamente raccontandomi di essersi ammalato bruscamente e di avere catarro acquoso dal naso, temperatura a 37.6°C e di sentirsi molto male. Inoltre:

- Ho tosse con dolore al petto e alla testa;
- Ho dolore a tutti i muscoli, alla schiena, alle ossa, come se mi avessero bastonato;
- Non posso stare fermo e non posso nemmeno muovermi: "Tutta la notte mi sono girato nel letto, senza riuscire a stare fermo!".

Mi sembra una normale forma influenzale, non rilevo segni di pericolosità.

Penso ad Eupatorium, ma l'intensa inquietudine e l'agitazione fisica mi fanno propendere per Rhus, che prescrivo alla 30CH, dinamizzato ed in plus, ogni 3 ore circa.

Nella mia mente catalogo il caso come di facile soluzione.

Dopo 48 ore, invece, mi chiama sua moglie chiedendomi di andare a visitarlo a casa perché si sente così male da volersi ricoverare. Vado.

Il paziente è prostrato, quasi incapace a parlare, molto pallido e sudato. Non ha la forza di comunicarmi nulla, solo dice continuamente: "Mi sento tanto male! Fate qualcosa".

Non sono più così tranquillo, affatto!

Lo visito con cura, la temperatura è di 38.5°C, il polso è debole e lento, i dolori persistono e si manifestano per lo più di notte, nulla al torace, ma ciò che prevale su tutto è la condizione di totale sconfitta, come se avesse rinunciato a combattere, una resa senza condizioni.

Avevo letto, non ricordo bene dove, che Pyrogenium era un misto di Rhus, Arnica ed Aconitum e che era molto indicato per le influenze. Lo prescrivo alla 200K, mezza dose in acqua, dinamizzato, un sorso ogni 4 ore circa.

Passò una notte completamente insonne, con agitazione fisica notevole; al mattino seguente era scomparsa la febbre, i dolori e tutti gli altri sintomi. In tre giorni recuperò completamente tutte le forze. Una reazione sbalorditiva per intensità e velocità.

 

Caso N° 2

Donna di 35 anni - SINDROME VIRALE - Marzo 1995

Paziente curata per esiti di carcinoma del seno asportato ed effetti collaterali di chemioterapia. La consultazione è telefonica, vive in una differente città.

Mi comunica di avere un mal di testa molto forte, quasi insopportabile; la temperatura è di 37.5°C. Inoltre ha un fastidio in gola con un costante senso di soffocamente che le da' la sensazione di "fiato corto". Così lei avrebbe terminato il racconto dei suoi sintomi, ma io sono in alto mare, senza l'idea di una prescrizione efficace. Così insisto e mi dice:

- Ho anche male alle ossa e "ai reni".
- Poi tutta la notte sono stata completamente insonne e agitata nel letto, non riuscivo a trovare una posizione.

Probabilmente l'importanza che la paziente dava al sintomo "fiato corto" ed al mal di testa invalidante le faceva dimenticare il resto della sintomatologia. La prescrizione di Pyrogenium 30CH invece di Rhus come prima scelta, fu dovuta al fatto che la paziente è soggetta a malattie gravemente degenerative, e magari fu dovuta anche... a non so che! Il miglioramento fu molto veloce e la guarigione totale.

 

Caso N° 3

Uomo di 45 anni - SINDROME VIRALE - Marzo 1995 Anche questa è una consultazione esclusivamente telefonica.

Il paziente è in cura per gastrite cronica. E' cieco dalla nascita con familiarità di gravi malformazioni retiniche. Tratti paranoidi della personalità. Al momento la sue condizioni di salute sono buone.

Mi cerca telefonicamente e subito mi comunica con tono drammatico:

- "Sto malissimo!".
- Ho la temperatura a 39°C ed oltre, che è comparsa bruscamente.
- Sento tutto il torace dolente.
- Nota: la sua voce è arrochita.
- Ho un'insonnia totale ed una grande agitazione.
- Qualsiasi parte del mio corpo a contatto col letto diventa dolente.

Prescrivo Rhus, senza alcun risultato.

Il giorno dopo la sintomatologia è rimasta assolutamente invariata, mentre la sua invocazione "Sto malissimo, fai qualcosa!" è diventata più disperata.

Prescrivo Pyrogenium 200K, che è la potenza che preferisco usare, ma sua moglie riesce a trovarlo solo alla 30CH. Migliorò subito!

Dopo 48 ore rimaneva un dolore all'occipite di cui non era nemmeno riuscito a parlarmi, che scomparve successivamente.

 

Caso N° 4

Uomo di 46 anni - SETTICEMIA DA ESTRAZIONE DENTARIA SETTICA - Settembre 2001

Il paziente viene sporadicamente a visita, senza essere affetto da patologie particolarmente gravi. Ha subito l'estrazione dell'8° inferiore sinistro. Il dente era gravemente infetto, con radici necrotiche ed era presente un intenso riassorbimento osseo alveolare.

Il paziente rifiuta la copertura antibiotica, pur raccomandata dal dentista.

E' un paziente omeopatico convinto, quasi un fanatico dell'Omeopatia e da oltre 20 anni non assume alcun farmaco. Mi chiede se può non prendere antibiotici, è disposto ad assumersi la sua parte di responsabilità. Gli dico che possiamo, purchè mi tenga informato al manifestarsi di qualsiasi disturbo.

Mi telefona nel pomeriggio, dopo l'estrazione, comunicandomi che non ha alcun dolore locale, né gonfiore, né febbre, ed aggiunge:

- Mi sento tutto rotto, come se mi avessero bastonato.

Prescrivo ARNICA MONTANA 30 CH ogni 3 h. circa, tranquillo del risultato.

Mi richiama il mattino seguente dicendomi che sta veramente male.

- La sera stessa a letto ho iniziato a sentire dei brividi intensi e subito è salita la temperatura, fino a 39°C ed oltre.
- La notte mi sono continuamente agitato nel letto, con dolori dappertutto in particolar modo al bacino e lombo-sacrali, che mi costringevano a girarmi e rigirarmi.
- Ho trascorso una notte terribile!

Considerando l'estrazione settica prospetto una batteriemia e quindi una situazione pericolosa.

Senza esitazione prescrivo PYROGENIUM 200K, pochi globuli subito a secco in bocca e poi ancora pochi globuli in acqua, dinamizzazione ed un sorso ogni 3 h. circa.

Il paziente assunse solamente i pochi globuli in bocca, senza la soluzione, perché si sentì meglio molto velocemente, tanto da lavorare fino a tarda serata, oramai senza più febbre, "Mi sentivo solo un po' rotto dappertutto". La notte seguente andò decisamente meglio della precedente, anche se con risvegli bruschi dovuti a sogni intensi e sgradevoli.

Il mattino seguente ebbe dolori addominali intensi seguiti da una scarica di diarrea, inoltre un dolore nevralgico in zona temporale sinistra, non forte, ma persistente per giorni. Poi più nulla.

Mi racconta uno di quei sogni: "Ho sognato che c'era un gran movimento con un trasporto di carni tramite camion. Queste carni venivano caricate su casse ermetiche, ma io pensavo che così non si sarebbero conservate e sarebbero andate a male".

Quale migliore descrizione di ciò che stava accadendo dentro di lui!

Un sintomo patogenetico suscitato dal rimedio o semplicemente una percezione cenestesica profonda rappresentata perfettamente dalla sua psiche? O, perché no, entrambe le cose insieme?!

Comunque il paziente subì altre tre estrazioni, a distanza di sette giorni l'una dall'altra, tutte settiche. Non solo non prese mai antibiotici, ma non ripetè mai nemmeno Pyrogenium, da me raccomandato non appena si fosse verificato un brivido o un disturbo simile ai precedenti, seguito o meno da febbre.

Conclusioni

Queste alcune delle mie Storie con la carne putrefatta, innalzata al rango di stupefacente rimedio dal genio hahnemanniano. Vorrei che ogni lettore tenesse presente la possibilità del suo uso, rammentando che situazioni molto complesse e compromesse possono essere risolte con velocità incredibile, purchè si abbia l'audacia di usufruire del peggio di cui disponiamo, cioé del meglio.

Ho sognato che c'era un gran movimento con un trasporto di carni tramite camion. Queste carni venivano caricate su casse ermetiche, ma io pensavo che così non si sarebbero conservate e sarebbero andate a male.

 

Bibliografia

1. John Henry Clarke - Dizionario di farmacologia Omeopatica clinica - III tomo - Nuova Ipsa Editore, 1999.
2. C. M. Boger - Baptisia - Pyrogenium - Ed. Homoeopathic Heritage - 1987, Pagg. 83-86.
3. E. P. Anshutz - New, Old and Forgotten Remedies - B. Jain Pub. - 1989 (Pyrogenium pag. 349; Sepsin pagg. 357-366).
4. Margaret Tyler - Quadri di rimedi omeopatici - Salus Infirmorum.
5. Homeopathy Online: Materia Medica - Pyrogenium by Ian Townsend - lyghtforce.com/HomeopathyOnline/issue3/matmed.html ( Nota: in questo sito, che ho utilizzato in particolar modo per la storia del rimedio, potete trovare ben 16 casi clinici oltre ad un approfondito e particolareggiato studio).
6. Particolari di dipinti di Hieronymus Bosch - public.rz.uni.duesseldorf.de/wagnerra/bosch e morpheusint.com/core/artists/Bosch/gardenPST

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