L'Omeopatia negli ambulatori degli ospedali spagnoli

Pubblicato il 27/05/2011

Categorie: Attualità

Autori: Nunzio Chiaramida

Fonte: Il Granulo

L'Omeopatia negli ambulatori degli ospedali spagnoli

Il nostro fiuto di cercatori della diffusione dell'omeopatia nei diversi paesi ci ha spinto stavolta verso la Spagna, dove essa ha una lunga storia alle spalle. Così come per la Francia grazie al dott. De Guidi l'omeopatia fu introdotta in Spagna nel 1829 da un altro italiano il dott.Cosimo Maria De Horatiis. Un forte impulso alla sua divulgazione venne anche da un commerciante spagnolo Iriarte de Cadiz che, entusiasta dell'omeopatia, si recò a Kothen per conoscere personalmente Hahnemann, il quale lo indirizzò alle cure del sopra menzionato dott. De Guidi a Lione: da questi suoi viaggi ritornò in Spagna con numerosi libri d'omeopatia che regalò ai medici spagnoli.

Nel 1831 un gruppo di medici spagnoli, stimolato dagli stupefacenti successi dell'omeopatia nell'affrontare l'epidemia di colera che imperversava in Europa, si trasferì in Germania per approfondire lo studio del metodo. Il dott. Prudenzio Querol fu il primo spagnolo a praticare l'omeopatia in Spagna nel 1833; il dott. Lopez Pinciano fu il primo a tradurre l'Organon, testo fondamentale di Hahnemann, nel 1835. I primi passi dell'omeopatia in Spagna furono ostacolati dalla guerra civile dei sette anni, terminata nel 1840.

In seguito essa si diffuse in tutta la Spagna grazie all'opera di validi medici come il dott. José Nunez, marchese di Nunez, al quale si deve la scoperta del medicamento omeopatico Tarentula hìspanìca, ottenuto dal ragno appartenente al genere delle tarantole. Il dott. Nunez fondò la Società Homeopatica Madritena alla quale, nel 1850, per ordine reale, fu concessa una cattedra e una clinica per l'insegnamento della metodologia omeopatica. Il dott.Nunez fu anche medico della regina Isabella II e dell'infante Sebastian. Madrid fu dunque il centro principale per la diffusione dell'omeopatia fino al 1890 quando gli omeopati della Catalogna, sotto la guida del dott. Sanllehy,fondarono l'Accademia Omeopatica di Barcellona.

Da allora anche Barcellona divenne un centro omeopatico fondamentale di riferimento. Tre congressi omeopatici si svolsero in Spagna durante il 20° secolo prima della guerra civile spagnola: il Congresso Internazionale di Barcellona nel 1924, il 1° Congresso Nazionale d'omeopatia di Madrid nel 1929 ed il 7° Congresso Internazionale della Liga Medicorum Homoeopatica Internationalis (LMHI) nel 1933, di nuovo a Madrid. La guerra civile determinò una battuta d'arresto dello sviluppo omeopatico spagnolo: in quegli anni bui e violenti l'Ospedale del Bambino Gesù di Barcellona, sorto nel 1892 come ospedale omeopatico, fu preso d'assalto dai rivoluzionari che provocarono enormi danni né si trattennero dal gettare dalla finestra della sala degli ambulatori un busto di Hahnemann.

Anni dopo, a Tiana, nella giurisdizione di Barcellona, in rievocazione e riparazione dell'episodio, sarà eretta una statua commemorativa di Hahnemann. Non si può non menzionare l'Ospedale Omeopatico di San José a Madrid, nato come ospedale omeopatico nel 1878 grazie agli sforzi della Società Homeopatica Madrilena e del dott. Nunez. La nascita dell'Ospedale Omeopatico San José si deve anche alla guarigione della regina Isabella di Castiglia, affetta da una forma di dermatite alla mano sinistra talmente grave da costringerla ad indossare sempre un guanto di colore verde.

A causa di tale persistente patologia la regina era stata visitata e curata da illustri dermatologi non solo in Spagna ma anche a Roma, Parigi, Berlino, Vienna senza ottenere alcun risultato finché una delle sue cameriere le consigliò di consultare un omeopata, proprio il dott. Nunez di Madrid. Nunez, visitata la regina, osservata la sua mano e le caratteristiche secrezioni non ebbe dubbio trattarsi di un caso che poteva essere guarito da un medicamento omeopatico che si ricava dalla mina delle matite: Graphites. Grazie a tale medicamento la regina guarì completamente in circa tre mesi e, per riconoscenza, chiese al dott. Nunez come sdebitarsi. Il dott. Nunez non volle niente per sé ma chiese alla regina di far costruire un ospedale per i bambini poveri di Madrid.

La regina fece costruire l'ospedale omeopatico e regalò a Nunez una cassettina in oro tempestata di diamanti, topazi, rubini contenente delle boccette di vetro per conservare i rimedi omeopatici. Si narra che a chi ammirasse la cassettina il dott. Nunez rispondesse sempre: "Questo non e nulla, i veri diamanti sono i granuli che guariscono e che meritano tutto il nostro rispetto: queste sono le vere pietre preziose!". Al di là di questi graziosi aneddoti, ben più importante è che, in occasione del 125° anniversario dalla posa della prima pietra, l'Ospedale Omeopatico di San José è stato riconosciuto con decreto del 30/01/1997 monumento storico e patrimonio artistico nazionale e sottoposto ad opere di restauro.

Vi è attivo tuttora un ambulatorio omeopatico; anche altre parti sottoposte a restauro saranno utilizzate per attività omeopatiche. L'altro ospedale storico è il già citato Bambino Gesù di Barcellona, nato come ospedale omeopatico nel 1892 per assistere i bambini malati figli di lavoratori poveri: tuttora vi è attivo un dipartimento di omeopatia per l'assistenza omeopatica ambulatoriale.

Questi avvenimenti testimoniano il fermento che ha animato la ripresa della diffusione dell'omeopatia in Spagna negli anni più recenti. Nel 1990 si è tenuto il congresso internazionale della LMHI a Barcellona. Nel 1996 è stata fondata la Sociedad Espanola de Medicina Homeopatica con l'obiettivo di raggiungere il riconoscimento ufficiale dell'omeopatia, scopo condiviso dall'Ordine dei Medici della Catalogna e da altri Ordini dei Medici spagnoli che vogliono rendere ufficiale la pratica dell'omeopatia e garantire che sia svolta solo da medici.

Esiste anche l'Asociation Homeopatica de Homeopatas Unicistas, riconosciuta dall'European Commettee for Homeopathy, sorta per garantire la diffusione dell'omeopatia classica. Attualmente in Spagna operano circa 1000 omeopati. I rimedi omeopatici si vendono solo in farmacia. Le Università di Siviglia, Barcellona, Valladolid, Bilbao e Malaga organizzano master postlaurea in medicina omeopatica.

In conclusione: la rapida modernizzazione del paese realizzatasi negli ultimi venti anni ha, dunque, coinvolto anche l'omeopatia spagnola che, nel solco di un'antica tradizione, si sta sempre più rapidamente diffondendo nel Paese.


Bibliografia
:
Ortega P.S. - Introduzione alla Medicina Omeopatica - IPSA Ed., Palermo
Schmidt P. - Quaderni di Omeopatia. Volume 5 - EDIUM, Milano

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