Il Proving in Omeopatia da Hahnemann ad oggi: evoluzione o perdita?

Pubblicato il 19/11/2015

Categorie: Ricerca Omeopatica

Autori: Gustavo Dominici

Fonte: Il Medico Omeopata - Rivista

Il Proving in Omeopatia da Hahnemann ad oggi: evoluzione o perdita?

Come è cambiato il modo di fare Provings da Hahnemann fino ad oggi in Omeopatia

Dal 1812 al 1822 Hahnemann era a Lipsia, i suoi allievi crearono l'Associazione dei Prover.

Fu un periodo molto proficuo per la sperimentazione omeopatica. Un gruppo di giovani appassionati sperimentarono su se stessi da alcuni a 40 rimedi ciascuno, catturati dalla nuova scienza e dal fervore della scoperta.

La passione era il loro denominatore comune, non certo la salute, spesso erano malaticci, a volte in modo serio. Si incontravano fra loro e con il maestro, concentrati su come migliorarsi: Si davano vicendevolmente rimedi da sperimentare e si sforzavano, aiutandosi l'un l'altro, di trovare l'espressione più adatta per descrivere la sensazione provata. Hahnemann vegliava su di loro, ne apprezzava qualcuno, meno altri, li lodava, incoraggiava, rimproverava. E, per essere sicuro della fondatezza del risultato, quasi sempre risperimentava su di sé le sostanze, verificando di persona i sintomi. Non solo, teneva sempre separati i sintomi di ogni allievo, consapevole del rischio che le caratteristiche individuali alterassero la sintomatologia della sostanza sperimentata.

Di alcuni non aveva affatto fiducia e non esitava a biasimarli: Questo modo di fare sperimentazione non ha nessun valore, le espressioni sono molto negligenti, laconiche e vaghe.1 Non c'erano placebo né doppio cieco. Sul lavoro di queste persone si è costruita l'Omeopatia. I loro risultati sono attuali. Altri dopo di loro hanno sperimentato con successo, uno su tutti Hering, con la stessa passione e con lo stesso scrupolo, oltrechè con gli stessi limiti. I tempi sono cambiati, le metodiche di ricerca si sono evolute, ma i risultati non sono stati mai più gli stessi. Al recente Congresso LMHI di Parigi del Luglio scorso sono stati presentati 12 lavori riguardanti il proving. All'interno di questo numero trovate il mio contributo, alcune conclusioni circa l'evoluzione del metodo attraverso 4 proving, fra cui Streptococcinum, già pubblicato.2

Il Dr Ashley Ross, in particolare, docente dell'Università di Durban in Sudafrica e responsabile LMHI per il Proving, ha presentato un lavoro interessante che pubblicheremo a breve. Si è discusso di come armonizzare le linee guida del proving fra LMHI ed ECH, lavoro già molto avanzato, con ottimi risultati. Bene, molto bene. Ma manca qualcosa. Qualcosa di molto semplice e contemporaneamente sostanziale. Abbiamo a disposizione prover più sani, si utilizzano metodiche di controllo efficaci, eppure il risultato non è facilmente applicabile alla pratica clinica. Questa mole di lavoro non regge il paragone con la grande impresa di Hahnemann e dei suoi invasati seguaci.

Possiamo semplicemente concludere che ciò accade perché non c'è più Hahnemann con il suo carisma: vero, ma anche un alibi. Elenchiamo alcune possibili cause:

1. Le motivazioni dei partecipanti sono spesso scadenti, limitate alla semplice curiosità e facilmente travolte, durante il proving, dai problemi della complessa vita quotidiana.

2. Altri sperimentatori, più profondamente disponibili, non sanno con precisione cosa fare e come farlo, iniziano ad osservarsi e scrivono sintomi più appartenenti a se stessi che al rimedio, falsando il risultato finale.

3. I supervisori conoscono poco i loro prover e non li incontrano fisicamente, comunicano via mail, al telefono o, al massimo, in video. (Di questi tempi si comunica tanto e non ci si guarda mai!)

E, infine, siamo tutti ben lontani dalla passione romantica, così presi da un pragmatismo spesso di facciata. Tutto comprensibile, siamo figli del nostro tempo. Ciò nonostante la volontà di ottenere risultati di livello può modificare l'approccio al proving, selezionando un numero di partecipanti probabilmente minore, ma di maggiore qualità. Solo recuperando le motivazioni e la passione di quel tempo riusciremo a riprendere il filo perduto e contribuire ad ampliare la Materia Medica. Anche senza Hahnemann.

Bibliografia

1. Fontebuoni, A. – PRIMI PROVER, EROI ROMANTICI. La vera storia delle prime sperimentazioni omeopatiche – Il Medico Omeopata, n. 25, pag. 22-24, FIAMO, Aprile 2004

2. G. Dominici, F. Allegri, M. C. Andreotti, R. Calieri, I. Mariani, E. Tonini, R. Pomposelli – Streptococcinum. Proving 2012 della Scuola di Verona – n. 52, pag. 24-33

Prodotto Consigliato

Lo trovi anche in: Filosofia Omeopatica Ricerca Omeopatica

Pagine: 192, Tipologia: Libro cartaceo, Editore: Salus Infirmorum
Prezzo 8,45 € invece di 13,00 € Sconto 35%
Disponibilità Immediata. Pronto per la spedizione

 

Altri articoli dello stesso autore

Broncopolmonite risolta con terapia omeopatica in paziente con patologie croniche

Lo trovi in: Casi Clinici

Autori: Gustavo Dominici

Episodi acuti polmonari sono eventi molto frequenti. Numerosi pazienti omeopatici si affidano primariamente alle cure della Medicina Omeopatica, perlomeno fino a quando la terapia si dimostra efficace e non si evidenziano pericoli…

Casistica di Lac caninum. Il rapporto esclusivo

Lo trovi in: Casi Clinici

Autori: Gustavo Dominici

Il caso che segue può essere considerato paradigmatico, vista la particolare natura del rimedio, cioè la sua origine dal latte di cagna. È particolarmente interessante l’evoluzione del comportamento del bambino nel rapporto con …

L’omeopatia in un caso di morbo di Crohn complicato da fistola anale

Lo trovi in: Casi Clinici

Autori: Gustavo Dominici

Il termine include la colite ulcerosa e la malattia di Crohn. (…) La malattia di Crohn è una condizione cronica ricorrente, caratterizzata da infiammazione transmurale coinvolgente tutti i segmenti del tratto gastrointestinale da…

Terapia omeopatica in una paziente anziana con malattia degenerativa

Lo trovi in: Casi Clinici

Autori: Gustavo Dominici

Per malattie degenerative intendiamo malattie croniche riguardanti ogni organo o apparato, non a carattere specificamente infiammatorio, che in maniera ingravescente portano ad alterazioni permanenti o atrofia cellulare e…

Casistica di Capsicum annuum. Indolenza, ottundimento, gastralgia

Lo trovi in: Casi Clinici

Autori: Gustavo Dominici

In questo caso è preponderante la perdita delle capacità intellettive, insieme ad un profondo scontento. Il Paziente ha notevole capacità introspettiva, animo delicato, ma estrema difficoltà a mantenersi attivo ed efficiente negl…

L’Omeopatia in pazienti affetti da cancro in trattamento con chemioterapia

Lo trovi in: Casi Clinici

Autori: Gustavo Dominici

La Medicina Omeopatica può essere utilizzata efficacemente in situazioni differenti. Ci sono pazienti che desiderano “curarsi omeopaticamente” ed assumere quindi esclusivamente medicinali omeopatici, con l'eccezione di possi…

Actea racemosa nella cura omeopatica della fibromialgia

Lo trovi in: Casi Clinici

Autori: Gustavo Dominici

Actea racemosa o Cimicifuga è una importante risorsa per l'omeopata nella terapia di molti caratteristici e persistenti dolori. Siano essi comuni dolori reumatici o dolori resistenti ad ogni trattamento convenzionale ed associati …

Un caso di depressione euforica trattata con Opium crudum

Lo trovi in: Casi Clinici

Autori: Gustavo Dominici

Questo che segue è il caso in cui Opium ha una chiara ed inequivocabile azione di rimedio Simillimum. Risalta della Paziente il contrasto fra un'euforia fantasiosa ed immaginifica ed un'inerzia reattiva organica che si esprime in …

Opium crudum in clinica omeopatica pediatrica

Lo trovi in: Casi Clinici

Autori: Gustavo Dominici

È il caso di una bambina di un anno che viene in visita perché ammala continuamente con febbri elevate, soffre di tossi croniche e di una sindrome da malassorbimento di cui non si conosce la causa, con diarree e scarsa crescita. È…

Lentezza, torpore e ottundimento: un caso clinico omeopatico

Lo trovi in: Casi Clinici

Autori: Gustavo Dominici

È il caso di un uomo di 35 anni. È in terapia per emorroidi, sinusite, bronchite e dolori al dorso. PRIMA VISITA - 19 DICEMBRE 1995 È un Paziente di carnagione scura, brevilineo, lento nelle sue reazioni e anche ne…

Disclaimer

Le informazioni contenute in questo articolo sono puramente divulgative. Tutte le eventuali terapie, trattamenti o interventi energetici di qualsiasi natura che qui dovessero essere citati devono essere sottoposti al diretto giudizio di un medico. Niente di ciò che viene descritto in questo articolo deve essere utilizzato dal lettore o da chiunque altro a scopo diagnostico o terapeutico per qualsiasi malattia o condizione fisica. L'Autore e l'Editore non si assumono la responsabilità per eventuali effetti negativi causati dall'uso o dal cattivo uso delle informazioni qui contenute. Nel caso questo articolo fosse, a nostra insaputa, protetto da copyright, su segnalazione, provvederemo subito a rimuoverlo. Questo sito non è da considerarsi una testata giornalistica in quanto non viene aggiornato con una frequenza costante e prestabilita. Gli articoli prodotti da noi sono coperti da copyright e non possono essere copiati senza nostra autorizzazione