Rimedio omeopatico Sulfur, il grande policreste e il grande trascurato

Pubblicato il 25/03/2019

Categorie: Casi Clinici

Autori: Christiane Lhuillier

Fonte: Il Medico Omeopata - Rivista

Rimedio omeopatico Sulfur, il grande policreste e il grande trascurato

PRIMA VISITA

Marina ha nove anni. Si è trasferita ad Amelia con i suoi genitori da un anno circa, venendo da Roma, dove era seguita omeopaticamente da un collega della capitale. Segue i corsi di equitazione con entusiasmo ed appare persino spericolata. Il carattere sembra essere quello di una bambina molto estroversa.

All'inizio dell'autunno la mamma mi chiede un appuntamento per Marina al fine di prevenire i mali di stagione. Durante la visita la mamma sottolinea che il punto debole di Marina sono le prime vie aeree (raffreddori ripetuti e mal di gola). La bambina è cicciotella, ma piuttosto alta per la sua età. Fuori fa freddo ma lei è vestita con una tuta leggera aperta sul collo e con i pantaloni che scendono sui fianchi. Non è ancora la moda di mostrare l'ombelico. Le chiedo se porta i maglioncini a collo alto:

Ah, non me chiedere di mettermi quella roba, ma non vedi dove porto i pantaloni? E si allenta ulteriormente l'elastico dei pantaloni.

Oh, ma che caldo fa qua dentro!

E si sventola come una donna in menopausa.

La madre mi conferma che ha sempre caldo, che non sopporta il contatto con la lana e che le sudano sempre i piedi e la testa. In effetti ha un forte odore acido in testa e pare che abbia lavato i capelli solo il giorno prima.

Fino a tre anni e mezzo Marina ha avuto grandi problemi col sonno, si svegliava anche otto volte per notte e piangeva disperata perché non riusciva a riaddormentarsi. Marina, già abituata alle visite omeopatiche, aggiunge di sua iniziativa:

Spesso a scuola o nel pomeriggio sento gli occhi, anzi le palpebre pesanti.

Chiedo a Marina di parlarmi di sé e di come si sente.

Beh, giusto per te perché me stai simpatica. Me piace cantare.

La mamma annuisce e dice che canta sempre a squarciagola, che è una bambina allegra e sempre molto agitata, con molta fantasia e che a scuola l'hanno definita dal carattere estroverso.

Quando mi arrabbio butto le cose per terra. Ma cosa ti fa arrabbiare?

Quando le cose non mi vengono. Ma quali cose?

Uffa, ma come sei pignola! Ma le cose, le cose che devo fare, i disegni, le cose, le cose!

La mamma aggiunge che è molto intollerante al sole, che la mattina ha l'alito pesante, che è molto solleticosa e che è spesso piena di afte in bocca. La mattina il naso è sempre secco e ci deve mettere dell'acqua. Inoltre si fa i lividi facilmente. Beve molta acqua e il dentista dice che ha un principio di decalcificazione ai denti. Contesto questa diagnosi, i denti sono sanissimi; presentano solo un tipo particolare di pasta dentale di colore tendente al grigio.

Le chiedo di parlarmi dei suoi timori. La mamma alza gli occhi al cielo come per dire "questo è un punto importante". Marina confessa di avere paura dei vampiri e degli scheletri; di guardare sempre sotto il letto anche se sa che non ci possono essere e di sognare spesso i vampiri.

Le chiedo che cosa fa per riuscire a stare nella sua camera da sola:

Beh, cerco di modificare la mia paura; li ho fatti diventare un po' tonti e vestiti male. L'anno prossimo a Carnevale voglio travestirmi da Dracula o da scheletro.

Trovo molto interessante questo espediente da parte di una ragazzina per esorcizzare le sue paure.

La mamma mi dice che Marina è sempre stata curata con Calcarea Carbonica.

Le rispondo che non concordo perché ritengo che sia Sulfur il rimedio più appropriato al momento. Devo dire che non ho neanche repertorizzato, tanto mi sembrava evidente, ma andiamo a controllare sul repertorio di Zanvoort Millenium alla voce:

SULFUR

GENERALITIES: air cold desires - clothing intolerance of - woolen clothing loosening amel - cold tendency to take - dryness of usually - most internal parts heat sensation of - uncovering amel.

MIND: - anger, irascibility over his mistakes - anger, irascibility, temper tantrum easily appeased - anxiety clothing loosen must - anxiety open his dress has to - break things desire to cheerfullness gaiety happiness mirth - concentration difficult while studying, reading - delusions, imagination: beautiful,wonderful: rags are even - delusions, imaginations: grotesque - delusions, imaginations: phantoms frightful - delusions, imaginations: spectres, ghosts etc - audacity - fear vampires.

EYES: - heaviness lids evening. MOUTH: - aphtae - odor offensive.

SLEEP: -waking frequent - falling asleep difficult

La paura dei vampiri, dei fantasmi è peculiare per Sulfur, ma quello che mi ha colpito in Marina è stato il meccanismo di difesa messo in atto. Se li immagina brutti, un po' scemotti e cosi li mette terra terra. Non vi hanno mai detto che quando una persona vi incute timore basta immaginarsela nell'esercizio delle sue funzioni corporali? E poi pensare di mascherarsi proprio da vampiro?

Pensiamo alla Delusions di quello che vestito di stracci si immagina con vesti lussuose e cammina e si porge come se fosse il più elegante di questo mondo.

Con Sulfur Marina passa un inverno senza problemi. L'anno successivo, al primo mal di gola, ripete Sulfur per alcuni giorni con successo. Alcuni mesi dopo, in occasione di un episodio febbrile, Sulfur è di nuovo protagonista e con esito positivo. Nel frattempo l'alito è migliorato, non avverte più pesantezza alle palpebre, non parla più di vampiri (cosi dice sua mamma), non ha più avuto afte e anche l'odore del cuoio capelluto è meno forte.

SECONDA VISITA

Marina ha 12 anni.Continua i suoi corsi di equitazione con buoni risultati quando all'improvviso viene presa dal panico e non vuole più montare a cavallo, anzi ha proprio paura di salire sul cavallo. La cosa è abbastanza incomprensibile perché non è motivata da nessuna caduta. La cavalla che monta è sempre la stessa, Olanda, un bel caso di Thuya Occidentalis che prima o poi vi propinerò. Al momento di salire sul cavallo è presa da un pianto convulso. Sua madre non è presente perché è solita lasciarla tutto il pomeriggio al maneggio.

Faccio accomodare Marina nello studio e chiedo spiegazioni. Lei, in genere così estroversa, è seduta un po' ripiegata su se stessa, e non mi risponde. Ho un bell'insistere ma non cavo un ragno da un buco. Le dico che ne riparleremo magari quando ne avrà voglia. Quando la mamma viene a riprenderla mi dice che recentemente lei si è separata dal marito, che non si è più fatto vivo con Marina e che la bimba sa che suo padre se ne è andato perché innamorato di una donna molto più giovane. La mamma aggiunge che Marina stenta di nuovo ad addormentarsi e che si sveglia varie volte per fare pipì.

Le chiedo se sogna e lei mi risponde che i suoi sogni sono molto personali. Poi sembra pentita di aver risposto bruscamente e aggiunge:

Quando sono in camera mia succedono strane cose e i sogni mi vengono fuori strani; ho proprio la sensazione che i mostri siano lì. Ho sempre paura dei mostri e a volte non riesco a modificarli come voglio io e la paura aumenta.

Si alza, va da sua mamma e mi guarda: Ho tanta paura, domani ti racconto.

Prima di lasciarla partire insisto per sapere il motivo del suo pianto e del suo non voler salire sul cavallo.

Mi sembra che il cavallo all'improvviso diventi sottile sottile da non potermi più reggere e ho l'impressione che di là non c'è niente.

Sulfur le aveva fatto sempre tanto bene, ma prima di prescriverlo nuovamente vado a controllare il Mind di Sulfur, perché mi sembrava di ricordare qualcosa che avesse un'attinenza con il caso e infatti:

DELUSIONS, IMAGINATIONS - Bed not large enough DELUSIONS, IMAGINATIONS - Bed too small to hold him SULFUR 1OOOK

Una monodose, che viene ripetuta a distanza di 2O giorni.

TERZA VISITA

Quando rivedo Marina la mamma mi dice che le cose vanno benino; d'altra parte lo sapevo già perché era ritornata alle sue lezioni di equitazione senza problemi. Marina con un sorriso aggiunge: Lo sai che la mamma mi ha regalato un letto più largo perché in quello più stretto avevo sempre paura di cadere?

Un leggero brivido mi percorre la schiena. Non posso mai fare a meno di meravigliarmi della potenza dell'Omeopatia come se fosse la prima volta.

Ho seguito Marina fino all'età di 14 anni sempre con Sulfur e poi l'ho persa di vista. Recentemente ho saputo che la mamma è stata operata di un cancro alla mammella molto avanzato e che Marina non vive più ad Amelia con la madre, ma è dovuta andare a vivere con suo padre.

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