Cos'è Alumina?

Pubblicato il 10/04/2012

Categorie: Rimedi Omeopatici

Autori: L'Omeopata di LibriOmeopatia.it

Cos'è Alumina?

DENOMINAZIONE E APPARTENENZA
- Nome Latino: Alumina
- Composizione chimica: come tutti gli ossidi è una combinazione di un ossido con un metallo; l'alluminio, essendo un metallo pesante, conferisce alla sostanza degli effetti biologici condivisi da altri metalli pesanti.

DESCRIZIONE: si presenta sotto forma di polvere bianca, priva di odore e di sapore.

DISTRIBUZIONE: in natura è rinvenibile quasi allo stato puro nel corindone, nello zaffiro, nel rubino e in combinazione con i feldspati, la mica, l'argilla e molti altri composti naturali. Per ottenerlo puro, allo stato di idrato gelatinoso, si precipita una soluzione di un sale solubile di alluminio con il carbonato d'ammonio. Si procede quindi alla calcinazione per ottenere la forma anidra.

PREPARAZIONE: La preparazione omeopatica di Alumina si ottiene per triturazione con lattosio.

AZIONE GENERALE SPERIMENTALE E TERAPEUTICA
- Sistema nervoso: disturbi della sensibilità, con parestesie, ipoestesia o anestesia soprattutto tattile; atassia statica e dinamica; ipotonia e ipotrofia muscolare, paresi e secondariamente paralisi che interessano essenzialmente gli arti inferiori, la faringe, l'esofago, la vescica e il retto con conseguente
paraplegia, disfagia e difficoltà di svuotamento della vescica e del retto; rallentamento e inibizione del pensiero.
- Cute: secchezza, disturbi trofici, caduta dei peli e dei capelli, alterazioni ungueali.
- Mucose: secchezza, distrofia o infiammazione con secrezioni di muco denso.

INDICAZIONI GENERALI
E' indicato: nei casi cronici; nei neonati allattati artificialmente e soggetti a raffreddamenti e stipsi; nei bambini dislessici e con sintomi di insufficienza mentale; nei soggetti anziani o prematuramente invecchiati; nei soggetti magri, astenici, freddolosi e scarsamente reattivi, con disturbi neurologici di tipo motorio e sensitivo, atassia, rallentamento psicomotorio, deficit prestazionali, disturbi dello stato di coscienza e della coscienza dell'Io con depersonalizzazione somatopsichica e allopsichica.

QUADRO CLINICO
E' caratterizzato da: astenia soprattutto dopo il mestruo; notevole secchezza e disturbi trofici della cute; secchezza e infiammazione cronica della faringe e della laringe; leucorrea abbondante e irritante; stipsi con mancanza di stimolo e scarso potere espulsivo; difficoltà di svuotamento della vescica o incontinenza; parestesie con formicoli, sensazione di «maschera» sul viso e di camminare sulla bambagia, per perdita della sensazione di controllo e di pressione dei piedi sul pavimento; disturbi della sensibilità tattile, pressoria, vibratoria, cenestesica e stereognosica; dolori lancinanti e folgoranti; ipotonia e ipotrofia muscolare, rallentamento motorio, paraplegia e difficoltà nel sollevare le braccia; atassia statica, con Romberg positivo e dinamica; tremori, spasmi; rallentamento psicomotorio, rallentamento o blocco ideativo, diminuzione della memoria, disorganizzazione della comunicazione verbale, discordanza ideo-affettiva, deficit prestazionali, confusione mentale, depersonalizzazione llopsichica e somatopsichica, impressionabilità e impulsi auto ed eteroaggressivi alla vista del sangue e dei coltelli, variabilità di umore, depressione e apatia.

CARATTERISTICHE CLINICHE ESSENZIALI
- Secchezza della cute e delle mucose.
- Stipsi ostinata.
- Leucorrea abbondante e irritante.
- Periodicità nella comparsa dei sintomi.
- Astenia.
- Rallentamento psicomotorio.
- Paresi o paralisi.
- Parestesie localizzate alle piante dei piedi e al viso.

PRINCIPALI INDICAZIONI CLINICHE
1 - Soggetti di carnagione scura, magri, avvizziti; di indole generalmente mite e allegra.
2 - Crisi depressive. Perdita della memoria; il tempo passa troppo lentamente.
3 - Grande secchezza di tutte le mucose (tranne quelle dei genitali femminili) con senso di costrizione.
4 - Appetito anormale, con desiderio ardente di cose indigeste; non ama le patate.
5 - Inattività del retto: mancanza di stimoli e di capacità di emettere le feci fino a quando non se ne accumula una grande quantità, anche feci morbide richiedono uno sforzo notevole per essere espulse; feci dure e nodose o morbide, argillose e che aderiscono alle superfici di contatto.
6 - Leucorrea acre, trasparente, abbondante, che scorre fino ai talloni (Syph.), peggiora di giorno; generalmente ass. a mestruazioni ritardate, scarse, che lasciano la paziente esausta fisicamente e mentalmente.
7 - Debolezza paralitica degli arti inferiori con grande pesantezza e mancanza di coordinazione; deve "mettersi a sedere", anche con dolori brucianti, specialmente alla schiena.
8 - Mal di gola cronici: "qualsiasi raffreddamento si insedia nella gola".
9 - Eruzioni cutanee peggiora d'inverno: prurito intollerabile peggiorato dal calore del letto, dai carboidrati e da tutti i cibi irritanti (sale, pepe, ecc.).
10 - Modalità: soggetto freddoloso e
a) peggiora dal freddo (tranne la cefalea); dalla luna nuova e piena; a giorni alterni;
b) migliora mangiando.

TESSUTI PIU' COMUNI
- Tessuti e/o le regioni del corpo verso cui il rimedio in questione ha una particolare affinità:
 SPINA DORSALE; regione lombare. RETTO. Arti inferiori. Mucose. Cute.
- Lateralità del rimedio: Lato destro.

EZIOLOGIA
Alimentazione artificiale (neonati); avvelenamento da alluminio; uso di pentole di alluminio; intossicazione cronica da piombo; eccessi sessuali; sforzi fisici; soppressione di eruzioni.

SINTOMI MENTALI PIU' COMUNI
Gli aspetti più caratteristici della sua personalità sono: la labilità emotiva e le fluttuazioni cicliche del tono dell'umore, i deficit prestazionali, l'apatia, l'abulia, gli impulsi auto ed eterolesivi, scatenati dalla vista del sangue o di coltelli, i sensi di colpa e i sentimenti di depersonalizzazione autopsichica, somatopsichica e allopsichica.
I tratti di espansività, giovialità e iperattivismo, le fluttuazioni cicliche del tono dell'umore, l'aggressività mascherata sotto forma di comportamenti conformistici e compiacenti, i sensi di colpa, la sensazione di abbandono e l'incapacità di instaurare rapporti personali autentici, rappresentano dei tratti premorbosi di tipo ciclotimico.

Il mancato superamento della posizione depressiva dell'infanzia comporta una deviazione dell'aggressività verso se stesso, una caduta dell'autostima e l'impossibilità di soddisfare le aspirazioni narcisistiche. Tale posizione può venire superata ciclicamente mediante modalità difensive di tipo maniacale, che consentono di negare le rappresentazioni intrapsichiche della realtà (perdita e colpa).
Lo stato confusionale, i deficit mnemonici e prestazionali, aggravano la sua tendenziale indolenza, frustrano la sua ambizione, abbassano ulteriormente il livello di autostima e alimentano sentimenti di impotenza nei confronti delle proprie capacità di fronteggiare la realtà.

L'abulia e l'impulsività, caratterizzata da una spinta irrefrenabile a compiere atti di auto ed eterolesionismo alla vista del sangue o di coltelli, rivelano dei disturbi della volontà. Questi sono caratterizzati dall'incapacità di operare coscientemente le proprie scelte, di avvertire la consapevolezza delle proprie azioni e di sentirle come un atto in cui l'Io si realizza in piena autonomia.
I sentimenti di depersonalizzazione, caratterizzati da esperienze di distacco e di estraneità nei confronti della propria interiorità psichica, del proprio corpo e del mondo esterno, rappresentano un meccanismo di difesa per giustificare i propri impulsi aggressivi e un tentativo di soluzione del conflitto narcisistico originato dalla lotta tra identificazione e immagine del Sé.

MODALITA'
- Peggioramento

CALDO DELLA STANZA; del letto. Cibo; artificiale, patate, amido, sale. Parlando. Clima secco. Appena sveglio. Stando seduto. Dopo le mestruazioni. Periodicamente; a giorni alterni. Coito. Fumo di tabacco. Alzandosi. Sforzo fisico. Luna piena e luna nuova.

- Miglioramento
Di sera. All'aria aperta. Sforzo fisico moderato e temperatura mite. Clima umido, lavandosi con acqua fredda.


BIBLIOGRAFIA:
- "Studio di Materia Medica Omeopatica" di Lucia Gasparini
- "Decacordi e Pentacordi" di Gladstone Clarke
- "Materia Medica e Repertorio essenziale dei medicamenti omeopatici" di Shankar Phatak
- "Materia Medica Omeopatica Sinottica - 1° vol." di Frans Vermeulen

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